Cent’anni fa, il 4 ottobre 1922, nasceva Gianna Beretta, la mamma e medico di Magenta che nel 1961, essendo affetta da un tumore, prima dell’operazione chiese al chirurgo di salvare la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua. Il 21 aprile 1962 diede alla luce Emanuela Gianna, poi le sue condizioni peggiorarono rapidamente e il 28 aprile morì nella sua casa di Pontenuovo di Magenta.
Il processo di beatificazione di Gianna venne aperto dall’arcivescovo di Milano cardinale Giovanni Colombo nel 1972. Il 24 aprile 1994, alla presenza del marito Pietro Molla e della figlia Emanuela, Gianna fu proclamata beata da Giovanni Paolo II e il 16 maggio 2004 ci fu la canonizzazione. Ebbi l’onore di seguire e raccontare entrambe le cerimonie come cronista della Rai.
Gianna, che sposò Pietro Molla nel 1955, è sepolta accanto al marito nella cappella della famiglia Molla nel Comune di Mesero. E a Mesero c’è anche il Santuario della Famiglia intitolato a santa Gianna, dove è commovente sostare nella cappella che ospita alcuni oggetti appartenuti alla santa e tanti ex voto.
Oggi con mia moglie Serena sono stato in visita al santuario e alla tomba. E ancora una volta abbiamo ringraziato santa Gianna che ci ha sempre assistito nelle nascite dei nostri sei figli.
Dai manoscritti di Gianna (1946 – 1949): «Le vie del Signore sono tutte belle, purché il fine sia sempre quello: salvare la nostra anima, e riuscire a portare tante altre anime sante in paradiso, per dare gloria a Dio». «Sorridere a Dio, da cui ci viene ogni dono. Sorridere ai genitori, fratelli, sorelle, perché dobbiamo essere fiaccole di gioia, anche quando ci impongono doveri che vanno contro la nostra superbia. Sorridere sempre, perdonando le offese. Sorridere in società, bandendo ogni critica e mormorazione. Sorridere a tutti quelli che il Signore ci manda durante la giornata. Il mondo cerca la gioia ma non la trova, perché lontano da Dio. Noi, che abbiamo compreso che la gioia viene da Gesù, con Gesù nel cuore portiamo la gioia. Egli sarà la forza che ci aiuta».
A.M.V.
Nella foto, la cappella del Santuario di Mesero con i ricordi di santa Gianna e gli ex voto