Intervista di Steve Bannon a monsignor Carlo Maria Viganò

WarRoom.org

Eccellenza, dopo la psicopandemia, abbiamo ora la crisi russo-ucraina. Siamo nella “fase due” di un unico progetto oppure possiamo considerare finita la farsa del Covid e preoccuparci dell’aumento dei prezzi dell’energia?

Se negli ultimi due anni ci fossimo trovati di fronte a una vera pandemia, causata da un virus mortale per il quale non esistevano altre cure se non un vaccino, potremmo pensare che l’emergenza non fosse voluta. Ma non è quello che è successo: il virus Sars-CoV-2 non è altro che un’influenza stagionale che avrebbe potuto essere curata con le cure esistenti e una prevenzione efficace basata sul rafforzamento delle difese immunitarie. Il divieto di cura, il discredito dell’efficacia di farmaci in uso da decenni, la decisione di ricoverare gli anziani ammalati nelle case di cura e l’imposizione di un trattamento genico sperimentale che si è dimostrato non solo inefficace ma anche dannoso e spesso fatale, tutto questo ci conferma che la pandemia è stata pianificata e gestita con lo scopo di creare il maggior danno possibile. Questo è un fatto che è stato accertato e confermato dai dati ufficiali, nonostante la sistematica falsificazione degli stessi dati.

Certo, chi ha voluto gestire la pandemia in questo modo non è ora disposto a cedere facilmente, anche perché dietro a tutto ci sono interessi miliardari. Ma ciò che “loro” vogliono non sempre accade necessariamente.

Secondo Lei, Eccellenza, la pandemia è stata gestita in questo modo per inesperienza? O per la corruzione di chi ricopre posizioni di controllo che sono in conflitto di interessi perché pagati dall’industria farmaceutica?

Questo è il secondo elemento da considerare: la risposta alla pandemia è stata la stessa in tutto il mondo, dove le autorità sanitarie si sono adattate pedissequamente a protocolli sanitari contrari alla letteratura scientifica e alle evidenze mediche, seguendo invece le direttive di sedicenti “esperti” che hanno un record di fallimenti clamorosi, predizioni apocalittiche completamente avulse dalla realtà e gravissimi conflitti di interesse. Non possiamo pensare che milioni di medici in tutto il mondo abbiano perso le loro conoscenze di base dell’arte medica, ritenendo che un’influenza dovrebbe trasformarsi in polmonite e poi essere curata con tachipirina o mettendo i pazienti in ventilazione. Se lo hanno fatto è per le pressioni – fino al ricatto – delle autorità sanitarie sul personale medico, con l’aiuto di una scandalosa campagna di terrorismo mediatico e con l’appoggio dei leader occidentali. Per la maggior parte questi leader sono membri di una lobby – il World Economic Forum – che li ha formati e li ha collocati ai massimi livelli delle istituzioni nazionali e internazionali per essere certi che coloro che governano sarebbero obbedienti. Klaus Schwab si è pubblicamente vantato, in molte occasioni, di poter interferire anche con i leader religiosi. Anche questi sono fatti documentati in tutte le nazioni che hanno seguito le direttive dell’Oms e delle case farmaceutiche. C’è chiaramente un unico copione sotto un’unica direzione: questo dimostra l’esistenza di un disegno criminale e la malizia dei suoi creatori.

In alcune sue altre dichiarazioni lei ha parlato di “golpe bianco”, un “colpo di stato silenzioso”.

Un “colpo di stato silenzioso” è un colpo di stato che avviene senza l’uso della forza, compiuto da un governo che esercita il potere in modo incostituzionale.

