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E i coronials faranno il workation. I neologismi della vita col virus

Ogni tanto do un’occhiata alla pagina dei neologismi curata dall’Enciclopedia Treccani, e questa settimana ce ne sono alcuni davvero curiosi.

Partiamo dai coronials. Chi sono? Sono i millennials nati durante la pandemia da coronavirus.

E subito viene da chiedersi: che destino avranno i coronials? Saranno condannati alla mascherina, al coprifuoco, al distanziamento sociale, ai lockdown e a tutto il resto dell’armamentario antivirus?

Ovviamente speriamo di no, ma intanto il neologismo che li definisce non è incoraggiante.

Certamente il loro modo di lavorare sarà molto diverso da quello conosciuto da genitori e nonni. Lavoreranno sempre più a distanza, on line, “da remoto” come si suol dire. E ricorreranno anche al workation (secondo neologismo segnalato) ovvero lo smart working che si fa durante le vacanze.

Il sospetto l’avevamo: lavorare da casa porta a lavorare di più, non di meno. E ora ecco pure il workation, che non promette niente di buono. Perché se lavori anche durante la vacanza, che vacanza è?

A proposito di lavoro e, in generale, di attività, eccoci all’antropausa (terzo neologismo), che non è una parente della menopausa, ma sta a indicare “il rallentamento globale della attività umane (lavoro, viaggi, consumi) e le conseguenze positive sull’ambiente”.

Dunque, me li vedo i coronials: costretti in casa dai lockdown, impegnati nello smart working e nel workation, vivranno in un mondo antropausamente molto più sano, meno inquinato, ma, ahimé, non lo potranno frequentare, perché i divieti saranno tanti, e dunque i benefici dell’antropausa potranno essere goduti solo in minima misura. Che disdetta.

Una cosa è certa: lo stile di vita dei coronials sarà diverso da quello delle generazioni precedenti. E anche le buone maniere cambieranno. Per esempio (e siamo al quarto neologismo della settimana) bisognerà abituarsi al Dracula sneeze, che non è un film horror ma il modo di starnutire secondo, appunto, lo stile di Dracula, ovvero nella piega interna del gomito, imitando il gesto compiuto dal vampiresco conte quando si copre il viso col mantello.

Beh, che dire? Cari coronials, fatevi coraggio. E, se permettete, ve lo dico non con un neologismo ma usando il vecchio latino: sursum corda!

A.M.V.

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Aldo Maria Valli, Semel in anno

(Cronache dal futuro, Interviste pazze, Cattolici su Marte)

Semel in anno licet insanire” dicevano gli antichi. “Una volta all’anno è lecito impazzire”. Quando le cose si mettono male, una risata può essere terapeutica. E può anche servire per dire la verità a fronte di un dispotismo soffocante. Vecchia storia: quando il conformismo dilaga, solo il giullare, attraverso la satira, riesce a proporre squarci di verità. E allora “insanire” può diventare addirittura dovere civile, se vogliamo usare parole grosse. Come diceva Victor Hugo, “è dall’ironia che comincia la libertà”.

Semel in anno lo trovi qui, qui e qui

Aldo Maria Valli:
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