Eva la pasionaria e il fronte anti “woke”

di Luca Foglia

Caro Valli,

prendo spunto dal suo articolo Ed Eva la pasionaria tornò a casa pubblicato in Duc in altum [qui] e mi permetto di aggiungere qualche informazione, visto che lei stesso ha dichiarato di non saperne molto.

Da quando Elon Musk ha comprato Twitter e svelato (tramite Matt Taibbi) come le piattaforme social siano controllate dai globalisti con la complicità delle agenzie federali, si è finalmente palesato un fronte contro la dilagante ideologia woke.

Di questo fronte fa parte appunto Eva Vlaardingerbroek, “Eva la pasionaria”, come lei l’ha ribattezzata, legata ad Ashley St. Clair e Seth Dillon di Babylon Bee (sito che lei già conosce visto che lo ha anche citato diverse volte nel suo blog).

L’iniziativa di Eva in occasione delle Ceneri (girare in pubblico con la croce di cenere sulla fronte) è stata promossa da Alex Jones (ideatore dell’app di preghiera e meditazione Hallow) e pubblicizzata dai protagonisti di Father Stu (Mark Wahlberg) e The Chosen (Jonathan Roumie). Sono a mio avviso tutte iniziative lodevoli e che ben supportano il duo Mel Gibson-Jim Caviezel nel tentativo di raggiungere il grande pubblico.

Non parliamo del lavoro che sta portando avanti Tucker Carlson, seguitissimo e condiviso in ogni angolo del pianeta.

Le verità che stanno venendo a galla su green economy, Covid e guerra in Ucraina (e presto su Israele) hanno senza dubbio aiutato a risvegliare le coscienze.

A conclusione, segnalo anche l’account finanziario Zerohedge, sospeso ai tempi della pandemia in quanto forte amplificatore di tutto quanto è anti woke.

 

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