In questo caso il colpo di stato è stato compiuto in tutte le nazioni occidentali quasi contemporaneamente, a partire dai primi anni Novanta. Per l’Italia, questo colpo di stato è iniziato con la dismissione delle società partecipate e la privatizzazione di servizi che normalmente gravano sull’erario, come i servizi sanitari e di trasporto, a seguito delle direttive impartite dall’alta finanza a Mario Draghi il 2 giugno 1992, sullo yacht Britannia. Sì, Mario Draghi, che all’epoca era direttore generale del ministero del Tesoro e che l’allora presidente della Repubblica italiana Francesco Cossiga definì un “vile uomo d’affari”. In altre nazioni questo colpo di stato è avvenuto in maniera analoga, con una serie di progressivi trasferimenti di sovranità a enti sovranazionali come la Commissione europea, la Banca centrale europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale. Con l’introduzione dell’euro [nel 2002], la sovranità monetaria è stata rimossa dalle nazioni aderenti al Trattato di Maastricht, trasferendola alla Banca centrale europea, che è una banca privata. Questa banca decide il tasso con cui finanzia i bilanci nazionali, utilizzando i soldi che queste stesse nazioni le hanno già dato. In pratica, la Bce richiede interessi sul denaro che essa restituisce solo un centesimo alla volta, e solo a determinate condizioni: riforme, tagli alla spesa pubblica, imposizione di leggi che promuovono la parità di genere, diritto all’aborto, indottrinamento dei bambini, ecc. L’introduzione di un requisito di pareggio di bilancio nella Costituzione italiana – come se lo Stato fosse una società – faceva parte del colpo di stato tacito.

Tutti i membri di questi organi, compresi gli stessi governanti che sono stati nominati su raccomandazione di poteri non eletti o sono riusciti a vincere le elezioni grazie alla manipolazione delle informazioni, sono allo stesso tempo al servizio di gruppi di potere dell’alta finanza o di grandi fondi di investimento – alcuni erano loro dipendenti, come Draghi di Goldman Sachs – altri sono diventati dipendenti dopo la fine del loro mandato. Proprio come le agenzie farmaceutiche e le organizzazioni sanitarie sono composte da ex dipendenti di BigPharma, che spesso ricevono contratti di consulenza e che sono pagati proprio dalle aziende farmaceutiche che dovrebbero tenere d’occhio.

Fino alla pandemia, il potere era in pratica ancora gestito almeno formalmente dalle singole nazioni e le leggi venivano approvate dai parlamenti. Ma negli ultimi due anni i Parlamenti sono stati privati ​​di autorità e tutti coloro che il World Economic Forum e altre lobby sono riusciti a collocare ai livelli alti dei governi e delle istituzioni internazionali hanno iniziato a legiferare contro la Costituzione e gli interessi della la Nazione, obbedendo agli ordini loro impartiti dall’alto – “dai mercati”, ci dicono – che di fatto è composta da un piccolissimo numero di multinazionali che fagocitano società concorrenti, appiattire le competenze professionali con danno alla qualità del prodotto, e ridurre le tutele ei salari dei lavoratori grazie alla complicità dei sindacati e della sinistra.

Insomma, siamo governati da un alto comando di usurai e speculatori, da Bill Gates che investe in grandi aziende agricole proprio alla vigilia dell’emergenza alimentare o in vaccini appena prima dello scoppio della pandemia, a George Soros, che specula sulle fluttuazioni di valute e titoli di stato e insieme a Hunter Biden finanzia un bio-laboratorio in Ucraina.

Pensare che non ci sia alcun rapporto tra gli istigatori di questi crimini e chi li compie ai massimi livelli dei governi nazionali, dell’Ue e dell’Onu è segno di malafede, perché anche un bambino potrebbe capire che siamo tenuti ostaggio di un gruppo di tecnocrati ideologicamente devianti e moralmente corrotti. I popoli del mondo hanno bisogno di rivendicare la loro sovranità, che è stata usurpata dall’élite globalista.

