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Francesco, i vaccini e il Consorzio cattolico per il controllo dei fatti

“Essere correttamente informati, essere aiutati a capire sulla base dei dati scientifici e non delle fake news, è un diritto umano”.

Così Francesco si è rivolto ieri, in Vaticano, ai membri del Consorzio internazionale di media cattolici Catholic fact-cheking.

Francesco ha rivolto ai membri del Consorzio usato parole piene di gratitudine: “Voi vi proponete proprio di evidenziare le fake news e le informazioni parziali o fuorvianti sui vaccini contro il Covid-19, e avete iniziato a farlo mettendo in rete diversi media cattolici e coinvolgendo vari esperti. La vostra iniziativa nasce come un consorzio che si propone di essere insieme per la verità. E grazie, grazie di questo”.

La posizione di Bergoglio a favore delle vaccinazioni contro il Covid, e in linea con la narrativa dominante, è ben nota. Quindi, dal suo punto di vista, le fake news sono quelle che vanno in controtendenza rispetto a tale narrativa.

Ma da chi è formato il Consorzio al quale Francesco si è rivolto con parole di ammirazione?

Nel sito catholic-factchecking.com si spiega: “Il consorzio è guidato da Aleteia, una rete d’informazione cattolica mondiale in sette lingue, in collaborazione con Verificat, un’agenzia di verifica dei fatti, e I. Media, un’agenzia di stampa specializzata in informazioni dal Vaticano. Le organizzazioni mediatiche fondatrici di questo consorzio sono Our Sunday Visitor, Družina, SanFrancesco.org,  Religión Digital, Catalunya ReligióEl Observador de la Actualidad  e La Voz de Córdoba”.

Si legge inoltre: “Il Comitato Scientifico, che offrirà consulenza scientifica, comprende l’Istituto per la Salute Globale (ISGlobal), centro di eccellenza nella ricerca, oltre esperti di epidemiologia, medici, scienziati, teologi e bioetici. Il consorzio pubblicherà uno studio sull’audience di Internet (ascolto del web) incentrato sul modo in cui i media di tutto il mondo riferiscono sul processo di immunizzazione, condotto dall’Osservatorio di comunicazione, religione e cultura di Blanquerna dell’Università Ramon Llull di Barcellona. Questo istituto effettuerà anche uno studio dell’impatto che gli sforzi informativi del Consorzio avranno sulla comunità cattolica nel mondo. Il progetto del Consortium è uno degli undici scelti tra 309 proposte provenienti da 74 paesi, dalla giuria imparziale del Covid-19 Vaccine Counter-Misinformation Open Fund, concesso da Google News Initiative”.

E chi finanzia il Consorzio? Sull’argomento, all’inizio di quest’anno Church Militant ha pubblicato un’inchiesta nella quale si afferma che esiste un nesso “tra il Consorzio, Big Tech, Big Pharma e organizzazioni filantropiche di sinistra pro-aborto e pro-Lgbtq+”.

L’inchiesta, ricca di dettagli, spiega, per esempio, che il Barcelona Institute for Global Health ha ricevuto fondi dalla Bill and Melinda Gates Foundation; che “dal 2017 al 2019, ISGlobal ha ricevuto 146.644 dollari dalla Open Society Foundations di George Soros” e che Religión Digital è “un gruppo mediatico di sinistra pro-liberazione fondato dal sacerdote omosessuale laicizzato José Manuel Vidal, che ha  accusato  la Chiesa di ‘omofobia paranoica, irrazionale e assurda’ “.

Molte altre sono le notizie fornite da Church Militant nell’inchiesta, anche per mostrare i legami tra i finanziatori del Consorzio e Big Pharma, in un vasto intreccio di interessi.

Dopo il discorso di Francesco al Consorzio, il sito Church Militant è tornato sull’argomento con un nuovo articolo nel quale Jules Gomes, pur riferendo dell’editoriale con il quale Aleteia afferma di esser stata calunniata circa i presunti legami con la Bill and Melinda Gates Foundation e la Open Society Foundation, illustra con dovizia di cifre i finanziamenti ricevuti dai membri del Consorzio e ricorda gli incontri – mai confermati dal Vaticano – di Bergoglio con l’amministratore delegato di Pfizer.

Gomes, che ricorda anche il silenzio assordante di Bergoglio circa le malefatte di Big Pharma, cita un’anonima alta fonte interna al Vaticano che esprime “sorpresa” per il modo in cui Francesco ha sposato la causa di questi “controllori dei fatti”.

 

 

 

Aldo Maria Valli:
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