Cile / Quelle profanazioni che nascono dall’ideologia dell’uguaglianza assoluta

Cari amici di Duc in altum, sui tragici fatti del Cile, dove si susseguono gli atti criminali contro le chiese, vi propongo una riflessione di Juan Antonio Varas, direttore di Credo; pasado, presente y futuro de Chile. C’è una relazione, argomenta Varas, tra le orrende profanazioni a cui stiamo assistendo e l’ideologia dell’uguaglianza assoluta.

***

Sebbene la nostra sia un’epoca ampiamente secolarizzata, le manifestazioni di odio satanico sono ancora scarse. L’odio contro Dio si traveste, in genere, da freddo laicismo o indifferenza supponente, atteggiamento che sembra più consono alla postmodernità.

Tuttavia, quanto è accaduto alla fine della settimana scorsa a Santiago del Cile è l’esplosione di un ruggito di odio bieco contro Dio come mai, da quando ne ho memoria, si era sentito prima.

Le due chiese storiche, site a pochi isolati dall’epicentro delle manifestazioni di protesta, radunate per commemorare il primo anno di disordini sociali in questo Paese sudamericano, un tempo isola di prosperità e di pace nella regione, sono nuovamente diventate bersaglio dell’odio diabolico. Dico nuovamente giacché erano già state gravemente vandalizzate alcuni mesi fa nel corso di simili disordini provocati da una sinistra sempre più radicalizzata.

Questa domenica entrambi i templi sono stati letteralmente distrutti. I media internazionali hanno diffuso le immagini delle chiese avvolte dalle fiamme, mentre una folla di centinaia di energumeni festeggiava e applaudiva il crollo del campanile di una delle due. Scene che avrebbero certamente potuto ispirare Dante per la sua descrizione dell’Inferno.

Oggi, due giorni dopo l’incendio, ho visitato le macerie delle due chiese. Ciò che ho visto nei pezzi di muro ancora in piedi erano turpitudini e oscenità. Ho letto una consacrazione a Lucifero scritta in un latino maccheronico “In nomine de nostre Satanas Lucifer excelsi” accompagnata dal numero 666. Al lato opposto una condanna a Gesù Cristo: “Muori Nazareno”. Poco più in là: “Satana approva”, in riferimento al voto referendario per il cambiamento della Costituzione che si terrà domenica prossima. Il tutto condito da scritte con accuse al clero, alla polizia e inneggianti alla “liberazione animale”.

Camminando in mezzo alle ceneri, guardando alcuni pezzi delle Via Crusis bruciacchiate, sfigurate, profanate, sentivo di assistere a un rinnovo della Passione di Cristo, in mezzo a un inferno d’insolenza e brutalità.

Mentre registravo alcune scene di questa visione, ho visto un uomo di modeste condizioni fare lo stesso col suo cellulare. Mi rivolge la parola per dirmi costernato: “Qui ho fatto battezzare i miei nipotini, voglia Dio che non vengano su così”.

Una volta lasciato questo spettacolo apocalittico, mi sono chiesto: come è stato possibile che così tanti abbiano partecipato a questa orgia satanica? Da dove proviene questa generazione di miei connazionali? Come hanno potuto lasciarsi pervertire tanto?

A poco a poco, le risposte mi venivano in mente. Sono cresciuti in un ambiente saturo di richieste di uguaglianza e libertà. Tutto doveva essere raggiunto subito e per sempre, in conformità alle promesse fatta loro nelle ultime tre decadi dai successivi governi di sinistra socialista.

Poco dopo mi sono ricordato di un articolo del professor Plinio Corrêa de Oliveira, intitolato I quattro fratelli, in cui si sosteneva che affinché ci potesse essere carità fra di loro era necessario che essi fossero diseguali.  Altrimenti, nessuno avrebbe potuto dar niente agli altri, nessuno avrebbe potuto ricevere nulla dagli altri. L’unica vera fratellanza, dalla quale nasce la carità, è la fratellanza che deriva dalla disuguaglianza.

Questi incendiari sono frutto di una ideologia che esige l’assoluta uguaglianza. E in quella ideologia non ha spazio la carità, perché non può essere esercitata. E dire che non c’è spazio per la carità è lo stesso che dire che non c’è spazio per Dio, poiché “Deus caritas est”.

Tutte queste idee si affollavano nella mia testa in mezzo a forti impressioni e all’odore di fuliggine impregnato sulle mie vesti. Infine, mi sono chiesto: come pensare che siamo tutti fratelli, come dice l’ultima enciclica di Papa Francesco e, allo stesso tempo, proclamare l’uguaglianza completa come chiedono gli organismi internazionali?

Come non vedere che dall’uguaglianza assoluta, in cui, per forza, si deve relativizzare il diritto di proprietà privata per metterlo in comune, nasce lo spirito anarchico dal quale è scaturita la distruzione di questi templi?

Non sarà che lo spirito di ribellione,  destinato a essere sempre più diffuso nella generazione che cresce in mezzo all’abbandono della Fede e alle promesse utopiche di uguaglianza e fraternità, andrà via via crescendo pure esso?

Preso da queste riflessioni, mi sembrava di ascoltare in sottofondo il grido disperato, blasfemo e ribelle: “Non serviam”.

Juan Antonio Varas

Direttore di Credo; pasado, presente y futuro de Chile

***

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT65V0200805261000400192457

BIC/SWIFT  UNCRITM1B80

Beneficiario: Aldo Maria Valli

Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!

***

Cari amici di Duc in altum, è da poco uscito il mio ultimo libro: Virus e Leviatano (Liberilibri, 108 pagine, 11 euro). Lo si può acquistare qui, qui e qui oltre che su tutte le altre piattaforme per la vendita di libri e, ovviamente, nelle librerie.

Vi ricordo anche gli altri miei libri più recenti

Aldo Maria Valli, L’ultima battaglia (Fede & Cultura)

Aldo Maria Valli, Ai tempi di Gesù non c’era il registratore. Uomini giusti ai posti giusti (Chorabooks)

Aldo Maria Valli, Aurelio Porfiri, Decadenza. Le parole d’ordine della Chiesa postconciliare (Chorabooks)

Aldo Maria Valli, Non avrai altro Dio. Riflettendo sulla dichiarazione di Abu Dhabi, con contributi di Nicola Bux e Alfredo Maria Morselli (Chorabooks)

Aldo Maria Valli, Gli strani casi. Storie sorprendenti e inaspettate di fede vissuta (Fede & Cultura)

Aldo Maria Valli, Le due Chiese. Il sinodo sull’Amazzonia e i cattolici in conflitto (Chorabooks) 

Aldo Maria Valli (a cura di), Non abbandonarci alla tentazione? Riflessioni sulla nuova traduzione del “Padre nostro”, con contributi di Nicola Bux, Silvio Brachetta, Giulio Meiattini, Alberto Strumia (Chorabooks)

 

 

 

 

 

 

 

 

I miei ultimi libri

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT64Z0200820500000400192457
BIC/SWIFT: UNCRITM1D09
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!