Gli istigatori di questo crimine si mostrano con orgoglio al Forum di Davos, alle riunioni della Commissione Trilaterale o del Gruppo Bilderberg insieme a governanti, primi ministri, direttori di giornali ed emittenti televisive, amministratori delegati di banchieri sociali e direttori di piattaforme sociali e multinazionali, banchieri e direttori di agenzie di rating, presidenti di fondazioni e sedicenti filantropi. Tutti condividono la stessa agenda – che pubblicano sui loro siti web – e sono così sicuri del proprio potere da affermare impunemente – come hanno fatto recentemente Soros e Schwab – che è necessario creare una narrazione da veicolare attraverso i media mainstream, al fine di rendere le loro decisioni accettabili per le persone. Abbracciano la censura e la manipolazione di massa come instrumentum regni, e ne abbiamo avuto prova sia con la farsa pandemica che con la propaganda pro-Zelensky in Ucraina.

Dobbiamo capire che i nostri governanti sono traditori della nostra Nazione che sono devoti all’eliminazione delle popolazioni e che tutte le loro azioni sono compiute per causare il maggior danno ai cittadini. Non è un problema di inesperienza o incapacità, ma piuttosto di intentio nocendi, un’intenzione deliberata di fare del male. I cittadini onesti trovano inconcepibile che chi li governa possa farlo con l’intenzione perversa di minarli e distruggerli, tanto da stentarli a crederci. La causa principale di questo gravissimo problema si trova nella corruzione dell’autorità insieme alla rassegnata obbedienza di coloro che sono governati.

Anche la Chiesa cattolica , a partire dalla rivoluzione del Vaticano II e soprattutto durante gli ultimi nove anni del “pontificato” bergogliano, ha vissuto la stessa dissonanza conoscitiva: i fedeli e il clero si sono rassegnati a obbedire a semplici funzionari cinici – che non sono meno corrotti e perversi dei loro omologhi nello stato profondo – sebbene sia stato evidente che lo scopo delle presunte “riforme” è sempre stato la distruzione sistematica della Chiesa da parte dei suoi massimi dirigenti, che sono eretici e traditori. E noto che la deep church ha fatto ricorso alle stesse false argomentazioni per far passare lo scioglimento dottrinale, morale e liturgico: in primo luogo, la falsa affermazione che quelle riforme fossero state richieste “dal basso” e non imposte con forza dall’alto. Proprio come le riforme pianificate dal World Economic Forum, il gruppo Bilderberg e la Trilaterale vengono adottate dai loro infiltrati ai massimi livelli delle nazioni e degli organismi internazionali, facendo sembrare che i loro piani siano ratificati dal consenso popolare.

E cosa consiglia, Eccellenza, per uscire da questo vicolo cieco?

Il rispetto dell’autorità è connaturale all’uomo civile, ma è necessario distinguere tra obbedienza e servilismo. Vedete, ogni virtù consiste nel giusto mezzo tra due vizi opposti, senza essere un compromesso, ma anche come il culmine tra due valli, per così dire. La disobbedienza pecca per non essere all’altezza, non volendo sottomettersi al buon ordine di un’autorità legittima; il servilismo pecca invece per eccesso, sottomettendosi a ordini iniqui o impartiti da un’autorità illegittima. Il buon cittadino dovrebbe saper disobbedire all’autorità civile, e il buon cattolico come fare lo stesso con l’autorità ecclesiastica, disobbedendo quando mai l’autorità esige obbedienza a un ordine iniquo.

Questi discorsi non sembrano essere un po’ rivoluzionari, Eccellenza?

Nient’affatto. Anarchici e cortigiani hanno entrambi una concezione distorta dell’autorità: i primi la negano, i secondi la idolatrano. La giusta via è l’unica moralmente praticabile, perché risponde all’ordine che il Signore ha impresso nel mondo e che rispetta la gerarchia celeste. Noi abbiamo il dovere di obbedire all’autorità legittima nella misura in cui la sua potestà è esercitata per i fini per i quali l’autorità è stata stabilita da Dio: il bene temporale dei cittadini nel caso dello Stato e il bene spirituale dei fedeli nel caso della Chiesa. Un’autorità che impone il male ai suoi sudditi è proprio per questo illegittima e i suoi ordini sono nulli. Non dimentichiamo che il vero Signore da cui proviene ogni autorità è Dio, e che l’autorità terrena – civile oltre che spirituale – è sempre vicaria, cioè è soggetta all’autorità di Gesù Cristo, Re e Sommo Sacerdote. Insediare l’autorità vicaria dei governanti al posto dell’autorità regale del Signore è un gesto folle e – questo sì – rivoluzionario e ribelle.

