Maria, capolavoro di Dio / 2

Proseguiamo la pubblicazione delle considerazioni di don Attilio Negrisolo sulla Madonna e sul culto mariano. Qui la prima parte.

*

di don Attilio Negrisolo

La sconfinata bontà di Maria

O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria!

Dio è bontà infinita! La natura, la grazia, la gloria sono frutto della benevolenza divina. Nessuno ha partecipato della bontà divina quanto Maria. Dopo Dio nessuno è buono quanto Maria. San Bernardo diceva: “Non vi è nulla di mistero in lei, non vi è nulla che spaventi: ella è la dolcezza in persona”.

Percorrete tutta la storia: se trovate in lei il minimo segno di indignazione, tremate di presentarvi a lei; ma se la trovate invece tutta piena di amore, di pietà, di dolcezza, di bontà, ringraziate Colui che vi ha dato tale Mediatrice. San Bernardo diceva: “O Maria, fa che tutte le creature dell’universo si trasformino in altrettante lingue e cuori che Ti benedicano e Ti amino incessantemente”.

Sant’Anastasio il Sinaita diceva: “Io esorto tutti a ricorrere a Maria, che Dio ha stabilito a essere aiuto e soccorso per tutto il genere umano (…) È un aiuto che trasforma i maghi in apostoli e cambia il pubblicano in evangelista; le donne peccatrici in specchio di purezza e di onestà”.

Il Cuore Immacolato

Dio vuole che si consideri non solo la bontà di Maria, ma in modo speciale la bellezza del suo Cuore per la grazia di cui è adorno, la sua santità di cui risplende. Se tutto il mondo si convertisse per vedere la bellezza di un’anima in grazia, cosa sarà la bellezza della santità, della grazia, della virtù del Cuore di Maria che è sede, centro, trono della grazia, della virtù, dei meriti, della bontà dell’amore?

Dio vuole che guardiamo non solo alla bontà di Maria, ma alle caratteristiche più profonde della bontà del Cuore di Maria:

  • l’Immacolatezza
  • la Bianchezza
  • la Pienezza di grazia;
  • l’Inabitazione di Dio;
  • il Vertice dell’Amore;
  • il Luogo di Dio;
  • la Pienezza di santità;
  • il suo Cuore tutto trasformato in Dio, unito a Dio;
  • la divinizzazione di tutta la sua persona;
  • il pieno possesso di Dio, che in Maria si effonde in amore per Dio, per Cristo, per i fratelli.

Dio vuole che prendiamo in considerazione la bontà, l’amore, la misericordia, la santità, le virtù, i doni, la potenza, i tesori, le grazie, la compassione di Maria, la sua vita interiore, la sua unione a Dio e a Gesù, la sua volontà di sacrificio, la sua volontà di aiutare chi soffre, la sua umiltà, la sua dolcezza, in una parola il Cuore di Maria, specialmente nel suo odio al peccato, nella sua adesione totale a Dio e ce lo propone a modello ed esempio. Il Cuore Immacolato di Maria è simbolo della bontà di Maria: è invito a considerare la bontà di Maria, il suo amore. È un Cuore ammirabile che rispecchia e traduce la bontà infinita di Dio Padre e la Misericordia del Figlio.

Lo consideriamo umano, vicino a noi, bisognoso di conforto e potente. Il Cuore Immacolato di Maria è Maria considerata in tutta la sua persona, tutta piena di bontà, di tenerezza, di compassione, di misericordia: è Maria tutta intera considerata insieme alla sua ineffabile bontà.

Il linguaggio popolare usa indifferentemente due parole: amore e cuore. Dicendo Cuore di Maria intendiamo tutta la persona di Maria fatta di bontà, di comprensione, di amore. Maria nel suo intimo è tutta dominata e comandata dall’amore. Il Cuore di Maria:

  • È la sorgente, la sede della carità, della pietà, della misericordia, della tenerezza della Santa Vergine verso di noi;
  • È il centro dei dolori che Maria ha sofferto per noi;
  • È il modello sul quale noi dobbiamo formare i nostri cuori: modello di purezza, modello di dolcezza, modello di carità, modello di amore, modello di tutte le virtù.

