Il beato Albino Luciani-Giovanni Paolo I nel ricordo di chi lo ha conosciuto

4 settembre 2022: papa Francesco proclamerà beato Giovanni Paolo I. Le edizioni Ares celebrano l’evento con la pubblicazione del volume collettaneo Il Postino di Dio (200 pagine, 19 euro), a cura di Nicola Scopelliti.

Il papa emerito Benedetto XVI, il segretario particolare di Luciani Francesco Taffarel, cardinali e vescovi, tra cui il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia e il suo predecessore Angelo Scola, il vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, il primo postulatore della causa di canonizzazione Enrico dal Covolo, la nipote Pia… e tanti altri collaboratori e amici stendono in queste pagine il loro ritratto di Albino Luciani-Giovanni Paolo I.

Un’antologia di ricordi personali e autorevoli, per la cura del giornalista e biografo di Luciani Nicola Scopelliti, che risulterà imprescindibile per i futuri passi verso la canonizzazione.

263° Papa della Chiesa cattolica per soli 33 giorni, dal 26 agosto al 28 settembre 1978, Luciani desiderava essere “il postino di Dio” che annuncia a tutti la “buona novella” del Vangelo. Questo libro mostra come, anche in così poco tempo, questo uomo e Papa di intelligenza profonda e grande cuore abbia saputo dare una ventata di santità alla Chiesa e al mondo intero.

Con i contributi di: card. Pietro Parolin, mons. Giuseppe Andrich, mons. Vincenzo Bertolone, mons. Gianpaolo Crepaldi, card. Angelo Comastri, mons. Enrico dal Covolo, card. Julián Herranz, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, card. Edoardo Menichelli, mons. Francesco Moraglia, mons. Corrado Pizziolo, card. Giovanni Battista Re, card. Robert Sarah, card. Angelo Scola, il segretario, mons. Francesco Taffarel, la nipote Pia Luciani.

E con la testimonianza di S.S. Benedetto XVI

*

Hanno detto

“La Chiesa versava in una grande crisi, e la figura buona di Giovanni Paolo I, che fu un uomo coraggioso sulla base della fede, rappresentò un segno di speranza. In questo senso la figura come tale permane come messaggio”.

Il papa emerito Benedetto XVI

“Amava definirsi il postino di Dio, che porta la Sua parola ai fedeli, dopo averla personalmente assimilata e messa in pratica”.

Il segretario don Francesco Taffarel

“Lui mi incoraggiava a comportarmi bene, a studiare, leggere, interessarmi a più cose. E a me non sembrava vero di avere una buona scusa per andare a trovarlo”.

La nipote Pia Luciani

 

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