Lockdown con il diavolo / 16

di Kennedy Hall

Malthus, ragazzo mio,

se ti stai chiedendo perché ti sto spiando, beh, allora sembra che tu non abbia ancora capito il controllo che ho diritto di esercitare sui tuoi affari. Tu sei il mio allievo, ma soprattutto: io sono il tuo maestro. Temevo che steste diventando sempre più negligenti con i figli, e non mi sbagliavo. Avrete anche fatto grandi passi avanti con il padre, ma il lavoro è tutt’altro che finito. E non ti scandalizzare se quell’imbecille di Dagon si è fatto corrompere così a buon mercato per darmi le informazioni che volevo. È il più infimo degli infimi che vomita l’Inferno, e ha colto al volo l’occasione di quella che credeva essere una piccola promozione. In realtà, anche essere un semplice scagnozzo della tua squadra era probabilmente troppo complicato per lui, così ho pensato di assegnargli una mansione facile facile anche per un perfetto imbecille e di trasferirlo ad un’altra unità. Ora è di supporto alle nostre attività di tortura dei dannati, il che gli offre più azione e non gli richiede alcuna riflessione. Crede di aver fatto “carriera”, ma in realtà quello è il tipo di mansione alla quale releghiamo sempre i diavoli più stupidi. Non ha bisogno di ricevere ordini, di riflettere su come agire o di essere trattenuto in alcun modo; deve semplicemente sfogare la sua insaziabile rabbia su qualsiasi anima dannata gli si trovi davanti. A volte mi capita di visitare quei sotterranei: è davvero uno spettacolo emozionante.

Veniamo al punto: dovete tenere ben presente che per quanto possiate divertirvi con i genitori, e soprattutto con il padre, avete ancora il grosso problema di quei due ragazzini che pregano e crescono in devozione. Non mi avete trasmesso questa informazione in modo accurato e completo, ed è per questo che mi avete costretto ad agire di persona. Ho aggiunto alla vostra squadra un diavolo sul quale esercito un dominio assoluto, e che è anche piuttosto astuto. Si è dimostrato promettente e sarò felicissimo metterlo al tuo posto, e di mandarti a passare un po’ di tempo sotto le grinfie di Dagon, se necessario. Oh sì, quando ci vuole, ci piace da matti torturare i nostri, e ad un diavolo da strapazzo come te starebbe proprio bene.

Le informazioni che avresti dovuto comunicarmi non sono il genere di cose che mi piace sentire. Il ragazzo non ha abbandonato l’abitudine alla preghiera, e la sua sorellina continua ad unirsi a lui ogni sera per pregare in ginocchio la Donna Terribile come esercito schierato in ordine di battaglia. Più aumenta l’abisso tra la madre e il padre (e, dannazione, se è profondo!), più loro si ritirano in preghiera. A questo punto sono praticamente certo che un qualche loro parente defunto che occupa un posto di rilievo in cielo stia intercedendo per loro. Non c’è altra spiegazione razionale del perché questi bambini relativamente inesperti siano in grado di resistere al vero e proprio suicidio coniugale che si sta svolgendo tra la madre e il padre. È come se fossero insensibili alla costante negatività e al decadimento morale che ammorbano con un così piacevole tanfo di disperazione il matrimonio dei genitori.

L’ho già visto succedere in passato, anche se fortunatamente ai giorni nostri diventa sempre più raro. A volte, in una famiglia, un membro di una generazione precedente ormai prossimo alla morte stipula una sorta di accordo con il Nemico, in base al quale offre la totalità delle sue sofferenze per la salvezza di certi parenti. Anche in questo caso, non abbiamo modo di recuperare informazioni dal Cielo a meno che non ci vengano mostrate, ma in passato ci sono stati vari Esorcisti che hanno umiliato i nostri tentatori rivelandoci queste cose. Dal poco che possiamo ricordare di quegli incontri, ho potuto formulare un’ipotesi ragionevole che conferma i miei sospetti. Come ho detto nella mia ultima lettera, la Tremenda Maestà Trina gioca sporco con la nozione di perdono e tutto il resto. Non solo la ridicola applicazione del perdono è una spina nel fianco per il nostro lavoro, ma il Nemico va molto oltre, e applica ad un altro i meriti acquisiti da una persona attraverso le proprie sofferenze! È di questo che parla l’insopportabile Vaso d’Elezione quando afferma di compensare ciò che manca ai patimenti di Cristo. Abbiamo in gran parte guarito i cristiani dall’illusione di poter partecipare in modo significativo ad un qualsiasi dolore, per non parlare di quelli del Grande e Terribile Nome, ma non riusciamo ancora convincere i più devoti di questi sorci.

