Caro Valli,
sta girando dappertutto il video del vescovo irriverente che davanti al papa indossa il cappellino parasole. Si tratta di monsignor Giancarlo Vecerrica, emerito di Fabriano-Matelica, e le scrivo per il dispiacere che sto provando al pensiero di come viene presentato in queste ore. Ideatore tantissimi anni fa del pellegrinaggio Macerata-Loreto, è un ottimo pastore, animato sempre dalle più pie intenzioni. Adesso però è accaduto purtroppo che un suo gesto, forse un po’ incauto, lo sta esponendo a un unanime negativo giudizio, tanto che da qualche parte si legge addirittura che è finito il tempo delle carnevalate. Ebbene, posso assicurare che il cappellino è da sempre una specie di simbolo del pellegrinaggio che sabato prossimo si svolgerà per la quarantottesima volta in onore della Madonna di Loreto. Un pellegrinaggio immenso, animato da canti e preghiere cui “don Giancarlo” (così ancora viene chiamato Vecerrica) non smette di partecipare nonostante i suoi imminenti ottantacinque anni.
Voglio pensare che ciò che gli sta accadendo sia una prova del Signore per tastare la sua fede e la sua umiltà. Chi ben lo conosce, e conosce il suo entusiasmo missionario, sa che il suo gesto non è stato né una carnevalata, né mancanza di rispetto verso il pontefice.
Cordialmente e con la solita stima
Antonina Sìcari
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Gentile Antonina,
grazie per la precisazione. Anch’io, in un articolo, ho fatto velocemente riferimento all’episodio. Non ho parlato di carnevalate (che sono ben altre) ma mi sono rallegrato del fatto che il papa abbia chiesto al monsignore di togliersi il cappello, perché verso il Vicario di Cristo ci vuole una speciale riverenza.
Rivedendo il video, noto comunque che il monsignore, quando il papa gli chiede di togliersi il cappello per poter procedere alla foto di rito, resta per una frazione di secondo come interdetto. Probabilmente si era proprio dimenticato di averlo sopra la testa! Mi sembra poi evidente che quello del papa non è stato un rimprovero, ma solo un consiglio a un amico un poco sbadato, o forse molto emozionato.
Quindi tutta la nostra simpatia a monsignor Vecerrica.
A.M.V.