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Medici austriaci ai vescovi: “La Comunione sulla bocca più sicura di quella sulla mano”

Ventuno medici cattolici austriaci hanno scritto una lettera che rivolge un appello alla Conferenza episcopale del loro paese perché sia revocato il divieto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua, divieto applicato da quando è stato annunciato che la Comunione in mano sarebbe stata l’unica forma consentita per la distribuzione dell’ostia consacrata.

Mentre le misure di blocco determinate dal Covid-19 vengono progressivamente revocate in tutta Europa e le Messe sono riaperte al pubblico, un certo numero di conferenze episcopali, in paesi come l’Italia e l’Austria, hanno deciso di obbligare i sacerdoti a distribuire la Santa Comunione solo sulla mano, sebbene la Comunione in ginocchio e sulla lingua sia la pratica tradizionale della Chiesa cattolica.

Per i cattolici di mentalità tradizionale questo obbligo è l’equivalente di un divieto totale di ricevere la Comunione. Per loro sono inaccettabili la mancanza di rispetto e il rischio di profanazione.

I ventuno medici cattolici austriaci che hanno firmato la lettera hanno citato a sostegno l’opinione professionale del professor Filippo Maria Boscia, presidente dell’Associazione dei medici cattolici italiani, che ha dichiarato: “La Comunione sulla lingua è più sicura di quella sulla mano”.

Secondo i medici firmatari, nella liturgia cattolica tradizionale – cioè il rito tridentino – le misure di contrasto per prevenire la diffusione del coronavirus sono più ampiamente presenti che nel Novus ordo, come quando il sacerdote è tenuto a tenere pollice e indice uniti dal momento in cui ha consacrato il pane, usandoli solo per toccare l’ostia, da quel momento in poi, fino al momento in cui ancora una volta si purifica le mani.

I dottori hanno commentato che “i sacerdoti che celebrano con il rito tradizionale hanno esperienza nell’amministrazione della Comunione sulla bocca e praticamente non hanno mai contatti con la bocca di colui che si comunica. Se ciò dovesse accadere, tuttavia, un sacerdote, tenendo conto della situazione attuale, può interrompere la distribuzione della Comunione per pulirsi le mani”.

I medici hanno poi osservato che quando i fedeli si inginocchiano per ricevere la Comunione la contaminazione da goccioline è meno probabile perché il volto del sacerdote non è allo stesso livello di quello del fedele che si comunica.

“Dal punto di vista dell’igiene, è assolutamente incomprensibile per noi il motivo per cui la comunione sulla bocca è stata vietata in Austria. Consideriamo questa forma di distribuzione più sicura della Comunione sulle mani”, scrivono i medici sottolineando che le contaminazioni sono per la maggior parte il risultato di mani sporche, come ha scritto il dottor Boscia quando ha sottolineato: “Quel che è certo è che le mani sono le parti del corpo più esposte ai patogeni”.

I medici cattolici austriaci concludono la lettera ricordando che la Congregazione per il culto divino ha riconosciuto il diritto dei fedeli di ricevere la Comunione sulla lingua, senza eccezioni.

Jeanne Smits

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Fonte: LifeSiteNews

Aldo Maria Valli:
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