15Giu

Meditazione / E allora vedrai la verità che salva

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by Aldo Maria Valli

Molte cose ho ancora da dirvi

Gv 16, 12-15

di Eremita

Fratelli, pace a voi. Oggi il Signore ci dona una Parola profondissima, una Parola che ci introduce nel mistero della Santissima Trinità, che non è un concetto da capire, ma una vita da ricevere. Gesù dice ai suoi discepoli: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. Vedete, Cristo non viene a schiacciare nessuno, non viene a mettere un peso insopportabile sulle nostre spalle.

Dice che non siamo capaci. Sa che siamo deboli, sa che il nostro cuore è fragile, sa che abbiamo paura. Ma non ci lascia lì. Non ci dice: “Arrangiatevi.” Ci annuncia una promessa: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”.

Non siamo soli! Il cristianesimo non è sforzarsi di capire tutto. Non è fare i bravi, fare i perfetti. È lasciarsi guidare. È lasciarsi condurre da uno Spirito che viene da Dio, che è Dio. Questo Spirito, dice Gesù, non parlerà da sé stesso. Non dice cose sue. È lo Spirito che ascolta il Padre e il Figlio. È lo Spirito che entra dentro la nostra storia, nella nostra carne, per dirci: “Guarda, Dio ti ama. Guarda, Cristo ha dato la vita per te. Guarda, tu sei figlio”.

Questa verità non è una dottrina. È una persona. È Gesù Cristo. Lo Spirito ci guida a Lui. Ce lo fa conoscere. Ce lo fa amare. Ce lo fa vivere dentro. Dice: “Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà”. Vedete, lo Spirito non è un’idea. È una voce. È un grido dentro di noi che ci dice: “Abba, Padre!”. Lo Spirito ci fa entrare nella comunione tra il Padre e il Figlio. Ci fa partecipare alla vita della Trinità. Questo è il cristianesimo: essere resi partecipi della comunione eterna tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

E Gesù dice: “Tutto quello che il Padre possiede è mio”. C’è una unità profonda. Non c’è gelosia nella Trinità. Non c’è rivalità. C’è dono. C’è amore. C’è un continuo uscire da sé per l’altro. Il Padre dà tutto al Figlio. Il Figlio dà tutto al Padre. E lo Spirito prende da questo amore e lo dona a noi. Lo Spirito viene a trasformare il nostro cuore per renderci capaci di amare come ama Dio. Ma questo non possiamo farlo da soli.

Fratelli, oggi la Trinità non è qualcosa di lontano. È un mistero che ci tocca. È una chiamata. È una vita che ci viene donata. In questa Eucaristia, lo Spirito vuole aprire i nostri occhi, vuole guarire il nostro cuore, vuole dirci: “Tu sei amato. Tu non sei solo. Tu sei figlio”. Se oggi sei schiacciato dalla tua storia, dalla tua povertà, se ti senti incapace, se la tua famiglia è ferita, se non riesci a perdonare, se la fede è spenta, se vivi nella paura: lascia che lo Spirito venga. Lascia che ti guidi.

E allora vedrai la verità. Non quella degli uomini, ma quella che salva. Vedrai che Cristo è risorto. Che il Padre ti ama. Che lo Spirito vive in te. E sarai nuovo. Sarai libero. Sarai figlio.
Amen.

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