Come risultato dell’azione delle nostre più fedeli risorse infiltrate nel mondo accademico, la visione filosofica che è stata trasmessa alla maggior parte delle persone istruite è puramente orizzontale. Sono stati addestrati a negare la realtà tridimensionale del tempo come la vede il Nemico. Il Quale è al di fuori dello spazio e del tempo, ma è anche presente in ogni momento del tempo vissuto dagli esseri umani. Per questo motivo è in grado di raccogliere le loro offerte, per quanto spregevoli possano essere, e di applicarle come meglio crede. Il fatto di esistere in un eterno presente gli permette di essere Colui che era, che è e che verrà (se siamo costretti a parlare in termini di questa terribile “bellezza”, come la chiamano loro). Di conseguenza, il modo in cui distribuisce tali grazie sfugge totalmente alle nostre previsioni. Deve imbrogliare in qualche modo – te l’ho detto che gioca sporco.

Ho riletto il dossier sulla famiglia che mi avete consegnato all’inizio e sono giunto alla conclusione che il nostro attuale problema sia dovuto alla defunta nonna materna. Per quanto mi piacerebbe imputarti anche questo errore, ammetto che io stesso non ho saputo anticipare la potenziale minaccia di un intervento di questo tipo. Come sapete, la nonna proveniva da una di quelle nazioni dell’Europa centrale che storicamente sono state le più disgustose nella loro fedeltà alla Chiesa. Ha vissuto le guerre mondiali, i conflitti civili durante le rivoluzioni e ha vissuto per anni sotto la più meravigliosa delle dittature comuniste. E nonostante tutte queste prove, ha mantenuto la sua fede, ostinata come un mulo. Anche quando abbiamo ispirato il felice ritorno dell’iconoclastia nelle chiese di tutto il mondo, lei ha continuato a persistere. Dal pulpito le abbiamo propinato un’eresia dopo l’altra, nel confessionale le abbiamo suggerito consigli infernali e devianti, abbiamo decimato gli ordini religiosi che l’avevano educata da ragazza. Ha assistito all’implosione della Chiesa, mentre lo spesso fumo di Satana filtrava da ogni fessura. E niente. Ha fatto ciò che i santi più irritanti fanno sempre: ha abbracciato l’Albero della Sofferenza.

Anche se non lo ammetteremo mai apertamente (e tu non azzardarti a dire a nessuno che te l’ho detto!) ci sono alcuni esseri umani che non riusciamo a spezzare. Molti diavoli sono stati portati alla perdizione a causa di anime spregevoli come questa. Ho rintracciato il diavolo mancato che a suo tempo si occupava della nonna: è in manicomio e non fa altro che blaterare i suoi ricordi traumatici come un demente. Gli ho chiesto della donna e ha strillato come fanno gli umani quando facciamo loro assaggiare per la prima volta il vero fuoco. Era troppo sconvolto per riuscire a tirargli fuori alcuna informazione coerente. Tuttavia, il direttore del manicomio mi ha fatto vedere gli appunti quotidiani che il demone aveva registrato durante gli ultimi giorni di vita della vecchia. Avevo ragione: ha offerto le sofferenze patite alla fine della sua vita a causa di un cancro molto aggressivo. Per ragioni che ci sfuggono, questa nostra nemesi ha scelto di offrire le sue sofferenze al Nemico e Lo ha pregato di applicare i suoi meriti alla salvezza dei bambini di cui vi state occupando. Non so perché abbia scelto proprio loro. Ma ora comprendiamo meglio la forza con la quale abbiamo a che fare.

Per quanto veleno iniettiamo nella madre e nel padre, dobbiamo agire con più severità se vogliamo spezzare i bambini. Non c’è altra scelta che tirare i fili con maggiore ferocia: non lo faccio da anni, ma questa volta farò visita alla famiglia io stesso. Credo di poter accelerare il processo in modo più energico. Apri gli occhi: forse riuscirai ad imparare qualcosa.

Alla prossima,

Quelle

16.continua

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