Pessime abitudini in chiesa / 25
Dopo venticinque puntate, termina quella che, senza che io lo avessi previsto, è diventata, per spontanea iniziativa dei lettori, una vera e propria rubrica di Duc in altum. Mi riferisco a Pessime abitudini in chiesa, e naturalmente ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto, scusandomi nello stesso tempo se non ho potuto pubblicare ogni intervento.
Pessime abitudini in chiesa è nata in seguito a un articolo [qui] dedicato alla distruzione della consapevolezza della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia e nella casa di Dio. Un problema di fede. E, alla fine, possiamo ben dire che tutte le questioni segnalate sono riconducibili a un problema di fede.
Qualcuno mi ha scritto sostenendo che sottolineare le pessime abitudini in chiesa è un atteggiamento da scribi e farisei ipocriti, sepolcri imbiancati sempre pronti a criticare gli altri ma mai disposti a guardarsi dentro. Accetto la critica, ma mi sento di dire che i lettori che mi hanno inondato di messaggi non sono stati mossi da fariseismo. In loro ho notato piuttosto tanto dispiacere per lo stato della liturgia e il desiderio di poter fare qualcosa per ridarle dignità e tributare a Dio il culto che gli spetta.
Dalle tante lettere ricevute emerge una sorta di mappa. C’è chi ha scelto di frequentare, anche a costo di sacrifici, solo il vetus ordo; c’è chi alterna, a seconda delle possibilità, vetus e novus ordo, e infine c’è chi continua a frequentare solo il novus ordo, cercando però di introdurvi elementi e comportamenti che possano limitare gli abusi e rivalutare il senso del sacro.
Al di là delle singole scelte, risulta un dato: la santa messa ha una centralità indiscutibile. Di qui l’attenzione per la liturgia e per le condizioni della casa di Dio. Si può discutere di tutto, ma la vita del cattolico si gioca prevalentemente (se posso usare questo termine) lì, nella messa, nella partecipazione al sacrificio eucaristico.
È la conferma di quanto insegna il Catechismo della Chiesa cattolica:
L’Eucaristia è «fonte e culmine di tutta la vita cristiana». «Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua» (n. 1324).
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