Ed ecco a voi la suora giusta al posto giusto

L’economia ripensi se stessa per ritrovare la sua vera anima. Il titolo dice così e avverto una nota conosciuta. Sembra una frase uscita dal repertorio bergogliano. Ma più ancora del titolo mi attira il disegno che sta sotto: mostra una suora con le braccia conserte, un velo e un golfino grigio-azzurro-verde.

Sto leggendo Il Sole 24 Ore e la suora è presentata come economista, anzi “una delle economiste più ascoltate dalla Cei”, nonché “consigliera economica di Papa Francesco”.

L’articolo è il riassunto di una conversazione avvenuta fra il giornalista e la suora al ristorante, perché l’intervista fa parte di una serie intitolata A tavola con.

L’occasione è dunque informale, non accademica, ma i temi sono seri, eccome: l’economia di oggi, il mercato, la globalizzazione, le disuguaglianze.

Scopro presto che la suora è allineata sulle posizioni di Francesco, dell’Evangelii gaudium e della Laudato sì, tanto che l’insegnamento del papa è da lei definito “messaggio profetico”,  e la cosa non mi stupisce di certo. Altrimenti la nostra suora come potrebbe essere “una delle economiste più ascoltate dalla Cei” eccetera?

Scopro poi che a fine febbraio la suora “ha svolto in Vaticano una relazione su ecologia, economia e politica in un seminario in preparazione del sinodo sull’Amazzonia”, e questo dopo che “Francesco l’ha nominata uditrice al sinodo dei vescovi sui giovani, dove ha tenuto un intervento”.

Molto bene. Incuriosito da questa suora che fa parte “dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice Salesiane di Don Bosco” e che oggi, precisa il giornalista, “non ha il velo”, proseguo nella lettura ed ecco che a un certo punto la religiosa, per sottolineare quanto Bergoglio sia “profetico”,  sente il bisogno di precisare che “il pensiero economico del Santo Padre è stato accolto molto bene dagli studiosi, per esempio Jeffrey Sachs e Paul Krugman, Joseph Stiglitz e Partha Dasgupta, ma stenta a esser fatto proprio in maniera convinta e profonda dai cattolici”.

Penso di aver letto male e dunque rileggo, ma c’è scritto proprio così. E allora capisco ancora meglio perché la suora sia tanto apprezzata nei sacri palazzi.

Lasciando pure da parte Krugman e Stiglitz, entrambi premi Nobel e tipici esponenti del pensiero liberal e progressista americano, che nulla ha a che vedere con la dottrina sociale della Chiesa cattolica, il fatto che “studiosi” come Sachs e Dasgupta abbiano accolto molto bene il pensiero economico di Francesco dovrebbe mettere in allarme una suora, non renderla felice.

Come abbiamo già avuto modo di segnalare, il professor Jeffrey Sachs, ormai di casa in Vaticano, dove è spesso invitato dalla Pontificia accademia delle scienze sociali retta dall’ineffabile monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, è un concentrato inquietante di filo-abortismo e catastrofismo ambientale. Espressione della vera e propria dittatura economica mondiale secondo la quale i ricchi devono decidere per i poveri (nel suo caso non è avventato parlare di colonialismo), Sachs sostiene una visione all’interno della quale il ricorso sistematico all’aborto legalizzato è un modo economicamente efficace per eliminare i bambini indesiderati quando la contraccezione fallisce. Ossessionato dal problema del sovraffollamento, Sachs afferma che la legalizzazione dell’aborto va perseguita perché riduce significativamente il tasso di fertilità totale di un paese ed è “un’opzione valida”, in quanto a basso rischio e costi contenuti.

E che dire di Dasgupta? Bastano poche parole. Anche lui di casa alla Pontificia accademia sorondiana, l’economista di origini indiane è autore di  libri, come The Population Problem: Theory and Evidence, nei quali suggerisce di intervenire con mezzi efficaci perché nei paesi più poveri si riduca il desiderio delle coppie di avere figli. Esponente di Population Matters,  già Optimum Population Trust, organizzazione che fa lobby per il controllo delle nascite e in passato ha chiesto al governo della Gran Bretagna di imporre la politica di “non più di due figli”, Dasgupta, fissato con l’idea che si debba prevedere un numero ottimale di abitanti per il pianeta Terra (numero ovviamente deciso da loro, dagli esperti), in Vaticano ha svolto una relazione insieme al biologo e amico Paul Ehrlich (altro filoabortista e catastrofista, autore del libro La bomba demografica) sottolineando proprio la necessità di ridurre la popolazione.

Capito? Ecco gli “esperti” che hanno accolto tanto bene il messaggio economico di Francesco e che la nostra suora, a quanto pare, apprezza.

Che ne dite? Le assegniamo il titolo ad honorem di suora giusta al posto giusto?

Aldo Maria Valli

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