La “Preghiera del medico” scritta da san Giovanni Paolo II
Cari amici di Duc in altum, il 29 giugno del 2000 Giovanni Paolo II consegnò alla Federazione internazionale delle associazioni mediche cattoliche una bella preghiera che in questo particolare momento possiamo riscoprire.
Giovanni Paolo II si rivolge a Gesù, medico divino, che nella sua vita terrena ha prediletto i sofferenti ed ha affidato ai suoi discepoli il ministero della guarigione. Parla poi della missione del medico e chiede di saper vedere nel malato il volto di Cristo. Parla anche della verità, della sapienza, della scienza, delle cause del male e dei rimedi.
Con gratitudine, dedico questa preghiera a tutti i medici, agli infermieri e ai loro collaboratori impegnati a combattere il coronavirus e ad alleviare le sofferenze dei malati.
A.M.V.
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Preghiera del medico
Medico Divino,
che nella tua vita terrena
hai prediletto coloro che soffrono
ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione,
rendici sempre pronti
ad alleviare le pene di nostri fratelli.
Fa’ che ciascuno di noi,
consapevole della grande missione che gli è affidata,
si sforzi di essere sempre,
nel proprio quotidiano servizio,
strumento del tuo amore misericordioso.
Illumina la nostra mente,
guida la nostra mano,
rendi attento e compassionevole il nostro cuore.
Fa’ che in ogni paziente
sappiamo scorgere i lineamenti del tuo Volto Divino.
Tu che sei la Via
donaci di saperti imitare ogni giorno
come medici non soltanto del corpo
ma dell’intera persona,
aiutando chi è malato a percorrere con fiducia
il proprio cammino terreno,
fino al momento dell’incontro con Te.
Tu che sei la Verità,
donaci sapienza e scienza
per penetrare nel mistero dell’uomo
e del suo trascendente destino,
mentre ci accostiamo a lui
per scoprire le cause del male
e per trovarne gli opportuni rimedi.
Tu che sei la Vita,
donaci di annunciare
e testimoniare nella nostra professione
il “Vangelo della vita”
impegnandoci a difenderla sempre,
dal concepimento al suo temine naturale,
e a rispettare la dignità
di ogni essere umano,
specialmente dei più deboli e bisognosi.
Rendici, o Signore,
buoni Samaritani,
pronti ad accogliere,
curare e consolare
quanti incontriamo nel nostro lavoro.
Sull’esempio dei santi medici
che ci hanno preceduto,
aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto
per innovare costantemente le strutture sanitarie.
Benedici il nostro studio
e la nostra professione,
illumina la nostra ricerca
ed il nostro insegnamento.
Concedici infine che,
avendo costantemente amato e servito Te
nei fratelli sofferenti,
al termine del nostro pellegrinaggio terreno
possiamo contemplare il tuo volto glorioso
e sperimentare la gioia dell’incontro con Te,
nel tuo Regno di gioia e di pace infinita.
Amen.
Giovanni Paolo II
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Fonte: vatican.va