
Carlo Maria Viganò: “Cito in giudizio lo Ior per appropriazione indebita. Il cardinale Parolin chiamato a testimoniare”
Comunicato stampa dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò
Ho dato mandato al Prof. Avv. Augusto Sinagra con Studio legale a Roma in Viale Gorizia n. 13, di citare in giudizio dinanzi al Tribunale civile di Roma l’Istituto per le Opere di Religione del Vaticano in persona dei pregressi Direttori Generali e in persona dell’attuale Direttore Generale Dott. Gian Franco Mammì unitamente ad un Prelato della Curia Romana.
La citazione ha ad oggetto un’indebita appropriazione di ingenti valori depositati presso lo IOR e già destinati ad opere di Carità.
Al Tribunale civile di Roma si chiederà una rogatoria internazionale affinché le competenti Autorità vaticane dispongano il sequestro preventivo e cautelare di detti valori. Contestualmente si chiederanno tutte le perizie – oltre a quelle già acquisite– necessarie a valutare le diverse responsabilità delle persone coinvolte e la qualità delle loro condizioni e della loro condotta.
Della vicenda e di tutti i suoi risvolti è a conoscenza piena già da tempo il Cardinale Pietro Parolin, tra i più favoriti alla nomina papale, anche sulla spinta del significativo assist datogli dal massone Prof. Giuliano Di Bernardo, già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
Sua Eminenza è persona ben informata sui fatti e su tutte le vicende che a suo tempo, ed anche recentemente, lo hanno visto coinvolto ed interpellato. Ho ritenuto mio dovere procedere per via giudiziaria a richiedere la restituzione di detti beni a seguito di un reiterato diniego da parte del Card. Parolin di riparare per via extragiudiziale al grave danno che mi è stato arrecato
Il Cardinale sarà – con molti altri – indicato anche come testimone a conferma di quanto già risulta incontrovertibilmente da documenti in mio possesso e dello stesso Cardinale Parolin.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
Viterbo, 5 maggio 2025
San Pio V Papa e Confessore