Lettera / Così l’oratorio è diventato Casa di Babbo Natale e la cappella Sala dei desideri

Gentile Valli,

vorrei segnalare quanto accade in questi giorni presso l’Oratorio San Giovanni Bosco della parrocchia San Giovanni Battista di Bracigliano (Salerno).

Il parroco pro tempore, da poco incardinato in diocesi e nominato prima amministratore e successivamente parroco della parrocchia San Giovanni Battista e SS. Annunziata e della parrocchia Santi Nazario e Celso in Bracigliano, in occasione del Santo Natale ha pensato di trasformare i locali dell’Oratorio nella Casa di Babbo Natale.

Non solo. Ha pure adibito la bellissima cappella, cuore pulsante dell’oratorio, a Sala dei desideri.

La cappella è stata addobbata con palloncini, sull’altare sono state posizionate luci colorate e, a lato dello stesso, è stato allestito l’albero di Natale, dove è possibile lasciare non una preghiera ma il proprio desiderio!

Dal momento che disturbava la scenografia, la meravigliosa immagine di Maria Santissima, Madre del Salvatore, così amata e venerata da tutti i ragazzi che negli anni hanno vissuto l’oratorio, è stata coperta con un panno.

Nello sconcerto, abbiamo pensato che così almeno a Maria è risparmiata la vista dello scempio. Resta il fatto che il parroco si è comportato con la Madre di Dio come con la gabbia del canarino, coperta per impedirgli di cantare.

Pensiamo e ci auguriamo che almeno il Santissimo sia stato rimosso, ma non ne siamo certi.

D’altra parte il parroco qualche giorno fa, durante l’apertura del presepe monumentale della parrocchia ha messo ben in chiaro la sua linea pastorale: “Credetemi, usiamo meno preghiere, usiamo più opere perché, grazie a Dio, quello che ci salverà sono le opere, non sono le preghiere […] E allora non rimaniamo nel nostro bigottismo, la Chiesa non è fatta per i bigottismi, la Chiesa è fatta di Cristo e quando si fa un qualcosa per Cristo tutto diviene importante”.

E così, da luogo di preghiera che era, la cappella è stata trasformata in luogo operativo. Ma con quale fine non ci è ancora dato di capire.

Certa che il Signore con Maria Santissima tornerà a regnare nella sua Chiesa, pur con il cuore gonfio di tristezza per questi attacchi che arrivano da un sacerdote, auguro a lei e a tutti i lettori di Duc in altum un santo Natale.

Sara

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Nella foto sopra al titolo, la cappella con l’albero di Natale. Cerchiata in rosso, la statua della Vergine che è stata coperta

 

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