“Penna, lingua di Serafino e cuore per amare questo Cuore” domandava san Giovanni Eudes. “Se tutte le creature dell’universo fossero cambiate in altrettanti cuori e lingue di Serafini e queste lingue e questi cuori fossero occupati eternamente a lodare e amare Maria, non arriverebbero a rendergli l’onore che si merita. O Cuore ammirabile, chi non ti ammirerà? Chi non ti amerà? Chi non ti servirà? Chi non si servirà di tutti gli effetti del tuo Cuore per benedirti, per dare le tue perfezioni, per invitare tutti i cuori della terra e del cielo a cantare senza interruzione: Viva il Sacro Cuore di Maria!  Viva il Cuore regale della Regina del cielo!”.

Il culto del Cuore di Maria

A Maria si deve dare tutto, offrire tutto. A Maria si deve far risalire tutto come a Gesù, perché da lei come da Gesù, tutto riceviamo. Non si può separare ciò che Dio ha unito: Gesù e Maria. Il culto al Cuore di Maria è culto a Maria considerata nel suo amore impareggiabile, nel suo paradiso dell’Incarnazione. Quando si parla del Cuore di Maria, si parla di quello che è più bello e più divino in Maria.

Onorando il Cuore di Maria, si onora la Vergine Maria in qualcuno dei suoi misteri o in qualcuna delle sue azioni, in qualcuna delle sue qualità e non solamente nella sua degnissima persona, ma nella sorgente e nell’origine della sua dignità e della sua santità, di tutti i suoi misteri, di tutte le sue azioni, di tutte le sue qualità e della sua stessa persona, che è il suo amore, la sua carità, poiché carità e amore sono la misura della santità e di ogni merito. Si onora ciò che è alla base di tutti i misteri, di tutte le azioni e di tutti i privilegi: il suo amore.

È l’amore, è la carità che ha santificato tutti i suoi pensieri, le sue parole, le sue azioni, le sue sofferenze, la sua memoria, il suo intelletto, la sua volontà, che ha ornato la sua vita interiore ed esteriore di santità. Contengono in sé in sommo grado tutte le virtù, tutti i doni e tutti i frutti dello Spirito Santo che hanno reso benedetto il suo seno, che l’hanno esaltata in culto sopra tutti i Serafini, che l’hanno fatta salire sul trono di gloria,  di grandezza,  di potenza impareggiabile. È poi il cuore sorgente di grazia, doni e benedizioni per tutti.

Il Cuore di Maria: fornace d’amore per Dio

L’amore di Maria per Dio è amore di figlia, di madre e di sposa. Però Dio Padre le ha comunicato un amore per il Figlio simile al suo. Gesù le ha comunicato il suo amore per il Padre. Lo Spirito Santo l’ha trasformata in una fiamma d’amore.

Maria è tutta amore: è tutta trasformata in Dio. Se i Serafini ardono di amore per Dio, quanto più Maria! L’amore di Maria per Dio all’inizio era sopra quello di tutti i santi e angeli nella loro consumazione: anzi è di un altro ordine. Maria non è mai stata senza amore.

Se pregava, era l’amore che pregava in lei e per lei;

se adorava e lodava, era l’ amore che adorava e lodava per lei;

se parlava, era l’amore che parlava in lei e per lei;

se taceva, era l’amore che la faceva tacere;

se lavorava, era l’amore che perfezionava il suo lavoro;

se riposava, era l’amore che la faceva riposare;

se mangiava e beveva, era per obbedire alle parole dello Spirito Santo, che è l’amore per eccellenza: “Sia che mangiate o beviate, tutto fate per la gloria di Dio” (1Cor 10,31).

Maria era tutta trasformata in amore. È fornace tale da essere capace di infiammare tutti i cuori dell’universo, se il gelo del peccato non vi ponesse alcun ostacolo.

