Strano dunque vero / 12

Ben ritrovati con Strano dunque vero, la rubrica della Chiesa in uscita. Rubrica che oggi non può esimersi dal raccontare ciò che avviene in terra ambrosiana, dove, proprio in occasione di sant’Ambrogio, la Chiesa di Milano ha deciso di avviarsi ancor più risolutamente sulla strada (senza uscita) del protestantesimo.

Succede infatti che sul portale diocesano il commento al Vangelo sia stato affidato a due pastori evangelici, marito e moglie, produttori di perle quali “Maria? Una gravidanza irregolare. Ha accolto un richiedente asilo: Gesù”.

Strano? Certo, dunque vero!

Ma ecco un assaggio tratto dal sermone del pastore, che di cognome fa Aprile (ma nulla a che fare, pare, con il relativo pesce): “Di quanta accoglienza siamo capaci? Se ci viene chiesto di accoglierne tanti allora nascono le paure, sono troppi, dove li mettiamo? E poi sono diversi. E poi c’è qualcuno che non si comporta bene. Maria di Nazaret di quanta accoglienza è stata capace di fronte a una gravidanza irregolare, la più irregolare delle gravidanza che consociamo! Di fronte a questo straniero che veniva da Dio stesso senza permesso di soggiorno!”.

Stranissimo? Dunque verissimo. Altrimenti non sarebbe la Chiesa in uscita.

E ora andiamo a Longuelo (Bergamo) dove per l’Avvento, nella chiesa della Beata Vergine Immacolata, è stata posta una installazione (?) intitolata Corpi spirituali o anime personificate, le cui caratteristiche salienti sono due: sono nudi e fanno paura.

Strano? Certo, dunque vero.

Ma perché installare copri nudi e spaventosi in una chiesa cattolica per l’Avvento?

Perché essi, ha spiegato il parroco, “guideranno il nostro percorso dell’Avvento”.

Stranissimo? Dunque verissimo!

Ma forse il parroco ha voluto così adeguarsi all’architettura della chiesa, la quale (vedere per credere) mette a sua volta paura, tanto che l’ingresso sembra una bocca spalancata pronta a ingurgitarti.

E infine eccoci al Vaticano, che a quanto pare investe i suoi denari anche su e in Elton John. Proprio così: risulta che attraverso il Centurion Global Fund, fondo d’investimento internazionale con sede a La Valletta, la Segreteria di Stato della Santa Sede ha investito in varie società, fra le quali Italia Independent di Lapo Elkann e, appunto, una società di produzione di film come l’ultimo Men in Black e la biografia di Elton John, Rocketman.

Strano? Dunque vero!

E non stiamo parlando di spiccioli, ma di milioni di euro.

Come dite? Che forse in Vaticano hanno pensato che i Men in Black fossero preti, che il film fosse Rocchettoman (da rocchetto, la veste liturgica) e che il Centurion del fondo avesse qualcosa a che fare con il buon centurione del Vangelo?

Uhm. Se fosse così non sarebbe troppo strano. E dunque non sarebbe vero.

A.M.V.

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