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Alleati dell’Eucaristia / Noi, testimoni della Presenza Reale di Cristo nel Santissimo Sacramento

Ricevo da parte degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo.

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Tracciamo qualche dettaglio significativo circa il profilo tipico dell’Alleato, perché chi vi si riconosce si faccia artefice in prima persona della protezione della Vita Sacramentale di Gesù Cristo Nostro Signore, spesso oltraggiato, vilipeso e calpestato per “legge”. Chi ama difende. Gesù ci difende dal nemico, noi difendiamo Gesù dai suoi nemici, tenendo presente che finché non ci alleiamo e uniformiamo a Lui e alla Sua Divina Volontà, quei nemici siamo noi stessi.

L’Alleato dell’Eucaristia, cattolico del terzo millennio, è perfettamente sovrapponibile al cattolico dell’anno zero.

Per lui, salvezza e dannazione sono fatti individuali, non collettivi e non dipendono dall’esterno. Scopo della sua vita è la santità. La fede è il suo piedistallo di roccia. La sua fede si nutre di una relazione intima e personale con Gesù Cristo. Ha un’intensa vita di preghiera. In molti casi medita quotidianamente e in perpetuo la Passione di Cristo. Sopporta dolorosamente l’eresia della gerarchia ecclesiale, come Gesù sopportò quella di Giuda. Non tollera né si compiace degli abusi eucaristici o di altro genere. Sa che nessun peccato, eresia, abominio altrui verrà pagato in prima persona da lui, come sa che non riceverà premi per i meriti altrui. Ama il silenzio: condizione indispensabile che ricongiunge ogni facoltà dell’intelligenza, del cuore e della volontà, orientandole verso l’interno, nell’ascolto attento del sussurro della voce di Dio. Sta lontano dalle massime moderne, dai cavilli delle nuove filosofie, dagli eccitamenti sensibili che disturbano l’anima (Fulton Sheen).

L’Alleato si muove per amore dell’Amante, bramando il paradiso e consapevolmente rifiutando l’inferno, che esiste e non gli piace. Conosce e si assume la responsabilità delle proprie azioni, parole e gesti in ogni fase della sua vita. Non è interessato al comportamento altrui, ma giudica e osserva se stesso in relazione a Cristo, fonte e radice delle sue opere. Non è in competizione con nessuno, tranne che col demonio e il peccato personale. L’unico con cui si confronta è il se stesso del giorno prima, per monitorare se nel proprio cammino interiore ha compiuto un avanzamento o un regresso. Non è un intellettuale, né si vanta dello scibile acquisito. Viceversa, ama la preparazione al solo scopo di mettere in pratica, nella sua vita quotidiana, le verità conosciute e comprese, di volta in volta, sempre meglio. La conoscenza senza opere, infatti, non giova in nessun ambito e in molti casi solo insuperbisce. E la fede, se non è concreta, non è fede.

L’Alleato, affranto e ferito nell’anima dall’apostasia trasversale imperante, dopo aver cercato rifugio di qua e di là senza trovarne beneficio, si lascia guidare dagli inequivocabili suggerimenti di padre Pio per questi tempi e di san Giovanni Bosco, che invitano a ritornare al Vangelo e ai Sacramenti.

“Ricordati… quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto nella fede dei nostri padri, nella fede dei nostri padri!… nella fede dei nostri padri!!… e non ascoltate più nessuno” (Padre Pio).

“I due sostegni più forti a reggervi e camminare per la strada del Cielo sono i Sacramenti della Confessione e della Comunione. Perciò riguardate come gran nemico dell’anima vostra chiunque cerca di allontanarvi da queste due pratiche di nostra Santa Religione” (san Giovanni Bosco).

L’Alleato dell’Eucaristia si nutre di una relazione d’amore intima, reciproca, personale e profondissima con Gesù Cristo, condizione unica in cui la Grazia operante dello Spirito Santo può compiere nella creatura il miracolo dei miracoli: la conversione e la santificazione, rendendola sempre più simile alla Sua immagine. L’Alleato sa che tutto il resto, pace, gioia, serenità nella sofferenza ed ogni sorta di umana realizzazione vien da sé per chi cerca prima il regno di Dio.

L’Alleato mette il Vangelo, i comandamenti, la confessione, la comunione e l’adorazione eucaristica al di sopra di tutto. Frequenta possibilmente la Messa quotidiana.

L’Alleato sa che la Messa apostolica è il paradiso in terra e la ama come miglior circostanza che venga in soccorso al miglior bene dell’anima sua.

L’Alleato predilige il vetus ordo, dove gli abusi eucaristici non vengono commessi o sono commessi in misura molto minore.

Tuttavia, poiché non tutti hanno la possibilità di partecipare alle Messe vetus ordo, ecco che gli Alleati si impegnano a rotazione nelle parrocchie per limitare gli abusi e riparare.

L’Alleato ritiene che solo l’esempio possa ricostruire la consapevolezza che l’Ostia è Dio in Persona.

Chiunque ritrovi se stesso nei dettagli descritti a grandi linee in questo profilo, può appartenere agli Alleati, tenendo presente in primis la volontaria scelta di non assecondare mai più la Comunione sulle mani e farsi esempio di devozione.

L’Alleato riceve, come è suo diritto, la Comunione solo in ginocchio, a mani giunte e in bocca, come la tradizione apostolica, mai abrogata, insegna per testimoniare la presenza reale di Gesù Eucaristia e l’Adorazione che a Dio si deve.

Gli Alleati sono numerosi e aumentano sempre più. “Chi resta in me e io in lui… renderò la vostra discendenza numerosa come i granelli della sabbia del deserto”

Lode e Gloria a Te, Cristo Gesù.

Sia lodato e ringraziato in ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento.

Veronica Cireneo con amministratori e Alleati tutti

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Aldo Maria Valli:
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