Che fare? / “Tanta sofferenza, ma prego di più. Manteniamoci aggrappati alla Croce”

di Marco Cattarini

Caro Valli,

dopo aver letto la lettera di Fabio Battiston [qui] sulla sua possibile “scomunica provocata”, mi sono sentito chiamato in causa, dato che Battiston nella lettera menziona la mia testimonianza dell’8 gennaio scorso [qui], nella quale ho raccontato di due preti che a proposito degli avvenimenti dolorosi nella nostra cara Chiesa cattolica (Fiducia supplicans, libro Pasión mística eccetera), preferiscono la strada del silenzio, della giustificazione e degli argomenti ad hominem invece di affrontare la realtà senza equilibrismi, confermando nella fede di sempre e incoraggiando noi, semplici cattolici che ci sentiamo confusi, derisi, ingannati e spinti verso il baratro.

La prima cosa che vorrei dire: questa situazione mi sta facendo pregare di più, mi sta spingendo a frequentare quasi tutti i giorni la Messa e l’Eucaristia, mi sta facendo aprire di più alla grazia di Dio, alla sua misericordia. Molte cose che stanno succedendo mi superano e non riesco a capirle, e allora con santa Teresa del Bambin Gesù dico: “Signore, non capisco niente, ma credo tutto, perché mi fido di Te”.

Vorrei dunque esortare Fabio Battiston a restare nella Chiesa di Cristo, la Chiesa cattolica, a non rinunciare ai sacramenti, fonte di vita spirituale, a restare attaccato alla vite che è Gesù stesso, perché il tralcio staccato dalla vite non può fare frutto.

Penso che la presenza di Giuda tra i dodici apostoli sia significativa. La considero un avvertimento: la presenza di traditori all’interno della Chiesa, della zizzania in mezzo al buon grano, ci sarà fino alla fine. Dobbiamo quindi convivere con i traditori, cercando di mantenerci saldi nella vera fede.

Già nell’Antico Testamento Malachia minacciava i sacerdoti della sua epoca su questioni che riguardavano il matrimonio:

Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,

né c’era falsità sulle sue labbra;

con pace e rettitudine ha camminato davanti a me

e ha trattenuto molti dal male.

Infatti le labbra del sacerdote

devono custodire la scienza

e dalla sua bocca si ricerca l’istruzione,

perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.

Voi invece vi siete allontanati dalla retta via

e siete stati d’inciampo a molti

con il vostro insegnamento;

avete rotto l’alleanza di Levi,

dice il Signore degli eserciti.

(Malachia 2, 6-8)

E ancora:

E chiedete: perché? Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che ora perfidamente tradisci, mentre ella è la tua consorte, la donna legata a te da un patto.

Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest’unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza.

Perché io detesto il ripudio, dice il Signore Dio d’Israele, e chi copre d’iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti. Custodite la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia.

(Malachia 2, 14-16)

E poi san Paolo, nella seconda lettera a Timoteo:

Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo ministero.

(2 Tim 4, 1-5)

L’avvertimento sui lupi travestiti da agnelli o da pastori risale a prima della venuta di Cristo. La Scrittura non dice mai di lasciare la Chiesa quando è invasa dai falsi pastori. Tutt’altro.

La denuncia della deriva eretica è necessaria, perché è giusta e perché è un atto di carità verso le persone che in materia di fede hanno una formazione non molto solida e rischiano, essendo ingannate, la perdizione.

Cercare la scomunica, come pensa di fare Fabio Battiston, è invece un grave errore. Anche arrivasse, sarebbe sicuramente invalida davanti agli occhi di Dio. Ma andare a cercarla mi sembra sbagliato.

La radicalità di cui c’è bisogno è quella di mantenerci aggrappati alla Croce di Cristo, come dice bene l’Investigatore Biblico [qui], dentro la barca di Pietro (che è di Cristo), anche se Pietro sembra stia facendo di tutto per affondarla.

Non prevalebunt!

 

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