Sarà il sinodo dei gesuiti

Corposa la presenza dei membri della Compagnia di Gesù al sinodo che si aprirà tra poco meno di un mese.

***

di Marco Mancini

Il prossimo sinodo che si aprirà il 4 ottobre vedrà una cospicua presenza della Compagnia di Gesù al suo interno a partire – ovviamente – da papa Francesco.

Il relatore generale – incarico quanto mai delicato in ogni assemblea sinodale – sarà il gesuita cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1981, Hollerich si è formato in Giappone, terra che vide all’opera per oltre venti anni Padre Pedro Arrupe, preposito generale dei gesuiti dal 1965 al 1983.

Anche il ruolo di segretario speciale è appannaggio di un gesuita: padre Giacomo Costa, presidente della Fondazione culturale San Fedele di Milano e accompagnatore spirituale nazionale delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, che ha già svolto il medesimo incarico durante il sinodo dedicato ai giovani nell’ottobre 2018.

Nella pattuglia gesuita compare anche il cardinale peruviano Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo e soprattutto successore del cardinale Claudio Hummes ai vertici della Conferenza ecclesiale di amazzonia, nata dopo la celebrazione dell’ultimo sinodo per l’appunto dedicato alla regione panamazzonica.

Tra i vescovi membri del sinodo appartenenti alla Compagnia vi sono anche lo slovacco monsignor Milan Lach, vescovo titolare di Ostracine e ausiliare di Bratislava e l’irlandese monsignor Alexander Aloysius McGuckian, vescovo di Raphoe. A rappresentare Laos e Cambogia vi è padre Enrique Figaredo Alvargonzalez, prefetto apostolico di Battambang.

Nel gruppo scelto dall’Unione dei superiori generali ecco anche il preposito generale della Compagnia di Gesù, Padre Arturo Sosa.

Non manca il gesuita cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, membro in qualità di capo dicastero della curia romana.

Tra i membri di nomina pontificia, scelti quindi direttamente dal papa, vi sono quattro gesuiti: il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto emerito del Dicastero per la dottrina della fede; l’arcivescovo  di Cordoba Angel Sixto Rossi, che al sinodo si presenterà come cardinale di Santa Romana Chiesa dal momento che il papa gli imporrà la berretta rossa il prossimo 30 settembre in occasione del concistoro; padre James Martin, gesuita americano controverso per la sua pastorale in ambito LGBTQ+; immancabile infine la presenza di padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, e probabilmente il gesuita più vicino e ascoltato da papa Francesco; infine lo spagnolo padre Elías Royón, vicario episcopale per la vita consacrata dell’arcidiocesi di Madrid.

Tra i testimoni del processo sinodale infine ecco il padre gesuita Agbonkhianmeghe Emmanuel Orobator. Nigeriano, presidente della Conferenza dei gesuiti di Africa e Madagascar, è stato superiore provinciale della Compagnia per l’Africa Orientale.

Corposa la presenza dei gesuiti anche nel gruppo di esperti e facilitatori.

La lista comprende il brasiliano padre Adelson Araujo dos Santos, pro-direttore del Centro San Pietro Favre per i formatori al sacerdozio e alla vita consacrata e professore alla Pontificia Università Gregoriana – Istituto di spiritualità; padre Paul Bèrè, originario del Burkina Faso e vincitore dell’edizione 2019 del Premio Ratzinger, ha offerto la propria esperienza allo svolgimento di diverse assemblee sinodali;  il peruviano padre Juan Jorge Bytton Arellano, vice-rettore del Pontificio Collegio Pio Americano; l’italiano padre Carlo Casalone, laureato in medicina e dottorato in teologia morale, lavora nella sezione scientifica della Pontificia accademia per la vita e insegna alla Pontificia Università̀ Gregoriana. È presidente della Fondazione Carlo Maria Martini e componente del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione don Carlo Gnocchi. È stato vicedirettore della rivista Aggiornamenti Sociali; l’australiano padre Ian Cribb; il brasiliano padre Miguel Martin; l’americano padre David McCallum, fondatore e direttore esecutivo del Programma per la leadership discernente, un progetto dell’Associazione internazionale delle università gesuite e della curia generalizia della Compagnia di Gesù; il francese padre Christoph Theobald, professore presso il Centre Sèvres di Parigi, è esperto di teologia narrativa. Non è un gesuita ma è ascrivibile alla Compagnia di Gesù il laico italiano Paolo Foglizzo: laureato in economia, ha poi conseguito la licenza in Dottrina ed etica sociale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha lavorato per tre anni al Segretariato per la giustizia sociale della curia generalizia della Compagnia di Gesù. Fa parte della redazione di Aggiornamenti Sociali dal 2001.

Fonte: acistampa.com

Foto: acistampa.com 

I miei ultimi libri

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT64Z0200820500000400192457
BIC/SWIFT: UNCRITM1D09
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!