Cosa vuole ottenere l’élite? Ci promette pace, sicurezza, prosperità e lavoro, ma ci sono più di cinquanta conflitti armati attualmente in corso nel mondo; le nostre città sono invivibili, piene di criminali, immerse nel degrado e dominate da minoranze di persone deviate.

Questo è il terzo elemento indiscutibile da non trascurare: la pandemia è stata progettata come strumento per l’instaurazione di un regime totalitario, concepito da tecnocrati non eletti e privi di ogni senso di rappresentanza democratica.

La stessa cosa sta accadendo con la crisi ucraina: la maggioranza dei cittadini non è assolutamente favorevole all’invio di armi in Ucraina e all’imposizione di sanzioni contro la Federazione russa, eppure i capi di governo agiscono come se avessero il completo appoggio delle proprie nazioni, supportato da imbarazzanti falsificazioni della realtà dai media mainstream. E in alcuni Paesi, come l’Italia, ciò avviene in una situazione di inquietante complicità di tutti i poteri dello Stato, sia nel legittimare la violazione dei diritti fondamentali previsti dalle norme anti-Covid, sia nel sanzionare la partecipazione a un conflitto sebbene non vi sia mai stata alcuna deliberazione di adesione da parte del Parlamento italiano, e che anche il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, approva e incoraggia, tra il plauso dei tecnocrati europei. Anche in questo caso chi governa non obbedisce alla volontà del popolo e non persegue il bene comune, ma segue ordini impartiti da entità sovranazionali con i propri interessi, che sappiamo essere eversivi.

Quando parlano di “trasformazione dei beni in servizi”, di “sharing economy” attraverso il settore digitale, intendono espropriare la proprietà privata ai cittadini: “Non possiederai nulla e sarai felice”. E quando impongono la privatizzazione di beni o servizi statali, vogliono appropriarsi dei profitti lasciando i costi sulle spalle della comunità. Ma poiché non tutti i paesi sono disposti a fare questo “reset”, li stanno costringendo ad accettarlo provocando crisi economiche, pandemie e guerre. Questo è alto tradimento e sovversione.

La natura premeditata di questa sovversione è palese, così come la consapevolezza delle conseguenze disastrose delle decisioni sociali, economiche e sanitarie che sono state prese sia riguardo alla pandemia che alla crisi ucraina. Lo ha ammesso anche Bergoglio: un capo di Stato gli ha rivelato, mesi prima dell’operazione militare di Putin in Ucraina, che Nato e Unione europea stavano deliberatamente provocando la Federazione russa, dopo aver ignorato per anni la pulizia etnica compiuta da Kiev contro la minoranza di lingua russa nel Donbass e in Crimea. Lo scopo di questa provocazione era quello di innescare un conflitto che avrebbe fornito una copertura per legittimare l’imposizione di sanzioni contro la Federazione russa e costringere le nazioni occidentali a sottomettersi alla “transizione verde”. Allo stesso tempo, prostrerebbe l’economia delle nazioni a vantaggio di pochi fondi di investimento internazionali e della speculazione di mercato. In sostanza, si danno le stesse premesse volute per giustificare gli Enclosure Acts in Inghilterra e poi l’Holodomor in Ucraina, per trasformare le masse contadine in manodopera a basso costo per l’industrializzazione delle grandi città. Se si voleva evitare la guerra, la Nato non avrebbe dovuto essere allargata in violazione dei trattati e avrebbe dovuto essere assicurata protezione per la minoranza di lingua russa in Ucraina, come previsto dal Protocollo di Minsk del 2014.