Il Cuore di Maria: fornace d’amore per il Figlio e per tutti noi

Dice il Vangelo che «Maria conservava tutte queste cose nel suo cuore» (Lc 2,19). È l’unione del Cuore di Maria con quello di Gesù. Con il suo consenso all’Incarnazione Maria ha meritato un aumento di amore quale non ebbero mai tutti gli angeli e santi messi insieme. Si pensi al Natale, ai trentatré anni di vita di Gesù, al Calvario. Il suo amore crebbe sempre più. Maria è anche una fornace di amore per noi tutti che siamo suoi figli. Maria per noi ha la tenerezza di una madre. Maria per noi ha cuore di madre, adempie tutte le funzioni di una madre. Sotto la croce il suo cuore si è dilatato oltre misura. Se san Paolo diceva: “Il nostro cuore si è offerto per voi, o Corinti: voi non siete troppo chiusi dentro di noi” (2Cor 6, 11-12), quanto meno lo siamo noi nel cuore di Maria!  Maria ha formato in sé il Figlio di Dio. Lei ha conservato lo stampo per fare di noi copia del suo Figlio. Maria ha conservato il potere di fare le nostre anime secondo il modello divino.

L’amore di Maria, dalle proporzioni divine, è un vero amore di donna, reso soprannaturale dalla grazia: ma vero amore di donna, capace di provocare il nostro. L’amore di Maria è un amore di una vergine che è più spontaneo e più franco di quello materno. Maria unisce l’amore della vergine a quello materno. Maria è vergine avanti il parto, nel parto e dopo il parto e conserva tutta la freschezza del suo amore unita alla gloria della maternità.

Il Cuore di Maria è stato “il paradiso dell’Incarnazione”. Il luogo prediletto di Gesù per incarnarsi è puro, senza macchia. Destinata a essere la Madre del Salvatore, ella dovrà avere una perfetta somiglianza con Colui che sarà formato del suo purissimo sangue. Dio solo ci può rivelare lo splendore della bellezza di Maria: in Maria si è impresso Gesù. Maria è un giardino di delizie per il suo Dio. Gesù nel Cuore di Maria prende il corpo di dolore e ha voluto imprimervi tutte le sue sofferenze. Maria poi è tutta dolcezza. Nel Cuore di Maria si è formato il nostro alimento Divino che è l’Eucaristia. Le virtù del Cuore Immacolato di Maria sono:

  • la dolcezza, che è il fiore della carità;
  • l’umiltà;
  • la purezza verginale;
  • la rosa della carità;
  • il culto della Divina volontà.

È un cuore che mette tutto il suo amore e tutta la sua gioia nel compiere e nell’amare la volontà del Padre Celeste.

Come Gesù, entrando nel mondo, si offrì alla Divina volontà, così Maria, che è Santissima fin dal primo istante, si offrì di fare la divina volontà. All’Incarnazione lei si dichiara “ancella del Signore”: è l’atto di totale sottomissione e di ubbidienza, Maria dà il suo pieno consenso alla morte del Figlio sul Calvario.

Il Cuore di Maria e la compassione per le sofferenze umane

Maria è sollievo dell’umana sofferenza. Maria ha pronunciato sette parole: “Sono sette fiamme di amore uscite dalla fornace del suo Cuore” (san Bernardino da Siena). Ebbene, quattro le ha dette per sollevare coloro che soffrono:

  • due in casa di Elisabetta;
  • due alle nozze di Cana.

Prove della compassione di Maria per coloro che soffrono:

  • Visita alla cugina santa Elisabetta: santa Elisabetta ha bisogno di aiuto;
  • Nozze di Cana: soccorso alla sofferenza umana;
  • Nel 1218 ordina a san Pietro Nolasco di fondare un ordine per la Redenzione degli schiavi;
  • A Lourdes apre una sorgente per ripetere i miracoli che Gesù faceva per le vie della Palestina;
  • La medaglia miracolosa;
  • A Pontmain la Madonna è triste e sorride ai canti dei piccoli veggenti, batte il tempo con le sue dita stese, li incoraggia e dice: “Ma pregate, bambini! Mio figlio si lascia commuovere”.

Il Cuore di Maria, dice san Giovanni Eudes, è una fontana di olio, ossia di misericordia per gli sventurati.

