Aria di conclave?

“Tam tam in Vaticano. Tira aria di conclave” titola Libero oggi in prima pagina.

Spiega Antonio Socci: “In Vaticano sempre più insistentemente si parla di un nuovo conclave. Papa Francesco avrebbe infatti manifestato l’intenzione di lasciare. A dicembre prossimo, fra l’altro, compie 85 anni che è la stessa età di Benedetto XVI al momento della rinuncia. Ma il motivo della rinuncia di Bergoglio non sarebbe anzitutto l’età, ma lo stato di salute che è finito sotto i riflettori in modo improvviso ed imprevisto con l’intervento chirurgico del 4 luglio scorso”.

Sebbene dopo l’intervento al colon la versione ufficiale sia che il papa sta bene, si moltiplicano le voci secondo le quali non sarebbe affatto così.

Intanto, proprio nello stesso giorno dell’articolo di Socci, il sito Il Sismografo, solitamente definito “paravaticano” per la vicinanza e la sintonia con i sacri palazzi, pubblica un articolo sulla situazione dei cardinali elettori oggi e nei prossimi mesi.

“Entro la fine del 2022 non saranno più elettori altri dodici porporati” spiega l’articolo.

Al momento “i porporati elettori che possono entrare in un Conclave per eleggere un nuovo Vescovo di Roma sono 122 (in questa cifra non è incluso il cardinale Giovanni Angelo Becciu, 73 anni, oggi sotto processo, al quale il papa lo scorso 27 settembre ha tolto i diritti e le prerogative di elettore), cifra che più o meno è in linea con quanto raccomandò papa san Paolo VI. Da ricordare che papa Montini fissò a 120 il numero massimo dei cardinali elettori del pontefice e con il motu proprio Ingravescentem aetatem stabilì che al compimento dell’ottantesimo anno di età i cardinali perdono il diritto alla partecipazione al conclave per l’elezione di un nuovo papa ma non quello di essere eletti”.

A oggi gli elettori sono così suddivisi: 13 creati da Giovanni Paolo II, 39 creati da Benedetto XVI, 70 creati da Francesco

“In linea teorica, se tutto resta invariato sino al termine del 2022, alla fine del prossimo anno i cardinali elettori scenderanno da 122 a 110, e cioè dieci porporati in meno rispetto al numero stabilito da Paolo VI”. Qui di seguito l’elenco dei porporati, sei latinoamericani e sei italiani, che entro il dicembre 2022 passeranno alla categoria dei non elettori. Accanto a ogni nome, la data di nascita:

2021

1) Angelo Scola – Italia 07.11. 1941

2022

2)    Ricardo Ezzati Andrello – Cile – 07.01.1942

3)    Gualtiero Bassetti – Italia – 07.04.1942

4)    Ricardo Blázquez Pérez – Spagna – 13.04.1942

5)    Norberto Rivera Carrera – Messico – 06.06.1942

6)   Jorge Liberato Urosa Savino – Venezuela – 28.08.1942

7)   Gregorio Rosa Chávez – El Salvador – 03.09.1942

8)   Rubén Salazar Gómez – Colombia – 22.09.1942

9)   Giuseppe Bertello – Italia – 01.10.1942

10)   Gianfranco Ravasi – Italia – 18.10.1942

11) André Armand Vingt-Trois – Francia – 07.11.1942

12) Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga – Honduras – 29.12.1942

“Questi dati – scrive Il Sismografo – danno fondamento alla probabilità che entro la fine dell’anno e i primi mesi del prossimo papa Francesco annunci un suo ottavo concistoro per la creazione di nuovi cardinali, in particolare elettori”.

Nel luglio scorso, parlando del ricovero di Bergoglio al Gemelli, il direttore del sito, Luis Badilla scriveva: “C’è però un dettaglio molto significativo che molti in queste ore sottovalutano, ignorano o manipolano: la malattia che ha colpito Papa Francesco è severa e degenerativa. Potrebbe essere anche cronica. Certamente il Santo Padre ritornerà in Vaticano per riprendere il suo cammino sulle orme di Pietro ma non sarà più lo stesso. Tutta la retorica su un Jorge Mario Bergoglio superman danneggia la sua immagine e il suo carisma… Lui sa che dovrà cambiare molto la sua vita: fatiche, riposi, limiti, alimentazione, esercizi fisici riabilitativi”.

Antonio Socci su Libero sottolinea che il primo a parlare di “aria di conclave” fu a metà luglio Sandro Magister, il quale nel suo blog titolava: “Conclave in vista. Tutti a prendere le distanze da Francesco”.

Da parte nostra, concludiamo ricordando che nel libro del giornalista argentino Nelson Castro La salud de los Papas c’è un’ampia intervista a Bergoglio che si conclude così:

“Lei pensa alla morte?”

“Sì”

“Ha paura?”

“No. Per nulla”

“Come immagina la sua morte?”

“Come Papa, in carica oppure emerito”.

 

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