Se ciò non è stato fatto, è perché il vero scopo che hanno voluto raggiungere non ha nulla a che fare con lo scopo apparente che hanno pubblicamente dichiarato. È noto che non si tratta di speculazioni astratte ma di fatti concreti, anticipati e programmati decenni fa dai teorici del Great Reset, con l’obiettivo di forzare un cambiamento sociale che nessuno vuole, e far ripartire da zero l’economia e la finanza del mondo occidentale proprio come si riavvia un computer.

Il fatto che ciò causi miseria, fallimento delle imprese, disoccupazione, instabilità sociale e allargamento del divario tra ricchi e poveri, calo della natalità e riduzione dei servizi essenziali è considerato un dettaglio trascurabile, con la sola preoccupazione di indottrinare le masse mediante falsi argomenti a favore della guerra o del controllo di ogni dettaglio della vita delle persone, criminalizzare chi dissente e additarlo come nemico del popolo. Mi sembra che questa narrazione stia sprofondando sotto il peso delle bugie dell’élite e dei suoi complici.

Potrebbe farci un esempio, Eccellenza?

L’esempio più ovvio è scoprire che Richard Kalergi, uno dei padri fondatori dell’Unione europea, voleva perseguire politiche di ingegneria sociale volte a modificare le società nazionali europee attraverso l’immigrazione e l’ibridazione, guidando ondate migratorie con l’attrattiva di costi del lavoro più bassi. La perfida ostinazione con cui continuano ad essere accolte le ondate di clandestini, anche quando è evidente l’impatto che questo fenomeno ha sulla sicurezza delle città e sulla criminalità in generale e sull’identità delle popolazioni nazionali, dimostra che il piano iniziale è stato in gran parte realizzato, e tale azione deve essere intrapresa per impedirne il completamento.

Eppure non sono cose che accadono per caso: ce lo hanno detto.

Lei ha perfettamente ragione: quello che mi lascia perplesso è notare con quale sfacciataggine i fautori dell’Agenda 2030 ci hanno predetto con largo anticipo quali progetti criminali intendevano imporci contro la nostra volontà; nonostante queste prove, c’è chi si è stupito che dopo anni di inarrestabile infiltrazione stiano effettivamente realizzando i loro piani proprio davanti ai nostri occhi anche se ci accusano di essere “teorici della cospirazione”. Sicuramente c’è un complotto, ma coloro che devono essere processati sono quelli che l’hanno compiuto, non quelli che lo denunciano.

Joe Biden attribuisce la responsabilità della crisi a Vladimir Putin. D’accordo con questo giudizio?

Gli americani sanno bene che il prezzo della benzina era salito ben prima della crisi russo-ucraina, ed è ulteriormente aumentato a causa delle sanzioni – reali o presunte – della comunità internazionale contro la Federazione russa. Oggi sappiamo che le sanzioni – com’era prevedibile – non hanno minimamente colpito Putin, ma avrebbero dovuto colpire le nazioni occidentali, e in particolare le nazioni europee, per provocare una crisi economica ed energetica attraverso cui legittimare la transizione ecologica, le razioni, il controllo della popolazione e la censura dell’informazione.

Putin non ha abboccato all’esca offertagli dalle provocazioni del deep state, limitandosi ad intervenire solo se necessario per dare sicurezza e protezione al Donbass di lingua russa. E ha preso d’assalto l’acciaieria Azovstal, che nascondeva uno dei biolab americani segreti che producevano armi batteriologiche e conducevano esperimenti con Sars-CoV-2. D’altra parte, la famiglia Biden aveva tutto l’interesse ad avere una guerra in Ucraina, al fine di coprire i casi di corruzione che coinvolgono Hunter Biden e distrarre le persone dagli imminenti scandali che incombono su Obama e Hillary Clinton per il Russiagate e sul deep state per la frode elettorale compiuta contro Trump.

