Così l’ideologia “green” incomincia a traballare

di Fabio Battiston

Brutte notizie per gli spacciatori catto-clericali di una vita eterna resa certa dalla conversione ecologica. Ma anche per il resto della famigerata galassia ecologista.

In Italia stiamo assistendo a un benefico e gigantesco flop per l’acquisto di auto elettriche e per l’installazione delle famigerate colonnine. I vari incentivi governativi messi di recente a disposizione (abbiamo un esecutivo fintamente conservatore che vuole gareggiare in idiozia ambientalista per superare i più beceri gretini progressisti) sono stati saggiamente ignorati dai cittadini. Il dato più godibile è il seguente: su un totale di 1.200.000 condomini censiti in Italia, pare che solo 13 (tredici!) abbiano fatto richiesta di finanziamento per l’installazione di colonnine elettriche condominiali. Ma c’è di più. Alcuni tra i più importanti produttori mondiali di auto elettriche (prima fra tutti la Toyota) stanno facendo clamorose quanto giustificatissime marce indietro in termini di investimenti e previsioni di produzione nonché sulla quotazione in borsa di aziende spin-off create appositamente per il mercato elettrico.

In tutta Europa, sempre a causa delle pazzesche politiche green, sta finalmente dilagando la protesta del mondo agricolo che si vede minacciato dalla progressiva acquisizione/esproprio di terreni coltivati per installare al loro posto chilometri quadrati di insulsi pannelli fotovoltaici. Come sopperire alla conseguente riduzione della produzione di derrate alimentari? Semplice: farina di insetti al posto della farina di grano e carne sintetica in luogo di una sana chianina. Mostri!

Ma ora la torbida burocrazia bruxellese sta finalmente assistendo ai primi sacrosanti assalti al suo fortino non più inespugnabile. Il mio auspicio è di poter presto assistere a una nuova Bastiglia.

Speriamo che questi siano soltanto i prodromi della sconfitta definitiva di tutte le satrapie internazionali (compresa la chiesa cattolica temporale a trazione bergogliana) che con l’enorme menzogna della “causa antropica”, come motore del cambiamento climatico in atto, vogliono costringere l’intero pianeta a modificare stili di vita e comportamenti con l’obiettivo di assoggettare la popolazione mondiale al loro mostruoso “modello di sviluppo” impoverendo, al tempo stesso, miliardi di esseri umani.

Ma, come sempre, spes ultima dea.

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