Una parola al giorno / Credente

Ho letto su Internazionale un bel reportage di Evgenija Priemskaja, per Izvestija, sul coronavirus in Siberia. Dove il distanziamento sociale c’è da sempre, visto che meno di tre milioni di persone vivono su un immenso territorio di oltre due milioni di chilometri quadrati.

Siccome nei villaggi sperduti ci sono molte comunità di vecchi credenti (movimento religioso ortodosso scismatico che si separò dalla Chiesa russa alla metà del Seicento, dopo la riforma del patriarca Nikon), la giornalista è andata tra loro, per raccogliere testimonianze.

Ed ecco come, alla richiesta di un commento sulla pandemia, risponde una vecchia credente: “Io vado a Sandakčes ed entro in monastero, perché penso che questo virus sia una punizione divina”.

È strano come, per sentire qualcosa di un po’ cattolico, a volte si debba andare dagli ortodossi. Per di più scismatici.

A.M.V.

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