La guerra per procura degli Stati Uniti contro l’invasione russa è in realtà una guerra del deep state contro una nazione che ha rifiutato di accettare di essere inghiottita dalle delusioni dei tecnocrati globalisti e che oggi ha le prove dei crimini commessi dal deep state. Ma mentre l’Ue può ricattare le nazioni europee, vincolando l’erogazione di fondi e tassi di interesse sui prestiti all’attuazione di “riforme” – poiché queste nazioni hanno una sovranità monetaria e fiscale limitata – lo stesso non vale per la Russia, che è un paese sovrano e una nazione indipendente, nonché autosufficiente in termini di materie prime, energia e risorse agroalimentari.

Questa visione bipolare, che ripropone il confronto della Guerra Fredda tra Usa e Urss, non è più valida?

La sinistra egemonica ha stabilito una divisione manichea tra bene e male: sinistra contro destra, liberalismo contro fascismo, globalismo contro sovranismo, vaccinismo contro no-vax. I “bravi ragazzi” sono ovviamente quelli di sinistra: liberali ma solidali, globalisti, inclusivi, ecumenici, resilienti e sostenibili. I “cattivi” sono altrettanto ovviamente patrioti, cristiani, di destra, sovranisti ed eterosessuali.

Cosa distingue l’attuale struttura dei paesi occidentali dal passato?

La fusione del peggio del liberalismo con il peggio del socialismo collettivo. Oggi vediamo, dopo due anni di farsa pandemica, come il liberalismo globalista abbia fatto uso di metodi comunisti e dittatoriali per imporsi con il suo Grande Reset, e come i regimi comunisti stiano usando metodi liberali per arricchire le alte sfere del partito senza perdere controllo totale sulla popolazione. Ciò dimostra che l’equilibrio geopolitico si sta spostando verso una visione multipolare e che il bipolarismo alimentato dal deep state è in declino.

C’è qualche analogia con quanto sta accadendo nella Chiesa cattolica sotto il pontificato di Jorge Mario Bergoglio?

La deep church è una propaggine del deep state, in un certo senso. Per questo non dovrebbe sorprenderci che assistiamo alla demolizione della Fede e della Morale in nome dell’ecumenismo e della sinodalità, applicando errori liberali in ambito teologico; e dall’altra la trasformazione del papato e della Curia romana in un politburo in cui l’autorità ecclesiastica è insieme assoluta e anche svincolata dalla sua fedeltà al Magistero, secondo le modalità dell’esercizio del potere in una dittatura di tipo comunista. La legge non si fonda più sulla giustizia, ma sulla convenienza e utilità di chi la applica: basta vedere con quanta durezza il clero e i fedeli tradizionalisti siano trattati dal Vaticano, e d’altra parte con quanta indulgenza il Vaticano elogi i famigerati attivisti pro-aborto (penso a Biden e Pelosi tra i casi più eclatanti) così come i propagandisti dell’ideologia Lg btq e della teoria del genere. Anche qui liberalismo e comunismo hanno stretto un’alleanza per demolire l’istituzione dall’interno, proprio come è avvenuto in ambito civile. Ma sappiamo che contra legem fit, quod in fraudem legis fit: ciò che aggira la legge è fatto contro la legge.

Eccellenza, come pensa che le cose negli Stati Uniti possano cambiare nel prossimo futuro?

L’eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca consentirebbe veri e propri negoziati di pace, una volta sradicato il deep state dall’amministrazione e dalle agenzie governative. Ma la ricostruzione richiederà certamente la collaborazione e i sacrifici di tutti, e una solida visione spirituale che ispiri la ricostruzione del tessuto sociale. Se tutto ciò avvenisse attraverso la dimostrata frode elettorale delle ultime presidenziali, la vittoria di Trump sarebbe ancora più eclatante e avrebbe forti ripercussioni sulle ramificazioni del deep state in Europa e in Italia in particolare.

In ogni caso, le elezioni di medio termine potrebbero consentire ai repubblicani di avere la maggioranza alla Camera e al Senato, una volta estromessi i servitori del deep state, tra cui in primis i “neocons”.

