Moneta, fisco e mistificazioni

di Marco Cattaneo

È perfettamente possibile che una moneta nasca come mezzo di scambio in seguito a un libero accordo tra privati. Ma è del tutto normale che la moneta principalmente in uso in uno Stato, quella quotidianamente e ordinariamente utilizzata, sia la moneta in cui lo Stato stesso chiede di pagare le tasse.

In altri termini, una Moneta Fiscale. Lo Stato del resto è di gran lunga il singolo soggetto economico di maggior rilievo, dato che intermedia una quota di PIL compresa, nella maggior parte dei paesi, tra il 30% e il 50%.

È quindi del tutto ridicolo, è un’affermazione comica (se non avesse conseguenze tragiche) che uno Stato “abbia bisogno di farsi prestare i soldi” e debba soffrire di limiti di spesa in seguito alle opinioni dei mercati finanziari.

Lo Stato può spendere fino a saturazione delle proprie risorse produttive e non ha limiti fintantoché l’inflazione rimane ragionevolmente sotto controllo.

È una verità elementare che però viene costantemente e quotidianamente negata, da quasi tutti i politici, dagli economisti mainstream e da quasi tutti i commentatori.

Questa è una delle grandi tragedie del mondo occidentale moderno, ed è una delle cause, forse la principale, della sua decadenza.

Fonte: bastaconleurocrisi.blogspot.com

 

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