Verrà un giorno… ma è già arrivato!

Caro Valli,

di seguito alcune profezie (sur)reali.

Verrà un giorno in cui nei giardini vaticani si terrà una cerimonia, presente il papa, con danze e balli innanzi alla statua della pachamama e a simboli priapici.

Verrà un giorno in cui una statua di Lutero varcherà, con tutti gli onori del caso, la soglia del Vaticano.

Verrà un giorno in cui sarà nominato presidente della pontificia accademia di teologia un vescovo che ritiene che Gesù avrebbe cantato con convinzione Imagine di John Lennon e paragona i cattolici convenzionali ai massoni.

Verrà un giorno in cui il presidente della pontificia accademia per la vita dichiarerà che la legge italiana sull’aborto costituisce un pilastro della nostra vita sociale e auspicherà una mediazione giuridica per applicare principi sull’eutanasia enunciati dalla Corte costituzionale italiana.

Verrà un giorno in cui sarà nominato prefetto del dicastero per la dottrina della fede un cardinale tacciato di eresia e famoso per aver pubblicato libri sull’arte del bacio e sulla porno-teologia.

Verrà un giorno in cui il santo Natale sarà sostituito dalla festa dell’inverno e sarà vietato il presepe nelle scuole.

Verrà un giorno in cui non sarà consentito augurare un santo Natale o una santa Pasqua, ma si potrà al più augurare buone feste.

Verrà un giorno in cui in una chiesa consacrata e in tempo di quaresima sarà allestita e difesa dalla diocesi una mostra di arte sacra che non ha nulla di sacro e offende il sensus fidei.

Verrà un giorno in cui in nome dell’inclusività le mense scolastiche dovranno adattarsi alle tradizioni alimentari di tutte le religioni del mondo e alle esigenze di vegetariani e vegani ma guai ad assecondare le esigenze dei cattolici.

Verrà un giorno in cui scuole italiane chiuderanno per il ramadam.

Verrà un giorno in cui sarà ritenuto normale rispettare il digiuno per il ramadam e non per il mercoledì delle ceneri o per il venerdì santo.

Verrà un giorno in cui l’Onu affiderà all’Arabia Saudita la presidenza della commissione per la promozione dell’uguaglianza tra i sessi e rafforzare i diritti delle donne nel mondo.

Verrà un giorno in cui la Francia approverà una modifica costituzionale per garantire la libertà di aborto e deciderà di censurare la propria identità raffigurando nel manifesto ufficiale delle olimpiadi 2014 la cattedrale Saint-Louis des Invalides con un parafulmine, anziché la croce, sopra la cupola.

Verrà un giorno in cui il presidente cattolico della più grande democrazia del mondo istituirà nel giorno di Pasqua la giornata della visibilità transgender.

Chiedo venia, mi sono sbagliato: quel giorno è già arrivato.

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