Ma quale abisso? Un altro errore nella Bibbia Cei

di Investigatore Biblico

“Sull’orlo dell’abisso io ti invoco”. Sembra il titolo di un film dell’orrore, vero?

Andiamo subito ad analizzare l’errore-orrore di oggi. Se di errore, nel senso stretto, possiamo parlare.

Cei 1974: “Dai confini della terra io ti invoco” (Sal 61,3)

Vulgata: “A finibus terrae ad te clamavi” (Sal 61,3) 

Cei 2008: “Sull’orlo dell’abisso io ti invoco” (Sal 61,3)

Come sempre, cari lettori, evidenzio nei versetti la parte incriminata. In questo caso non si tratta di un singolo termine, ma di un’intera espressione, che viene cambiata in modo totalmente arbitrario e senza alcun fondamento.

Ricorderete il precedente articolo nel quale segnalavo che il pool di traduzione ha utilizzato un termine totalmente fuori luogo, ovvero idolo, invece di santo. Chi non lo avesse letto, faccia un piccolo recap.

Nel caso odierno, ci troviamo di fronte a una scelta di termini per la quale ci si domanda quali vivande avariate abbiano consumato i traduttori, prima di avallarne la stesura finale.

Se prendiamo l’originale ebraico, troviamo quanto segue: “Miqtzeh ha’aretz elèkha eqrà” (Salmo 61,3), che tradotto letteralmente significa: “Dall’estremità della terra verso di te grido”.

La Cei 2008, con grande spirito di innovazione, decide di modificare l’espressione in: “Sull’orlo dell’abisso io ti invoco”.

Come dire, non ci sono considerazioni retoriche o sfumature. L’espressione scelta è inventata di sana pianta.

Prima di tutto, nel versetto originale non è presente il termine orlo o men che meno abisso. In secondo luogo, vado a riporre la mia fiducia in san Girolamo e nella sua Vulgata, per cui, fedele al testo ebraico, tradusse con A finibus terrae.

Terza e ultima personale considerazione: dall’abisso, che a me ricorda l’inferno, anche se solo l’orlo, non mi sembra che si possa invocare Dio, semmai bestemmiarlo.

Forse una traduzione che vuole abbracciare la teologia dell’inferno vuoto, reversibile o inesistente? Chissà, forse è l’investigatore che le pensa tutte, per carità. Non voglio trarre conclusioni affrettate.

Tuttavia, una conclusione la voglio trarre, eccome. Possiamo fidarci di questa traduzione 2008? Anzi, traetela voi, gentili lettori, la conclusione.

Fonte: investigatorebiblico.wordpress.com

 

 

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