The Viganò Tapes #3: The Price of the Alliance (con traduzione)

The Viganò Tapes consist of 18 tapes each one containing a question that we asked Archbishop Viganò at the end of August 2021. This exclusive interview covers the current situation in the Church and in the world. This video is #3 of these 18 tapes, in which Archbishop Viganò explains the significance of a new alliance. The remaining tapes will be released in the coming days.

Traduzione italiana della terza risposta

L’asservimento della Santa Sede e di tutti gli organi periferici alla narrazione pandemica è il pretium sanguinis di un tradimento scandaloso, che vede la Gerarchia ecclesiastica – salvo eccezioni – completamente organica al piano globalista dell’élite, e non solo sulla questione sanitaria, ma anche e soprattutto per quello che concerne il Great Reset e l’intero impianto ideologico sul quale esso si basa. Per fare ciò, essa ha dovuto apostatare la dottrina, rinnegare Cristo e disonorare la Sua Chiesa.

L’ecologismo malthusiano, l’ecumenismo irenista che prelude alla costituzione della religione universale, la quarta rivoluzione teorizzata da Klaus Schwab e dalle famiglie della finanza internazionale trovano in Bergoglio non uno spettatore neutrale – il che sarebbe già inaudito – ma addirittura uno zelante cooperatore, che abusa della propria autorità morale per appoggiare ad extra il progetto di dissoluzione della società tradizionale, mentre ad intra persegue il progetto di demolizione della Chiesa, per sostituirla con una organizzazione filantropica di ispirazione massonica. Ed è scandaloso, oltre che fonte di grande dolore, vedere che dinanzi a questo scempio spietato e crudele la maggior parte dei Vescovi tace, anzi si allinea obbediente per pavidità, per interesse o per accecamento ideologico.

D’altra parte, la Gerarchia odierna proviene dalla scuola conciliare ed è stata formata e scelta in vista di questa evoluzione. Oltre all’Episcopato, tutti gli Ordini religiosi, le Università e gli istituti cattolici sono stati occupati da quinte colonne sin dal Concilio, che hanno formato generazioni di chierici, politici, intellettuali, imprenditori, banchieri, professori e giornalisti indottrinandoli all’ideologia progressista. E come la Sinistra ha fatto in ambito politico e culturale, così i Novatori hanno ostracizzato qualsiasi voce di dissenso, allontanato i non allineati, espulso i refrattari.

La persecuzione a cui assistiamo oggi non è diversa da quella dei decenni passati: è solo stata estesa alle masse, mentre in precedenza si focalizzava sui singoli e sulla classe dirigente – e questo vale tanto per il mondo civile quanto per quello ecclesiastico – a conferma del pactum sceleris tra deep state e deep church. Mi pare che in questa congiura il ruolo dei Gesuiti sia stato determinante, e non è un caso se per la prima volta nella Storia sul Soglio di Pietro si sia seduto un religioso della Compagnia di Gesù, in violazione alla Regola stabilita da Sant’Ignazio di Loyola.

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Dall’estate del 2018, quando rivelò al mondo il suo memoriale sul caso dell’ex cardinale McCarrick, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò è diventato il capofila di un movimento di resistenza cattolica a difesa della retta dottrina e della fede nel segno della Tradizione, contro l’apostasia ormai dilagante. Titolare del popolare blog Duc in altum, nel quale gli interventi dell’arcivescovo compaiono spesso, Aldo Maria Valli raccoglie nel volume Nell’Ora della prova numerosi contributi dell’ex nunzio negli Usa: testi che, spaziando dall’analisi della situazione della Chiesa a temi di spiritualità, compongo un quadro indispensabile per capire che cosa significa oggi essere cattolici. Un testo che l’arcivescovo ha scritto per amore alla verità e rinunciando a tutte le royalties derivanti dalle vendite.

“Ascoltare, o riascoltare, la voce di monsignor Viganò – scrive Valli – è come salire in cima a una montagna. È come respirare a pieni polmoni dopo essere rimasti troppo a lungo esposti ai miasmi della menzogna, delle mezze verità, delle parole che nascono dall’opportunismo politico e non dall’amore per la Verità”.

Carlo Maria Viganò (Varese, 1941), consacrato arcivescovo da san Giovanni Paolo II nel 1992, ha lavorato nella segreteria di Stato della Santa Sede ed è stato segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America.

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