Gesù? Un “illuminato”. Il pensiero del guru invitato a parlare in Vaticano

Alla prossima conferenza vaticana su corpo, mente e anima, in programma dal 6 all’8 maggio, insieme a svariati esponenti del mondialismo malthusiano e pro aborto, parteciperà anche Deepak Chopra. Chi è?

Leggiamo dal suo profilo: “Deepak Chopra ha raggiunto la fama nel 1981, dopo essere divenuto uno dei leader del movimento della meditazione trascendentale, che ha poi lasciato nel 1993, creando una tecnica alternativa chiamata meditazione del suono primordiale. Nel 1995 il Dr. Chopra ha inaugurato un suo Centro per il Benessere (The Chopra Center for Well Being) e offre una grande varietà di programmi di medicina mente-corpo e sviluppo personale, individuali e di gruppo; programmi che integrano il meglio della medicina occidentale e delle medicine naturali tradizionali offrendo un fresco approccio alle moderne esigenze della salute”.

Deepak Chopra è anche autore di due libri su Gesù: Il terzo Gesù: Il Cristo che non possiamo ignorare, e Gesù, una storia di illuminazione, nei quali Gesù intraprende una sorta di percorso gnostico-indù, come “un’insegnante di coscienza superiore”.

Secondo Chopra, Gesù “non è il Salvatore, non l’unico e solo Figlio di Dio. Piuttosto Gesù incarna il più alto livello di illuminazione”. Inoltre, per Chopra, Gesù “non è una persona, ma uno stato di coscienza”.

“Il modo in cui Gesù si è unito a Dio è stato un processo che è avvenuto nella mente. Considerato dal punto di vista del Buddha o degli antichi rishi (veggenti) dell’India, Gesù raggiunse l’illuminazione”, scrive Chopra.

“Gesù intendeva salvare il mondo mostrando agli altri il percorso verso la coscienza di Dio” e “come Buddha e ogni altra persona illuminata, Gesù voleva che anche i suoi seguaci diventassero illuminati”.

Chopra denuncia la Chiesa cattolica per il suo ruolo “nelle crociate, nella caccia alle streghe, nell’incendio delle persone sul rogo, nell’omofobia, nel privare le donne dei loro diritti”.

Molti critici hanno sottolineato che Chopra fa spesso ricorso a frasi che sembrano profonde ma sono vuote, tipo “l’attenzione e l’intenzione sono i meccanismi della manifestazione” e “la natura è un ecosistema di consapevolezza autoregolante”.

Alla conferenza vaticana Chopra interverrà il mattino del primo giorno, insieme al neurologo Rudolph Tanzi, sul tema dell’antropologia e delle neuroscienze, occupandosi della questione del “ri-cablaggio” del cervello per cambiare il modo in cui vediamo il mondo.

È probabile che il Vaticano invitando Chopra pensi di essere all’avanguardia e “aperto”. Non si accorge che propone vecchi, e indigesti, minestroni riscaldati, utili soprattutto alle tasche del cuoco di turno (e infatti Chopra è straricco).

Ma in fondo, osserva Maurizio Blondet, se si pensa a tutti gli altri personaggi che il Vaticano ha invitato alla conferenza, Deepak Chopra “è il più inoffensivo del gruppo”.

A.M.V.

Fonti:

churchmilitant.com

maurizioblondet.it

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