Sacerdoti e bambini nel mirino del demonio

Cari amici di Duc in altum, vi propongo questa riflessione che ho ricevuto dalla lettrice che si firma con lo pseudonimo Veronica Cireneo. È dedicata ai sacerdoti e ai bambini, le due categorie (alfa e omega) che secondo l’autrice sono più di tutte nel mirino del demonio.

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Sulla terra, dopo Dio, nessuno è più grande del sacerdote. Lo potremmo definire l’alfa: alter Cristhus nella vita quotidiana e ipse Cristhus durante la consacrazione eucaristica.

Sulla terra, dopo Dio, nessuno è più piccolo del bambino, che possiamo definire l’omega.

Ebbene, questi estremi, alfa e omega, oggi sono entrambi nel mirino del demonio, dittatore dei nostri tempi, per momentanea permissione divina.

Basta guardarsi attorno. Quanti sacerdoti sedotti dallo spirito del mondo vengono illusoriamente promossi da sé stessi o dai superiori, e quanti sacerdoti sedotti da Cristo vengono altrettanto ingannevolmente allontanati dalle parrocchie ed emarginati!

Quante anime si perdono a causa di sacerdoti che, dimenticata la loro sacralità, spesso usata per tornaconto personale, schivano con abilità chirurgica la disponibilità alla missione di versare il proprio sangue per la salvezza delle anime!

Gran parte della fiacchezza spirituale dei sacerdoti deriva dall’abbandono dell’abito proprio, la talare, scudo agli attacchi del maligno, e dall’adozione dell’abito civile, scudo alla grazia santificante. Motivo per il quale con tanta abominevole indifferenza troppi sacerdoti si prestano a distribuire il Corpo di Cristo nel più oltraggioso dei modi.

Così, nel momento stesso in cui scende dal Cielo a portare sé stesso con i suoi doni più sublimi, Nostro Signore è accolto come un fastidioso miserabile, all’interno di celebrazioni che non hanno alcuna corrispondenza con l’entità e la gloria del Celebrato.

Tranne che nel vetus ordo, dove sull’altare si vede il fuoco, dove sospese si fanno le categorie dello spazio e del tempo e dove tutto è pensato per garantire la solennità della cerimonia e rendere gloria alla suprema maestà del Celebrato, le Messe moderne sembrano, più che una lode, un’elemosina!

Non è difficile immaginare attorno al sacerdote ombre di diavoli danzanti, non proprio legioni, ma assembramenti sì, anche in sacrestia, non appena egli sveste l’abito della sacra cerimonia per restare in manica di camicia, jeans e scarpe da ginnastica. E chissà, forse, cercando, si troverebbe pure il testimone oculare!

Tornate a indossare le vostre armi, sacerdoti! Abito sul corpo, rosario rivolto al Cielo e ginocchia alla terra! E carità, carità in abbondanza! Deus caritas est! Fate a gara nell’edificarci e nell’edificarvi a vicenda, o vi perderete a migliaia e con voi turbe di anime di cui siete responsabili.

Nel tempo dell’inganno universale, infatti, rischiano molto anche gli eletti!

Sappiamo però che Gesù ha promesso, ed Egli è fedele, che negli ultimi tempi susciterà giganti di santità, come mai nella storia vi sono stati. Dunque, siate docili e disponibili a questo progetto di santità! Ciascuno di voi lo sia!

Se voi non opponeste resistenza, Egli, che vi ha eletti, potrebbe trasformare tutto, anche le ferite, le macerie e le tiepidezze del vostro cuore, nel suo Cuore: vivo, amante, intrepido, mite, potente e pulsante. E lo farebbe con la stessa rapidità con cui trasforma il pane e il vino nel suo Corpo e Sangue, ogni volta che glielo domandate.

Coraggio! È tutta qui l’audacia che vi è richiesta! Non siate sacerdoti a metà!  Le nostre anime hanno bisogno del vostro esempio!

E i bambini? Strappati, oppressi dalla fame e dalla sete, abusati, rapiti, sfruttati, torturati, uccisi anche nel grembo della madre, a milioni!

Quante anime si perdono intorno allo scempio sui bambini! Tra loro ecco genitori, abusatori (che spesso corrispondono), medici e anche operatori di case farmaceutiche che con i tessuti dei bimbi costruiscono vaccini, introducendo così – marchio della bestia – in questa nostra società che si dice civile la più barbara delle pratiche: il cannibalismo.

Preti infedeli e uccisori di bambini. In nessun ambito più dei due sopra elencati abbiamo il più grande numero di anime perdute.

Grazie al Cielo ci sono anche anime che, per lo più nel nascondimento, vivono la vocazione alla maternità, naturale e sacerdotale, e molte preghiere indirizzano a vantaggio di sacerdoti e bambini, prova concreta dell’esistenza e dell’essenza stessa di Dio, alla cui volontà dovremmo essere docili come agnellini, così come dovremmo ruggire, quale militia Christi, contro ogni forma di male e di menzogna, sempre usando, in entrambi i casi e in forma simbiotica, l’azione e la preghiera.

Ed ora la battaglia si fa ardua!

Chi può dire se verrà prima la santità dei sacerdoti a salvare i bambini, o se sarà il sacrificio abominevole dei bambini, che come l’Innocente portano la più pesante delle croci, a santificare i sacerdoti e tutti noi?

In ogni caso, kirye eleison. Preghiamo per l’alfa e l’omega, per i sacerdoti e per i bambini.

Tutto il resto è vanità.

Veronica Cireneo

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Aldo Maria Valli, Semel in anno

(Cronache dal futuro, Interviste pazze, Cattolici su Marte)

Semel in anno licet insanire” dicevano gli antichi. “Una volta all’anno è lecito impazzire”. Quando le cose si mettono male, una risata può essere terapeutica. E può anche servire per dire la verità a fronte di un dispotismo soffocante. Vecchia storia: quando il conformismo dilaga, solo il giullare, attraverso la satira, riesce a proporre squarci di verità. E allora “insanire” può diventare addirittura dovere civile, se vogliamo usare parole grosse. Come diceva Victor Hugo, “è dall’ironia che comincia la libertà”. L’avvertenza è quella solita, nota ai frequentatori del mio blog Duc in altum: i contributi qui raccolti contengono ironia e sarcasmo. In caso di accertata allergia all’ironia e al sarcasmo, astenersi dalla lettura.

Semel in anno lo trovi qui, qui e qui

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