
Lettere a “Duc in altum” / Papa Leone e le vostre voci
Carissimo Valli,
come le confermerà Santa Subito, noi donne abbiamo un sesto senso, quello di cogliere immediatamente qualcosa che all’altra metà del cielo di solito sfugge perché fa prevalere l’emisfero sinistro del cervello. Così, come all’apparire di Bergoglio ho esclamato “Signore, perché lui?” e mi sono venute le lacrime agli occhi senza capirne la ragione, allo stesso modo all’annuncio di Robert Prevost e al suo affacciarsi al balcone di San Pietro ho percepito dietro a quell’immagine un uomo mite, umile, capace di commuoversi e pregare intensamente. Mi sono anche detta: “Sarà martire”. Per carità, senza voler fare la Cassandra, sappiamo che ci sono diverse forme di martirio, non necessariamente tutte cruente. Si pensi solamente che l’aver a che fare con apparati consolidati e confratelli scafati (per usare un eufemismo) non sarà certo una passeggiata, né si potranno vedere risultati immediati. Tuttavia, i miracoli sono sempre possibili considerato che come cristiani abbiamo il dovere della speranza. Io mi sono data un compito: per un anno osserverò comportamenti e decisioni, leggerò anche in filigrana discorsi, pronunciamenti, encicliche, omelie…
Confesso che mai come in occasione di una nuova elezione papale ho pregato così intensamente lo Spirito Santo perché i suoi sette doni scendessero copiosi sulle teste dei cardinali votanti, dando per scontato che la loro decisione fosse veramente frutto dello Spirito. E ora, a elezione avvenuta, vedendo i sospiri di Leone post ricezione anello piscatorio, il suo volgere lo sguardo al Cielo in cerca di aiuto, il suo pregare concentrato, qualche spontanea ingenuità come nel gesto di guardare giù dal balcone in San Giovanni in Laterano domenica scorsa (rimane pur sempre un americano che non può non stupirsi a fronte di secoli di storia!), la mia preghiera per lui si fa ancora più intensa, così come più insistente l’implorazione: Leone XIV sia colui che sarà in grado di raddrizzare la barca di Pietro.
Ecco tutto. Grazie per averci offerto l’occasione di scambiare i punti di vista. Tenevo molto a farle conoscere il mio, perché il suo modo di condurre i reportage all’epoca di Giovanni Paolo II è stato per me fonte di piacere per la pacatezza e la professionalità da lei sempre manifestate. Con stima per il suo lavoro
Marelia Gabrinetti
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Caro Aldo Maria Valli,
ho letto le tue opinioni su Leone XIV e ti propongo la mia. Il nuovo papa per molti versi sembra certamente migliore di Bergoglio, ma vedo anche segnali pericolosi.
Se si considera che non ha fatto dichiarazioni più chiare sulla comunità LGBTQ e sull’ideologia che promuove indiscriminatamente l’aborto, è difficile dire che Leone XIV sia il papa giusto. A dire il vero, è come cercare di pescare un buon pesce quando il fiume è inquinato. Quindi la mia ipotesi è che Leone XIV sia probabilmente una versione più moderata di Bergoglio.
Se Leone desse almeno ai cattolici non modernisti un po’ di spazio per operare, senza insultarli come ha fatto Bergoglio, sarebbe già molto. Penso che la prova sarà il suo orientamento sulla liturgia. Inviare il cardinale Robert Sarah come legato pontificio in Francia il 25 e 26 luglio per commemorare il 400° anniversario delle apparizioni di sant’Anna è una buona idea, ma che cosa farà circa la diocesi di Charlotte, dove il vescovo ha vietato le celebrazioni vetus ordo?
Dio benedica sempre te e tutta la tua famiglia, persone adorabili.
Santa Maria, tutti gli Angeli e i Santi pregate per noi
Jaeho Clement
Arcidiocesi di Seul, Corea
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Caro Aldo Maria Valli,
mi chiedo quanto spazio di manovra abbia papa Leone XIV. L’esperienza di Benedetto XVI è troppo recente per non ricordarci le sue terribili parole: “Pregate per me, perché io non scappi davanti ai lupi”. Sappiamo com’è andata: non è scappato, l’hanno azzannato e fatto fuori (nel senso che è stato costretto a dimettersi). Con quanti manovratori di zolfo dovrà scendere a patti Leone pur di non saltare in aria?
Noi poveri comuni cattolici siamo confusi. Sottoposti a dodici anni di tracotanza, abbiamo gioito e sperato in un reale cambiamento: finalmente un papa cattolico! Poi però, quando Leone XIV ha nominato più e più volte Francesco, elogiando i suoi eretici documenti, mi sono cadute le braccia. Nonostante Leone si faccia da parte per mettere Gesù davanti, la zizzania tenterà di soffocare il grano.
