Strano dunque vero / 6

Cari amici di Duc in altum, per questa puntata di Strano dunque vero non ho bisogno neppure di scrivere una riga. Basta citare le parole pronunciate da Francesco ieri al sinodo amazzonico.

Sentite qui.

“Buon pomeriggio, vi vorrei dire una parola sulle statue della pachamama che sono state tolte dalla chiesa nella Traspontina, che erano lì senza intenzioni idolatriche e sono state buttate al Tevere.

Prima di tutto questo è successo a Roma e come vescovo della diocesi io chiedo perdono alle persone che sono state offese da questo gesto.

Poi comunico che le statue, che hanno creato tanto clamore mediatico, sono state ritrovate nel Tevere. Le statue non sono danneggiate.

Il Comandante dei Carabinieri desidera che si informi di questo ritrovamento prima che la notizia diventi pubblica. Al momento la notizia è riservata e le statue sono custodite nell’ufficio del Comandante dei Carabinieri italiani.

Il Comando dei Carabinieri sarà ben lieto di dare seguito a qualsiasi indicazione che si vorrà dare circa la modalità di pubblicazione della notizia e per le altre iniziative che si vogliono prendere a riguardo, ad esempio, riferisce il comandante, “l’esposizione delle statue durante la Santa Messa di chiusura del Sinodo”, si vedrà. Io delego il Segretario di Stato che risponda a questo.

Questa è una bella notizia, grazie”.

Ecco. Capite? Il papa rende noto finalmente che le orrende statuette  raffigurano la Pachamama, la Madre terra. Erano lì senza intenzioni idolatriche, dice. Ma se raffigurano la Madre terra sono, per ciò stesso, idolatriche!

Poi il papa, in quanto vescovo di Roma, chiede perdono alle persone che si sono sentite offese dal lancio delle statuette nel Tevere! Non chiede perdono ai cattolici che si sono sentiti offesi dalle cerimonie idolatriche avvenute in Vaticano e dall’aver visto la chiesa della Traspontina trasformata in qualcosa a metà tra il suk amazzonico, la sede di un partito e un collettivo politico anni Settanta!

E poi comunica che le statue sono state recuperate e non sono danneggiate! E immaginiamo l’applauso e la soddisfazione generale tra i padri sinodali.

E chi le ha recuperate? I carabinieri, che paghiamo noi italiani con le nostre tasse. E poi lui, il papa, riferisce che il comandante dei carabinieri desidera che si informi sul ritrovamento! E poi il suddetto comandante dice al papa (al papa!) che lui, il comandante, è a disposizione per ogni iniziativa che si voglia prendere, come “l’esposizione delle statue durante la Santa Messa di chiusura del sinodo”! Cos’è? Un comandante liturgista? Un comandante cerimoniere pontificio?

Ho dato vita alla rubrica Strano dunque vero perché la Chiesa cattolica è diventata ormai un calderone nel quale ribollono stranezze di ogni tipo. Ma questa le batte tutte.

C’erano una volta le comiche finali. Qui abbiamo le tragi-comiche finali. Molto più tragiche che comiche.

A.M.V.

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