
Precisazione a proposito di un articolo di “Campari & de Maistre”
In un intervento [qui], il blog Campari & de Maistre a proposito del papato di Bergoglio e dell'”antibergoglismo” che ne è scaturito accenna a “noti vaticanisti che, andati in pensione o prossimi ad essa, si sono buttati su questo mercato”.
Ora, siccome mi sembra di cogliere un riferimento al sottoscritto, vorrei ricordare che ho incominciato a esprime pubblicamente dubbi, perplessità e critiche al papato di Bergoglio nel marzo del 2016, dopo l’uscita di Amoris laetitia, quando ero ancora un vaticanista del Tg1. Per esprimere le mie opinioni non ho aspettato di essere in pensione (ci sono andato alla fine del 2019) e subito ho pagato le conseguenze della mia scelta.
Del 2016 è il mio libro 266 critico verso Bergoglio e del 2017 Come la Chiesa finì, pamphlet in cui la critica al regime bergogliano sfocia in una sarcastica distopia.
Nel “mercato” dell’antibergoglismo non mi sono dunque buttato dopo aver raggiunto i comodi lidi della pensione. Il vero “mercato”, se così vogliamo chiamarlo, è quello che ho perso in termini di collaborazioni con riviste e case editrici per le quali prima lavoravo. Una totale emarginazione.
A.M.V.
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