Con profonda stima
Donatella Marras
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Caro Valli,
credo che un uomo come Prevost, laureato in matematica, ami per forza l’ordine, la coerenza e la logica. E credo che un agostiniano, quindi platonico, sappia aggiungere al rigore della logica l’amore che la rende perfetta. Di conseguenza ritengo che non vorrà aprire la stalla per far rientrare gli esclusi e lasciar uscire chi ci abita convinto di esserci a pieno diritto.
Mi sembra che il Papa stia sfruttando le opportunità che si presentano, per esempio quando ha parlato alle chiese d’Oriente è stato chiarissimo, così come in riferimento alla famiglia
Darà un contentino ai praticanti il novus ordo? Sì, penso che farà parte del suo modo di essere diplomatico.
Alcune nomine hanno lasciato perplessi. Il diavolo sta accucciato alla porta dei migliori. Per questo dobbiamo pregare per il nostro Papa, e tanto. Dobbiamo avere fede nel sostegno del Signore e di sua Madre: con la fede si muovono le montagne, posso testimoniarlo. Il Signore è venuto per salvarci e la sua mamma lo convince sempre a essere generoso con noi.
P.S.
Quando vado con gran fatica alla nuova messa, disturbo tutti recitando il “Pater noster” in latino e non allineandomi ai tanti abusi piccoli e grandi.
Maria Cristina
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Caro Valli,
mi sa che io e lei facciamo parte del terzo polo: siamo quelli che oscillano.
Ma perché? Chiaro, perché dopo tutti questi anni passati a rovinarmi il fegato, vorrei tanto tirare un sospiro di sollievo e dire che sì, effettivamente, la prima impressione di quando Leone si è presentato al mondo è stata confortante, quasi rassicurante, ma poi…
“Ti piace il papa?” ci chiedevamo fra amici a ridosso dell’elezione. Un coro di sì era come il sole in mezzo al cielo azzurro dopo il temporale: meraviglioso. Poi leggi qua, leggi là… oh, che fitte dolorose!
“Non leggere più niente” intima mio marito tagliando netto, con più speranza e forse più ottimismo di me. “Seguiamo i consigli del nostro caro don (prete di fede stupenda), non giudichiamo subito e attendiamo soprattutto pregando, ché questo ci compete”.
Sì, è vero, ha ragione lui, di preghiera c’è bisogno, di fioretti come i bambini in quaresima, di penitenze e offerta dei nostri piccoli dolori e delle sofferenze più grandi. Sperando oltre ogni speranza.
Dobbiamo infine commuovere il cuore di Dio.
E Tu, Sancte Spiritus veni! Veni per Mariam.
Antonina Sìcari
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Caro Valli,
interpretare tutte le parti è rassicurante. “Leone sì” dice un’amica. Ha sentito le farfalle nella pancia… Donne. “Leone no!” esclama un’altra, seguace dei reduci del “papa illegittimo”. Si è presentato vestito della domenica, come diciamo qui, ma è la versione subdola di Bergoglio.
“Leone boh!” dice uno che sta nel mezzo. Il papa veste Prada e parla alla Benedetto, ma i fatti smentiscono le parole. Hai visto il nome? Gli dò cinque mesi, ma la mia speranza è agli sgoccioli.
Che dire, caro Valli? La Chiesa è di Cristo ma la gestione è umana. E al momento manca la maestranza competente. Il resto è noia.
Mauro Mazzoldi
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Caro Aldo Maria,
riguardo a Papa Leone ho provato sentimenti contrastanti. Sono rimasto sorpreso dalla rapidità dell’elezione, persino preoccupato, ma mi sono sottomesso come un buon cattolico.
Le cattive impressioni iniziali che mi erano venute in mente, anche a causa di un recente articolo che avevo letto, hanno presto lasciato il posto alla pace, alla gioia e al sollievo.
Quello che posso dire è che Leone mi sembra di temperamento molto più docile di Francesco e quindi penso che potrà lasciarsi guidare maggiormente dalla grazia, sottomettendosi di più al Signore e mettendo in secondo piano i suoi gusti e le sue preferenze.
Se ho ragione, il momento attuale sarà ancora di sofferenza, ma man mano che Prevost scomparirà e rimarrà solo il Vicario di Cristo avremo una gradita sorpresa.
Forse il processo sarà lungo, ma penso che abbiamo un buon Papa per il nostro tempo.
Dio è buono. Viva il Papa!
Un forte abbraccio
Luciano Perim Almeida
Brasile
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Caro Valli,
voto “No Leone”. E mi sento bene. Attenzione alle contraffazioni, cari fratelli. Del resto, lo ha detto che segue papa Francesco.
La Chiesa è quella del Concilio Vaticano II: che cosa ci si può aspettare?
Elena Palatini