Il Cuore di Maria e ola compassione per i peccatori

  • A Fatima domanda preghiere e sacrifici per i peccatori.
  • Nel 1600, a imitazione della misericordia di Gesù per i peccatori e per la Maddalena, ispira a san Giovanni Eudes la fondazione di un’opera per la riabilitazione delle donne cadute in peccato.
  • Nel 1842 la Vergine converte Alfonso Ratisbonne.
  • Maria dice il Fiat, l’Ecce Ancilla, proprio sapendo tutta la vita del Redentore. Come aveva inteso rivolte a lei le parole di Isaia, di Michea, della Genesi, di Sofonia, così lei sapeva la vita del Redentore. Così si offrì a patire e a offrire i patimenti di Gesù per la gloria di Dio e per la salvezza di peccatori.
  • La sua carità per i peccatori supera quella di san Paolo, che voleva essere scomunicato per i fratelli, di Jacopone da Todi, di santa Maria Maddalena de’ Pazzi e di Padre Pio, che volevano partire le pene dell’inferno per salvare i peccatori.
  • “Io cerco i miei fratelli che si perdono! Trascuriamo tutte le cose di cui si parla e che non hanno alcun valore” diceva Maria delle Valli a san Giovanni Eudes. “Come le salveremo? Con i meriti della Passione, supplicando Maria che li abbia a presentare al Figlio suo, come Ester con Assuero”.

Imitare il Cuore di Maria

Nel Cuore di Maria c’è il santuario dei più puri affetti: il trono di tutte le virtù, il centro dell’umiltà, il tesoro dei doni dello Spirito Santo, il giardino dei frutti dello Spirito Santo, il paradiso delle otto beatitudini. È il riepilogo di tutti i misteri del Redentore. Esso è tutto scolpito e configurato a Cristo e quando si dice “cuore di Maria”, esso dice “Gesù”. Tutta la felicità è che i nostri cuori siano immagini di Maria, come il Cuore di Maria è ritratto finito del Cuore di Gesù. Se riproduciamo Maria, avremo raggiunto il nostro fine che è: “Sicut  portastis imaginem terreni, portate imaginem coelesti” (Agustinus, Sermo 216).

Nelle nostre azioni bisogna sempre guardare Maria come modello completo di tutte le virtù e perfezioni, modello che lo Spirito Santo ha formato in una pura creatura, perché possiamo imitarlo secondo le nostre capacità. È necessario dunque che in ogni azione guardiamo come ha fatto Maria, come farebbe Maria se fosse al nostro posto. Maria è l’unico modello divino atto a fare delle immagini viventi di Dio con poca spesa e poco tempo. Chi trova questo modello e vi si perde è presto cambiato in Gesù Cristo. Servire Dio, come lo ha fatto Maria è, in termini equivalenti, servirlo come ha fatto Gesù Cristo. Maria ha preso come modello Gesù Cristo e Maria è somiglianza esattissima di Colui che è la compiacenza del Padre.

Servirsi del Cuore Immacolato per salvare le anime e amare Dio

Maria è potentissima nell’intercedere, odia il peccato, ha desiderio di salvare i peccatori. Il primo uso del Cuore di Maria è per la conversione dei peccatori.

Poi si può e ci si deve servire del Cuore di Maria per amare Dio, perché il Cuore di Maria è il cuore di ognuno e noi dobbiamo amare Dio con tutto il cuore. Si può amare Maria col Cuore di Gesù, perché Gesù è Capo del Corpo mistico e quindi Lui effonde la sua Grazia nel nostro cuore.

Il Cuore di Maria è nostro, perché:

  • siamo membri dello stesso Corpo Mistico;
  • ciò che appartiene a un membro appartiene all’altro.

Allora ho diritto di offrire a Dio l’amore, la gloria, le adorazioni che a Lui sono rese dai degnissimi Cuori di Gesù e di Maria, posso offrire tutti i ringraziamenti dei Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria e quando voglio amare Dio con tutto il cuore, posso offrirGli tutto l’amore che nutre per Lui la sua Santissima Madre.

Possiamo fare nostri tutti i sentimenti del Cuore di Maria in modo che trasformi i nostri, in modo che il Cuore, lo spirito di Maria siano nostri. Fare tutto, pregare, amare, soffrire fare opere di carità con il Cuore di Maria. Tutto questo ci insegna ad avvicinarci a Dio con l’amore di Maria, diventare strumenti nelle mani di Maria, far nostro l’amore di Maria, guardare a Maria, servirci di Maria per la propria e altrui santificazione.

Questo è quanto vuole Gesù e ha proposto Maria a riguardo del suo Cuore Immacolato.

2.continua

a cura di Leone Serenissimo

I miei ultimi libri

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT64Z0200820500000400192457
BIC/SWIFT: UNCRITM1D09
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!