Sul progetto globalista per il controllo sociale permanente

“Stanno preparando per noi un pianeta prigione”. Parola di Edward Dowd, ex dirigente di BlackRock, la grande società di investimento con sede a New York. Dowd ha operato a Wall Street per gran parte della sua carriera, occupandosi sia del mercato del credito sia di quello azionario. Le aziende per cui ha lavorato includono HSBC, Donaldson, Lufkin e Jenrette e Independence Investments.

Dowd, che in BlackRock ha gestito per dieci anni un portafoglio di azioni growth da 14 miliardi di dollari e in seguito ha fondato con due ex colleghi OceanSquare Asset Management, in una recente intervista ha parlato esplicitamente del progetto globalista di “un pianeta prigione”, mettendo in guardia contro il sistema di controllo finale che stanno preparando per noi.

“Il sistema crollerà comunque sotto il suo stesso peso”, prevede Edward Dowd. “E se sai che sta per crollare, non ti piacerebbe controllare quello nuovo?”.

“Una volta che la valuta digitale della banca centrale (Central Bank Digital Currency) sarà collegata a tutte le carte di credito e ai conti bancari, sarà possibile implementare il controllo sociale”.

L’avvertimento è chiaro: “Che si tratti di permetterti di mangiare carne, di stabilire che le emissioni di metano delle mucche sono un problema o di bloccare il tuo account, se tu sei un dissidente politico possono decidere tutto e imporre qualunque vincolo venga loro in mente”.

A che cosa andiamo incontro? “A questo tipo di controllo. Il controllo globale finale”.

D’altra parte, in Cina il sistema di credito sociale è già realtà, come strumento di controllo e strategia politica. Un Grande Fratello realizzato attraverso un modello centralizzato di sorveglianza che utilizza il meccanismo premio-punizione in relazione alle condotte degli individui.

Il sistema di credito sociale viene presentato da Partico comunista cinese come strumento necessario per garantire l’esistenza di un ecosistema “equo, sicuro, trasparente e prevedibile”, in grado di “costruire una società armoniosa”. E tutto ciò presuppone la gestione centralizzata per la raccolta, l’archiviazione, l’elaborazione e la diffusione dei dati da utilizzare per valutare il grado di “affidabilità” dei comportamenti individuali, con tanto di elenchi di soggetti gravemente inaffidabili.

Per assegnare i punteggi calcolati sulla base del monitoraggio dei comportamenti il sistema prevede l’uso di un codice unico identificativo, associato a un documento di riconoscimento, per memorizzare e conservare le informazioni relative a ogni soggetto.

Ci arriveremo anche qui. Ci stiamo arrivando. Benvenuti nel Mondo Nuovo!

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