“Fiducia supplicans” e il papa che si arrampica sugli specchi

di Fabio Nones

Caro Valli,

nel corso dell’udienza ai partecipanti alla plenaria del Dicastero per la dottrina della fede, a proposito di Fiducia supplicans il papa ha detto:

Quando spontaneamente si avvicina una coppia a chiederle [le benedizioni], non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione, ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo.

Ma ecco nel dettaglio ciò che si afferma nella Dichiarazione:

III. Le benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso

  • Nell’orizzonte qui delineato si colloca la possibilità di benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio […]
  • Per questa ragione non si deve né promuovere né prevedere un rituale per le benedizioni di coppie in una situazione irregolare, ma non si deve neppure impedire o proibire la vicinanza della Chiesa ad ogni situazione in cui si chieda l’aiuto di Dio attraverso una semplice benedizione […]
  • Ad ogni modo, proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione, benché espressa al di fuori dei riti previsti dai libri liturgici, sia chiesta da una coppia in una situazione irregolare, questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi. Neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio. Lo stesso vale quando la benedizione è richiesta da una coppia dello stesso sesso […]
  • Quanto detto nella presente Dichiarazione a proposito delle benedizioni di coppie dello stesso sesso, è sufficiente ad orientare il prudente e paterno discernimento dei ministri ordinati a tal proposito […]

Come si vede, la parola coppia compare nel titolo del paragrafo e poi sei volte nel testo.

Ora, mi risulta che la parola coppia (riferita alle persone) significhi unione di due persone (Enciclopedia Treccani: coppia = due persone… unite o considerate insieme).

Adesso il papa precisa che la benedizione viene data alle singole persone e non alle coppie. Ma così smentisce il testo da lui stesso approvato. E poi, se le cose stanno come dice il papa, che bisogno c’era di un nuovo documento del Dicastero per la dottrina della fede? Le singole persone sono sempre state benedette.

Ascoltando il papa averto purtroppo uno strano rumore di unghie che cercano un appiglio sulla lastra di vetro.

Con stima e gratitudine per il lavoro di Duc in altum.

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