Depressione, ansia, pensieri suicidi. Tra i giovanissimi aumenta il disagio neuropsichiatrico

Secondo i dati dell’ospedale Bambino Gesù, l’età media è di quindici anni e il 90% è costituito da ragazze. In costante aumento le consulenze neuropsichiatriche.

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Nell’ultimo anno, all’ospedale Bambino Gesù di Roma sono stati registrati 387 casi di tentato suicidio e ideazione suicidaria tra i giovani e i giovanissimi: l’età media è di quindici anni e per il 90% si tratta di ragazze. Inoltre nel 2022 le consulenze neuropsichiatriche effettuate al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico sono state oltre 1500. I dati sono stati diffusi dal Bambino Gesù in occasione della giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio che si è tenuta il 10 settembre e alla vigilia di un convegno organizzato a Roma dall’ospedale pediatrico della Santa Sede.

Secondo il report dell’ospedale, ogni giorno almeno quattro tra bambini e ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali, mentre i ricoveri nel reparto protetto di Neuropsichiatria, dove vengono gestiti i casi più complessi, sono stati 544, con un aumento del 10%. Il 70% di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di ideazione suicidaria o di tentato suicidio.

“La depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni” sottolinea Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale e ordinario all’Università Cattolica. “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia”.

“I problemi di salute mentale per cui i ragazzi vengono portati in urgenza in un pronto soccorso pediatrico – aggiunge – sono sempre più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata, ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”.

L’8 settembre pediatri, neuropsichiatri, esperti di salute mentale e rappresentanti delle istituzioni hanno approfondito questi argomenti nel convegno “Psicopatologia del comportamento suicidario in età evolutiva” promosso dall’ospedale. Sono stati condivisi dati epidemiologici, clinici e linee di trattamento per la riduzione del rischio suicidario.

Per rispondere alle richieste di aiuto dei più giovani e delle loro famiglie il Bambino Gesù ha predisposto un percorso clinico di alta assistenza per l’autolesionismo e la prevenzione del suicidio in età evolutiva. Il servizio, attivato in collaborazione con varie ASL della Regione Lazio, è integrato dalla linea telefonica Lucy (06.6859.2265) a cui si può chiedere aiuto per le consulenze psicologiche urgenti, tutti i giorni 24 ore su 24.

Fonte: tg24.sky.it

 

 

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