Il fallimento del tentativo di incolpare Trump della farsa dell’assalto al Campidoglio dovrebbe dissuadere i suoi organizzatori – tra i quali non possiamo non annoverare Nancy Pelosi – dal tentare di replicare la scena il prossimo autunno, che cadrebbe nel grottesco, oltre ad essere un caso di déjà vu.

Quindi il Great Reset è fallito? Possiamo cantare vittoria?

Potremo farlo solo quando la guerra sarà stata vinta. Il Grande Reset è ontologicamente destinato al fallimento, perché ispirato a principi disumani e diabolici. Ma la sua fine, per quanto inevitabile, può richiedere ancora del tempo, a seconda della nostra capacità di opporvisi e anche di quanto è contenuto nei disegni della Divina Provvidenza.

Se il Signore vuole concederci una tregua, un periodo di pace dopo aver compreso quanto sia orribile l’inferno in terra che i nemici di Dio e dell’uomo desiderano, allora dobbiamo impegnarci a ricostruire, non “ricostruire meglio” ma ricostruire ciò che è stato distrutto: la famiglia, il vincolo matrimoniale, l’educazione morale dei figli, l’amore per la nostra Patria, la dedizione al lavoro e la carità fraterna, soprattutto verso i più indifesi e bisognosi. Dobbiamo riaffermare la santità e l’intangibilità della vita dal concepimento alla morte naturale; difendere la complementarietà dei due sessi contro la follia dell’ideologia di genere, proteggere i bambini dalla corruzione e garantire l’innocenza a cui hanno diritto. Dobbiamo infine mettere da parte la logica del profitto – tipica della mentalità liberale – per ritrovare l’orgoglio di compiere il nostro dovere anche quando nessuno ci guarda, di produrre ciò che facciamo in modo professionale e venderlo a prezzo onesto. E dobbiamo smettere di considerarci inferiori semplicemente perché qualcuno ha deciso che nel loro modello di società distopica senza Dio essere onesti, leali, sinceri e timorati di Dio è qualcosa di cui vergognarsi. Dovrebbero vergognarsi, piuttosto, coloro che chiedono l’uccisione di bambini e anziani, lo sterminio pianificato della popolazione attraverso malvagie campagne di vaccinazione, sterilizzazione di massa, sodomia, pedofilia e tutte le aberrazioni più deviate.

Eccellenza, crede che il mondo possa tornare a Dio?

Il mondo può e deve ritornare a Dio: questa è una necessità dettata dall’ordine divino che il Creatore ha impresso alla creazione. Deve ritornare a Dio, perché solo dove Cristo regna può esistere la vera giustizia e la vera pace. E questo può farlo il mondo, ma non in una visione collettivista o comunitaria in cui gli individui scompaiono nella massa, bensì in una visione personale e individuale, in cui ciascuno di noi riconosce liberamente che niente può essere migliore di ciò che il nostro Padre Celeste ha preparato per noi, poiché ci ama e vuole renderci partecipi della sua gloria.

Se torniamo tutti a Dio, anche le nostre Nazioni riconosceranno la Sua Signoria e conformeranno le loro leggi alla Sua Legge. Preghiamo dunque perché si realizzi ciò che canta il Salmista: Laudate Dominum omnes gentes; laudate eum omnes populi (Sal 116 , 1) – Lodate il Signore, nazioni tutte, lodatelo, popoli tutti. Quoniam confirmata est super nos misericordia ejus; et veritas Domini manet in æternum (Sal 116, 2) – Perché la sua Misericordia è confermata su di noi, e la Verità del Signore rimane per sempre.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

21 giugno 2022, san Luigi Gonzaga

Titolo originale: Exclusive. Steve Bannon Interviews the Heroic Archbishop Viganò

Fonte: warroom.org

 

I miei ultimi libri

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT64Z0200820500000400192457
BIC/SWIFT: UNCRITM1D09
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!