Tutte le generazioni la chiameranno beata. “Gratia plena”, un nuovo CD di musica sacra

di Aurelio Porfiri

Quando pensiamo al Magnificat cantato da Maria santissima, facilmente la immaginiamo come il prototipo di tutti coloro che cantano la gloria di Dio nel corso dei secoli: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”.

Un canto di trionfo ma anche di liberazione, quella liberazione che non è politica o sociale, ma prima di tutto spirituale. La Beata Vergine Maria ci insegna come sia necessario guardare alle cose dello spirito, poi il resto verrà da sé.

Maria canta le grandi cose che Dio ha fatto in Lei, ma anche le successive generazioni hanno cantato in Maria le glorie di Dio. A cominciare dal canto gregoriano, fino all’epoca contemporanea, molti capolavori di musica sacra sono dedicati a Lei, la Madre. E questo non solo è profondamente appropriato, ma anche necessario, in quanto in Lei si è compiuta l’Incarnazione che ha cambiato il corso della storia e questa è, in un certo senso, modello di tutta la musica sacra in cui il divino si incontra con l’umano.

Nella mia oramai lunga attività di compositore, le composizioni in onore di Maria Santissima sono molte e non poteva essere altrimenti. Lei è la Madre a cui mi rivolgo quando mi sembra che tutto vada male, a Lei va l’ultimo pensiero prima di dormire.

Ecco perché ho voluto raccogliere alcune mie composizioni per coro femminile e organo in un CD dal titolo Gratia plena. Che cosa ho voluto presentare in questo CD? Innanzitutto, come dice san Bernardo di Chiaravalle, de Maria numquam satis: di Maria non si può mai dire (o cantare) abbastanza. C’è sempre qualcosa di nuovo, bello e nobile che può essere detto di Lei e spetta a noi, servi inutili, dirlo attraverso quel poco o tanto talento che Dio ci ha donato.

Poi significa che si può comporre in modo tradizionale senza rifiutare la modernità. Importante è che nella composizione ci sia una logica intrinseca e che il linguaggio sia coerente, evitando quei tentativi strampalati che nascono dal desiderio di apparire moderni. La vera avanguardia è la tradizione, perché attraverso di essa ci è permesso di guardare molto più lontano.

Poi credo di aver voluto dimostrare che la lezione del canto gregoriano è non solo ancora importante, ma lo è più che mai e sempre di più.

Lo insegnava bene san Pio X nel suo Motu proprio del 22 novembre 1903: “Il canto gregoriano fu sempre considerato come il supremo modello della musica sacra, potendosi stabilire con ogni ragione la seguente legge generale: tanto una composizione per chiesa è più sacra e liturgica, quanto più nell’andamento, nella ispirazione e nel sapore si accosta alla melodia gregoriana, e tanto è meno degna del tempio, quanto più da quel supremo modello si riconosce difforme”. Ecco una legge di profonda saggezza che ci aiuta a comprendere meglio come fare uso dei talenti che Dio ci ha donato per innalzargli un canto di lode in cui siano presenti “cose antiche e nuove”.

Poi c’è il discorso del latino, una lingua che è stata tanto vituperata in questi decenni. Tutti i mottetti del mio CD sono in latino e più frequento questa lingua più ne scopro la bellezza e la solennità. Per questo amore che porto alla lingua latina non devo ringraziare titoli accademici, ma una suora. Quando servivo Messa nella mia parrocchia, nel tempo della mia adolescenza, avevamo una religiosa che ci istruiva per renderci più degni di questo importante servizio, e un giorno ci propose di insegnarci le principali preghiere in latino. Noi, cresciuti nella chiesa postconciliare, eravamo sorpresi, ma devo dire che da allora quelle preghiere non le ho più dimenticate e mi risuonano dentro ogni giorno e sono il mio modo preferito di rivolgermi a Dio.

Il CD è disponibile in streaming e per l’acquisto in SpotifyItunesAmazonApple Music e nelle principali piattaforme.

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