Compagnia di Gesù? No, della Madre Terra

di Vincenzo Rizza

Caro Aldo Maria,

leggo su Infovaticana di un’iniziativa dei gesuiti della Cantabria, della Rioja, dei Paesi Baschi e della Navarra in Spagna in occasione della giornata della terra.

Il manifesto dell’iniziativa è significativo della gesuitica svolta ambientalista e non solo della Compagnia di Gesù che, citando la “Laudato sì”, invita alla “conversione ecologica”. Un tempo la conversione, anche per i gesuiti, era ben altro e diffondere il Vangelo è costato a molti di essi la vita. Oggi è più comodo farsi portavoce del Wwf o del National Geographic: si corrono meno rischi e si riceve pure l’applauso del mondo.

Si dà il via, così, al campionario delle banalità, con l’implicita, anche se neppure troppo nascosta, adesione alle teorie malthusiane (come non leggere altrimenti il riferimento, nell’incipit, al pianeta terra che “con una popolazione mondiale che si avvicina agli otto miliardi di abitanti … mostra segni sempre più visibili di degrado e morte”?).

Non può poi mancare la preghiera alla “Madre Terra” (rigorosamente in maiuscolo) che è opportuno riportare per intero:

«Madre Tierra, enséñanos a amarnos como hermanos y a cuidarte con amor. Guíanos para dar luz, ser radiantes como el Sol. Pachamama, Pachamama, venimos a agradecerte todas las riquezas que nos das. Recibe esta ofrenda para que sea buena la tierra. Gracias Pachamama y buena madre» («Madre Terra, insegnaci ad amarci come fratelli e a prenderci cura di te con amore. Guidaci a dar luce, essere raggianti come il Sole. Pachamama, Pachamama, veniamo a ringraziarti per tutte le ricchezze che ci dai. Ricevi questa offerta affinché la terra sia buona. Grazie Pachamama e buona madre»).

Un inno non solo alla pachamama, che in poche righe è citata ben tre volte (quattro se si considera anche la madre terra) e a cui vengono pure attribuite offerte, ma perfino al sole, anch’esso rigorosamente scritto in maiuscolo.

Dulcis in fundo, l’“Esame del giorno in chiave di rifiuti zero” con il riferimento, tra l’altro, alla presenza di “Aita-Ama-Dios” (testualmente “Dio Padre-Madre”) e alle “tre r (riusa-riduci-ricicla)”, forse nuovo gesuitico surrogato (visto che il tema è il riciclo) della Trinità.

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