Di nuovo l’idolatria in San Pietro. Con incubo annesso

Questo articolo non avrebbe nemmeno bisogno di essere scritto. Basta guardare la foto: una mega-faccia di Bergoglio che incombe sulla basilica di San Pietro nella notte.

Tutto ciò grazie al World Meeting on Human Fraternity (iniziativa di cui abbiamo già parlato qui), al termine del quale – leggiamo dalle cronache – “oltre tremila droni hanno illuminato il cielo sopra la cupola di San Pietro, componendo il volto di papa Francesco in omaggio alla sua memoria”. E, per contorno, canti e balli da parte di “artisti” che diffondono messaggi ipersessualizzati.

Ora, a parte la brillante idea di ricorrere a uno spettacolo di droni proprio adesso, mentre questi marchingegni vengono automaticamente associati alla guerra e alla morte, trovo che quel faccione di Bergoglio sopra la cupola sia inquietante. Come se qualcuno volesse avvertirci: “Guardate che quell’epoca non è finita. Noi siamo ancora qui e continuiamo la sua opera”. Ma soprattutto è una forma di idolatria.

Ricorderete l’oscenità neopagana di dieci anni fa, quando la facciata della basilica fu usata per proiettarvi sopra immagini di bestie feroci e scimmioni per onorare la Madre Terra. Beh, ci risiamo. Idolatria. E sopra la tomba di Pietro!

Domanda d’obbligo: ma che cos’hanno in mente in Vaticano?

Giorni fa hanno lasciato entrare in San Pietro rappresentanti del “popolo lgbtq” che, visto l’abbigliamento, sembravano reduci da un gay pride e portavano una croce dipinta con i colori arcobaleno. E certamente ricordate la pachamama ricevuta e onorata in basilica nel 2019, con tanto di atto pubblico di idolatria da parte del papa e di cardinali.

Perché continuano così? Perché si prendono gioco di Dio? Perché questa idolatria così sfacciata?

Se poi aggiungiamo che pochi giorni fa il papa ha nominato alla presidenza di un’accademia vaticana di belle arti un’attivista pro-lgbtq che ha al suo attivo mostre di contenuto osceno e perverso, e che l’”Osservatore Romano” il mese scorso ha pubblicato un racconto nel quale l’autrice ha inserito dettagli di contenuto esplicitamente erotico, la domanda torna in modo ancora più prepotente: che cos’hanno in mente in Vaticano?

E poi: qualcuno si prenderà la briga di riconsacrare la basilica?

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