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Alla cassa del supermarket

Cassa del supermercato.

Cassa: “Bip! Bip! Bip!”

Cassiera: “Desidera una piccola zucca di Halloween con fantasma? Può funzionare come antistress”.

Cliente (uomo, sui quarant’anni): “Che carina! Sì, la prendo”.

Cassa: “Bip!”.

Cassiera: “Desidera anche un biglietto della lotteria?”

Cliente: “Ma sì, magari mi cambia la vita!”.

Cassiera: “Glielo auguro di cuore!”

Cassa: “Bip!”.

Tocca alla cliente successiva.

Cassiera: “Desidera una piccola zucca di Halloween con fantasma? Può funzionare come antistress”.

Cliente (donna, sui trent’anni): “Che simpatica! Ma sì, magari la regalo a mio figlio”.

Cassiera: “Ottima idea!”.

Cassa: “Bip!”.

Cassiera: “Desidera un biglietto della lotteria?”.

Cliente: “Uhm… no, grazie, oggi ho già preso i gratta e vinci”.

Tocca al cliente successivo, il sottoscritto.

Cassiera: “Desidera una piccola zucca di Halloween con fantasma? Può funzionare come antistress”.

Cliente (io): “No, grazie, sono cattolico, non riconosco Halloween. Festeggio Ognissanti”.

Cassiera: “Oh, certo, certo. Desidera un biglietto della lotteria?”

Cliente (io): “No, grazie, non gioco mai”.

Cassiera: “Oh, certo, certo. Buongiorno e grazie”.

Cliente (io): “Buongiorno, grazie a lei”.

Povera cassiera. Sta facendo soltanto ciò che le hanno chiesto di fare. Comunque, me ne vado con una certa, piccola soddisfazione nel cuore.

A.M.V.

 

Aldo Maria Valli:
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