Una parola al giorno / Dimensione

Incontro un amico un po’ svitato e mi fa questo racconto.

“Attraverso un tunnel iperspaziale sono casualmente entrato in contatto con un altro universo. Pare che lì il mondo sia a quattro dimensioni”.

E che si fa nella quarta?

“Beh, da quel che ho visto, tanto per incominciare, si va a Messa senza mascherine e senza guanti. Nemmeno il prete indossa mascherina e guanti, e dà la comunione sulla bocca, ai fedeli inginocchiati. Poi nessuno ha paura degli assembramenti, tanto è vero che non ci sono volontari antintrusione, né poliziotti pronti a farti la multa, ma persone sorridenti che invitano ad aver fiducia in Dio. Gli oggetti sacri non sono igienizzati, ma basta una preghiera di purificazione. Insomma, ne ho viste delle belle. Ho chiesto in giro: come si chiama questa vostra quarta dimensione? Mi hanno risposto che si chiama fede”.

“Sempre attraverso il tunnel iperspaziale – ha concluso l’amico – sono tornato di qua, nel mondo a tre dimensioni. È casa. Eppure, sento che di là ho lasciato qualcosa che mi appartiene e che qui stanno cercando di togliermi”.

Poverino. Vaneggiamenti di una mente malata.

A.M.V.  

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