11Mag

Meditazione / Nelle sue mani

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by Aldo Maria Valli

Le mie pecore ascoltano la mia voce

Gv 10,27-30

di Eremita

Il Signore oggi ci rivolge parole di una tenerezza profonda, ci svela il cuore stesso di Dio, ci mostra chi siamo noi per lui. Gesù dice: “Le mie pecore ascoltano la mia voce”. Questo è il primo segno: ascoltare. Non è un ascolto qualunque, non è udire delle parole e poi dimenticarsene. È un ascolto profondo, come quello del bambino che riconosce la voce della madre, anche in mezzo al rumore del mondo. Questo ascolto nasce da una relazione, dalla conoscenza reciproca. “Io le conosco”, dice Gesù. Non si tratta di una conoscenza esterna, formale. È la conoscenza dell’amore, come lo sposo conosce la sposa, come Dio conosce ciascuno di noi nel profondo, nella verità del nostro essere, con le nostre ferite, i nostri peccati, la nostra sete di amore. E nonostante tutto questo, o proprio per questo, Egli ci ama.

“Esse mi seguono.” Ecco, questo è il cammino: seguire Cristo. Non è un dovere morale, non è un comandamento imposto dall’esterno, ma una risposta libera all’amore. Quando ti accorgi che Cristo ti ha conosciuto, ti ha amato, ha dato la vita per te, allora nasce dentro di te il desiderio di seguirlo. Non segui uno che ti impone delle regole, segui uno che ti ha salvato, che ha dato la vita per te, che ti ha chiamato per nome, uno che ti ha liberato dalla morte. È lui che ti attira a sé. “Io do loro la vita eterna”. Non una vita qualsiasi, non una sopravvivenza, non una vita fatta di compromessi e illusioni, ma la vita eterna. La vita che non finisce. Una vita che comincia adesso, già qui, nella comunità, nella Chiesa, nel perdono dei peccati, nell’amore concreto dei fratelli. Una vita che non muore, perché ha vinto la morte.

E poi dice: “Non andranno perdute in eterno, e nessuno le strapperà dalla mia mano”. Che parole! Questo è il cuore del Vangelo. Nessuno può strapparti dalla mano di Cristo. Neanche il tuo peccato. Neanche la tua debolezza. Neanche il demonio, che ti accusa giorno e notte. Se tu ascolti la voce del Pastore, se tu lo segui, se tu rimani in lui, non c’è potere al mondo che possa separarti da lui. Neanche la morte. E perché? Perché “il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti”. E questo è un annuncio di salvezza. Tu non sei nelle mani del caso, non appartieni al mondo, tu sei nelle mani del Padre, che ti ha dato al Figlio. E nessuno può portarti via da quelle mani.

E alla fine Gesù dice una cosa scandalosa per i giudei, ma meravigliosa per noi: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Questo significa che tutto ciò che fa il Padre lo fa anche il Figlio. E tutto ciò che fa il Figlio è volontà del Padre. L’amore di Cristo per te è l’amore stesso del Padre. Quando Cristo ti cerca, ti chiama, ti salva, è il Padre stesso che lo fa in lui. E se sei in Cristo, sei già nel cuore di Dio. Allora, oggi è il tempo favorevole, oggi il Signore passa. Ascolta la sua voce. Lasciati conoscere da lui. Seguilo. E non temere: sei nelle sue mani, e le sue mani sono forti, fedeli, eterne.

Meditazione / Nelle sue mani

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