Vaticano: parte progetto per la valutazione dei dipendenti

di Fausto Gasparroni

In Vaticano è partito un progetto pilota per la valutazione del personale e un’analisi globale del livello di “operatività, competenza e comportamento” dei dipendenti. L’iniziativa è della Segreteria per l’economia, il cui prefetto, padre Juan Antonio Guerrero Alves, ha scritto ai capi dicastero e responsabili di enti e organismi della Santa Sede, allegando la “scheda di valutazione e autovalutazione del dipendente”, le relative istruzioni e le “linee guida di valutazione delle risorse”.

Il progetto, tra i cui fini c’è una “mobilità virtuosa” in seno alla curia, coinvolgerà dapprima alcuni uffici e in seguito tutti gli altri enti.

Ogni dipendente, mediante una scheda molto dettagliata, sarà sottoposto a una valutazione riguardante le categorie dell’efficienza e metodicità (“operatività”), della preparazione specifica (“competenza”) e dell’atteggiamento sul luogo di lavoro e i rapporti con i colleghi e gli altri referenti (“comportamento”). La scala di valutazione – e anche di autovalutazione da parte dell’interessato – prevede per ogni settore punteggi dall’1 al 5, dal “non adeguato”, al “migliorabile”, all'”adeguato”, fino al “buono” e all'”eccellente”. Il foglio Excel elabora poi un punteggio parziale per ogni categoria e uno complessivo finale, sempre dall’1 al 5.

“L’avanzamento della riforma della Curia Romana, in questi anni – scrive padre Guerrero Alves nella lettera inviata ai capi dicastero, di cui l’Ansa è in grado di riferire -, ha determinato un innovamento delle strutture, delle attività e del lavoro. In molti settori è emersa la necessità di nuove competenze e, allo stesso tempo, il personale della Curia Romana si è impegnato per adattarsi ai rinnovati requisiti richiesti dalla nuova organizzazione”.

“Alla luce di queste trasformazioni – prosegue il gesuita spagnolo – è stata già condivisa con molti Enti l’esigenza di valorizzare al meglio le risorse meritevoli, fornire nuove opportunità e favorire la formazione tecnica e professionale”.

Allo stesso tempo “è stata, altresì, condivisa la necessità di individuare in modo più dettagliato le caratteristiche di ogni risorsa, per assicurare la costituzione di un’organizzazione efficace che risponda alle effettive esigenze della Curia Romana”. “A tale scopo – spiega ancora il prefetto per l’Economia – è essenziale l’acquisizione di una visione complessiva del livello di operatività, competenza e comportamento del personale in servizio”.

Per tale ragione, “la Segreteria per l’Economia, attraverso l’Ufficio del Personale, ha sviluppato un progetto pilota per la valutazione del personale ed ha elaborato una scheda di valutazione ed autovalutazione del dipendente, unitamente alle linee guida di valutazione delle risorse e la guida alla compilazione della scheda di valutazione delle risorse”.

“Il progetto – sottolinea padre Guerrero Alves – sta coinvolgendo, in via sperimentale, inizialmente, solo alcuni uffici appartenenti ad alcune istituzioni della Curia Romana”.

“Ricevuti i riscontri sugli esiti di questa fase pilota – aggiunge -, saranno successivamente coinvolti tutti gli Enti della Curia al fine di realizzare una visione globale delle risorse in forza alla Santa Sede, valutare i punti di forza e segnalare gli aspetti da migliorare di ogni risorsa ed avviare una mobilità virtuosa tra i differenti Enti di Curia”.

La notizia del progetto non poteva non suscitare le prime perplessità fra i circa tremila dipendenti della Santa Sede, reduci tra l’altro da anni di blocco delle promozioni e degli straordinari, e recentemente – a causa della crisi economica acuita dalla pandemia – bersagliati anche con il congelamento degli scatti di anzianità, un provvedimento che comporta congrui tagli alle retribuzioni. Serpeggia un certo scetticismo sulla necessità di veder valutate le proprie capacità nonché il proprio “comportamento”, mentre ci si chiede anche cosa accadrà nei casi di forti disparità tra il giudizio che il dipendente dà di sé stesso in sede di autovalutazione e quello espresso invece dal proprio superiore.

Fonte: Ansa

 

 

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