Conclave e numero di cardinali elettori

Alcuni lettori di Duc in altum mi hanno chiesto se il prossimo conclave potrà considerarsi regolare visto che vi parteciperanno più di centoventi elettori, numero massimo fissato dal diritto canonico.

Bisogna dire prima di tutto che, per quanto riguarda la composizione del collegio cardinalizio, non è la prima volta che ci troviamo di fronte a uno sforamento rispetto al limite di centoventi stabilito da papa Paolo VI con la costituzione apostolica Romano Pontificie eligendo (1975) e confermato da papa Giovanni Paolo II con la Universi Dominici gregis (1996). Non è mai stato tenuto però un conclave con più di centoventi membri effettivi.

I papi hanno sforato rispetto al limite di centoventi contando sul naturale sfoltimento del collegio. Il numero di elettori tende infatti a diminuire nel tempo, man mano che i cardinali raggiungono gli ottant’anni e perdono il diritto di voto.

Ecco il motivo per cui il limite dei centoventi non è mai stato rispettato rigidamente e i papi hanno spesso derogato alla norma, nominando più cardinali elettori di quanto previsto.

Giovanni Paolo II superò il limite di centoventi elettori, ad esempio, nei concistori del febbraio 2001 e dell’ottobre 2003 (quando il numero di cardinali elettori raggiunse quota 135).

In quei casi il papa autorizzò deroghe temporanee alla regola, permettendo a tutti i cardinali elettori sotto gli ottant’anni di partecipare a un eventuale conclave.

Anche in tre dei cinque concistori di Benedetto XVI il numero dei cardinali elettori superò quota centoventi, con un massimo di 125 nel 2012, e di nuovo, nonostante lo sforamento, non ci furono restrizioni, così che tutti i cardinali elettori avrebbero potuto partecipare a un eventuale conclave.

Sappiamo infine che anche Francesco ha superato più volte il limite dei centoventi cardinali elettori. Nel concistoro del dicembre 2024 gli elettori salirono a 140, un record. E ora il numero è di 135.

La Chiesa non ha mai escluso formalmente da un conclave cardinali aventi diritto di voto a causa del superamento del limite di centoventi. Adesso però, come si diceva, per la prima volta ci troviamo concretamente di fronte a un conclave al quale sono ammessi più di centoventi elettori. Dunque?

Nei fatti, c’è uno scontro fra norme. Da una parte quella che prevede il limite di centoventi, dall’altra quella che garantisce a tutti i cardinali con meno di ottant’anni di entrare in conclave.

L’opinione più diffusa tra i canonisti è che, se il numero di cardinali elettori supera i centoventi al momento di un conclave, tutti possono partecipare, poiché non ci sono norme del diritto canonico che prevedano l’esclusione di cardinali aventi diritto di voto. Altri suggeriscono che il Collegio cardinalizio potrebbe emanare una norma per elevare temporaneamente il numero massimo di elettori, ma questa soluzione non è masi stata adottata.

Insomma, il diritto di entrare in conclave riconosciuto ai cardinali con meno di ottant’anni sembra prevalere sulla norma dei centoventi, ma siamo nel campo delle interpretazioni.

Se tra voi ci sono esperti di dritto canonico in grado di integrare o correggere quanto ho scritto qui, chiedo per favore di scrivere al blog:  blogducinaltum301@gmail.com

 

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