Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco. Un confronto fra i tre drappi papali

di Lorenzo Gravi Bertea

Caro Valli,

vorrei focalizzare l’attenzione dei suoi lettori su un non trascurabile aspetto legato all’elezione del nuovo Romano Pontefice, la cui sottesa simbologia è degna di menzione.

Nel giorno dell’elezione di papa Giovanni Paolo II, dal balcone delle benedizioni venne esposto il grande drappo con lo scudo pontificio sormontato dal triregno e dalle chiavi di san Pietro, ma privo di qualsiasi stemma papale.

Nel giorno dell’elezione di papa Benedetto XVI, dal balcone delle benedizioni venne esposto il grande drappo con lo scudo pontificio sormontato dal triregno e dalle chiavi di san Pietro, e con al centro lo stemma papale che fu di Giovanni Paolo II, e cioè la nota croce d’oro su fondo blu affiancata dalla “M” di Maria.

Nel giorno dell’elezione di papa Francesco, dal balcone delle benedizioni venne esposto il grande drappo totalmente bianco, cioè privo dello scudo pontificio sormontato dal triregno e dalle chiavi di san Pietro e altresì privo di qualsiasi stemma o altra insegna papale.

La riflessione che sorge spontanea è la seguente: il drappo esposto per la prima volta dal balcone delle benedizioni, in occasione dell’elezione di un nuovo Papa, viene necessariamente preparato in precedenza: difficile pensare che la Santa Sede realizzi diversi tipi di drappi (cosa che si fa, invece, per la talare bianca) e che li sottoponga al neo eletto Papa affinché egli scelga quello che più gli aggrada; né è pensabile che il drappo venga personalizzato al momento dell’elezione poiché è di dimensioni enormi e la sua preparazione richiederebbe molte ore di studio e di lavoro.

Inoltre, considerato che l’immagine presente sul drappo è un elemento provvisorio e, pertanto, trascurabile (infatti la sua definitiva realizzazione avverrà in seguito, quando il nuovo Papa avrà scelto il proprio stemma), non resta che ribadire che la scelta di come impostare il drappo venga assunta prima dell’elezione del Pontefice, verosimilmente a opera degli addetti al protocollo.

Ora domandiamoci: perché quando è stato eletto Papa Francesco gli addetti al protocollo (o chi per essi) non hanno utilizzato il drappo con le insegne di Benedetto XVI?

Da escludere è l’ipotesi che sia stato lo stesso Francesco a volere eliminare lo stemma (cosa che, invece, ha fatto per la fascia che portava alla vita) sia perché, come si è sopra scritto, non vi era il tempo per agire, ma soprattutto perché verosimilmente il drappo sarebbe rimasto privo delle insegne papali non solo nel giorno dell’elezione, ma anche per i dodici anni successivi; cosa che, invece, non è avvenuta.

Qualora gli addetti al protocollo abbiano preferito omettere le insegne di Benedetto XVI onde evitare un legame “inopportuno” tra un Papa rinunciatario e il suo successore, avrebbero invero potuto riesumare il drappo utilizzato per l’elezione di Giovanni Paolo II che era privo di insegne, ma dotato dello scudo sormontato dal triregno e dalle chiavi; oppure avrebbero potuto crearne ex novo uno analogo, privo del triregno, ma dotato di una tiara e delle chiavi di san Pietro.

E invece hanno optato per un drappo bianco, cioè per il nulla…

Perché?

Come si comporteranno ora con il nuovo Pontefice?

Confido che qualcuno sappia formulare una valida risposta.

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