Elezioni politiche / Per chi votare? I lettori rispondono

Cari amici di Duc in altum, sulla difficile scelta della forza politica da votare alle prossime elezioni, dopo l’articolo di Paolo Deotto (qui) e la risposta di Mario Adinolfi (qui), propongo una sintesi di alcuni messaggi inviati al blog dai lettori.

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Sono una lettrice del blog e condivido interamente l’analisi della situazione politica fatta da Paolo Deotto. Ritengo che anche la scelta di votare il 25 settembre, rendendo praticamente impossibile la presentazione di nuove formazioni, sia una manovra. Tuttavia concordo: astenersi sarebbe un regalo a Letta e non si può fare.

Mi chiedo: non sarebbe possibile individuare nel Centrodestra (magari nelle liste della Meloni, che nonostante le pesanti ambiguità e il non condivisibile statalismo almeno non è entrata nel governo Draghi) candidati da sostenere e quindi da identificare come portavoce di una piattaforma minimale condivisibile?

Lo si faceva ai tempi della Dc, e anche allora non è che le cose fossero poi tanto diverse. Non possiamo gettare la spugna. Non è nemmeno morale, secondo me.

Anna

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Di fronte alla domanda su chi votare, mi sono chiesto: se Gesù fosse sulle strade d’Italia oggi, cosa farebbe? E mi è venuta alla mente questa frase: “Voi non siete del mondo, ma siete nel mondo”. Penso a tre possibili scelte: annullare la scheda, scegliere un partito minore il più vicino ai valori cristiani oppure il cosiddetto voto utile, scegliendo la coalizione del male minore.

In ognuno dei tre casi, se la scelta è fatta non per interesse personale, ma dopo aver vagliato la propria coscienza, penso non si commetta alcuna mancanza nei confronti della legge divina. Sento l’obiezione: ma il tuo voto così avrà valenza tra l’inutile e l’irrilevante. Ma siamo nel mondo e, come ci ricordano la Lettera ai Romani, la prima Lettera a Timoteo e la prima Lettera di san Pietro, ci viene chiesto di essere bravi cittadini e di pregare per le autorità pubbliche. Poiché non è presente nessun Non expedit e l’articolo 48 della Costituzione parla del voto come di un dovere civico, come buon cittadino e buon cristiano credo sia giusto per me stesso, per la mia dignità e per la mia fede entrare in cabina elettorale finché mi daranno una matita in mano. Anche se è una farsa, non abbasserò la testa dicendo: “No grazie, non la uso”. Sul tema della partecipazione mi ha ispirato il libro per ragazzi La luna nelle baracche, capolavoro del maestro Alberto Manzi.

Una volta espletato il compito di cittadino, quel giorno deve diventare giorno di preghiera, per quel “advéniat Regnum tuum” e per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Di certo questo non avverrà con inaspettate e positive sorprese all’apertura delle urne elettorali. Il Suo Regno non è di questo mondo, e non so se arriverà con vento impetuoso, terremoto e fuoco, o come brezza leggera che già accarezza le foglioline appena spuntate del granellino di senape. L’importante è avere buona scorta di olio.

Stringi stringi, non ho risposto, ma spero di averle dato una prospettiva diversa.

Pasquale

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Paolo Deotto conclude il suo articolo con un invito: “Sarò davvero grato a quanti tra voi vorranno darmi qualche illuminazione”.

Ebbene, desidero illuminarlo circa l’esistenza di una piattaforma politicamente orientata in senso radicale, cristiano e cattolico, della quale sono fondatore e promotore. Si trova qui:

www.laboratoriocattolico.altervista.org

Grazie.

Giovanni Traverso

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Caro Paolo Deotto, nel sottoscrivere ogni riga del tuo sconfortato pezzo sulle prossime elezioni pubblicato nel blog di Aldo Maria Valli, mi limito telegraficamente a suggerirti, redivivo Montanelli, di turarti fortemente il naso e votare o Meloni o Salvini, giammai il Caimano. Affinché non tornino al governo i sinistri scherani di satana. E ovviamente pregando fervidamente l’Onnipotente affinché trasfiguri questa umanità così corrotta e pervertita.

Tommaso

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Ho letto, tramite il blog Duc in altum di Aldo Maria Valli, l’appello di Paolo Deotto a fornire “illuminazioni” relativamente alle politiche 2022. La sua lettura della situazione circa le forze presenti in Parlamento è del tutto in linea con quella di Forza del Popolo.

Mi rincresce che non abbia avuto notizia dell’esistenza e dell’attività di questo partito e vorrei aiutarla a colmare la mancanza. Forza del Popolo è presente in tutta Italia, in modo ben strutturato, e risponde alle drammatiche necessità dell’Italia.

Qui trova le relazioni tenute al congresso che si è svolto a Milano lo scorso 24 luglio.

Noella Albenga

responsabile nazionale FdP per le politiche familiari

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Egregio dottor Valli, la seguo da diverso tempo sul suo canale Telegram. In merito alla domanda posta da Paolo Deotto sul chi votare, come cattolici, alle prossime elezioni, io ho fatto la mia scelta. Voterò per Italia sovrana e popolare, coalizione in cui c’è anche Ancora Italia, un partito con ideali e valori cristiani.

Gioia

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Carissimo Aldo Maria Valli, ho 82 anni ma il mio cervello funziona ancora e la memoria anche. Alle politiche voterò scuramente per Italia sovrana e popolare. È importante votare per un partito antisistema.

Con grandissima stima, affetto e apprezzamento, la abbraccio fraternamente.

Anna Maria

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Carissimo Valli, la seguo con molto interesse, e quindi raccolgo l’appello di Paolo Deotto da lei pubblicato.

Primo. Bisogna votare. Non votare è come votare Pd.

Secondo. Qualche lista da votare ci sarebbe, ma quanto potrebbero incidere?

Terzo. Chiunque vinca le elezioni, non potrà andare apertamente contro la Ue, la Bce, gli Usa, la Nato, il Fmi, l’Oms e Deep State. Chi lo facesse, durerebbe un paio di settimane al massimo.

Resta però una speranza: Fratelli d’Italia. In realtà non sono sicuro che sia la soluzione giusta, ma so che se non andranno al governo loro ci andrà la Sinistra e rischiamo troppo, persino la scomparsa dell’Italia come entità geopolitica.

Guido

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Gentile dottor Valli, sono perfettamente d’accordo con Deotto. Ma c’è un problema. La cosa più angosciante per me ora è la possibile vittoria della Sinistra e di Speranza. Io non so cosa accadrà dopo le elezioni, quale sarà il prossimo nemico con cui ingaggiare battaglia. So però che in questo momento i miei nemici sono il Pd e Speranza. Ora devo combatterli in ogni modo, qualunque sia il voto che io decida di dare. Altri cinque anni con Speranza alla Salute? Non sono in grado di reggerli, sarebbe la fine. Ora fermiamo questi mostri. Saranno mostri anche gli altri? Bene, li affronteremo dopo. Ma ora si deve stare sul campo di battaglia e fermare questi. Vinciamo questa battaglia, andando a votare per chiunque riteniamo giusto. Anch’io ho paura della dispersione del voto, staremo a vedere. Ma per eliminare il Pd sono disposta (per ora) anche a tapparmi il naso e votare Centrodestra. Poi continueremo a combattere anche contro di loro, se necessario.
Luciana 

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