Ecco perché (a dispetto delle apparenze) questo è il momento perfetto per diventare cattolici

di Eric Sammons

Il mondo cattolico è in fermento per la notizia che un importante vescovo anglicano si è convertito al cattolicesimo. Michael Nazir-Ali, vescovo anglicano in pensione di Rochester, in Inghilterra, che in passato fu sul punto di essere nominato arcivescovo di Canterbury, è stato ricevuto nella Chiesa cattolica nella festa di San Michele (29 settembre). Inutile dire che molti cattolici ne sono rimasti entusiasti. Altri però hanno accolto negativamente la conversione di Nazir-Ali o hanno mostrato perplessità.

Chi è rimasto male? Se i rapporti sono veri, sembra che alcuni alti funzionari vaticani non abbiano sostenuto la traversata di Nazir-Ali nel Tevere. Lo considerano un “colpo all’ecumenismo” e pensano che Nazir-Ali sia il tipo sbagliato di convertito.

Sebbene queste obiezioni possano sembrare stravaganti e persino incredibili, sono in linea con la crescente indifferenza religiosa diffusa nella Chiesa cattolica.

L’ecumenismo da parte cattolica iniziò negli anni Sessanta come sforzo per vedere cosa unisce e divide i cattolici dai protestanti e dagli ortodossi, ma alla fine si è trasformato in un mezzo per prevenire le conversioni al cattolicesimo. Molti convertiti cattolici raccontano storie di preti che hanno cercato di convincerli a non convertirsi, e lo stesso papa Francesco ha mostrato in più occasioni un’antipatia verso le conversioni al cattolicesimo.

La conversione di una persona come Nazir-Ali, che sembra credere nelle verità del cattolicesimo, è davvero una battuta d’arresto rispetto a tale ecumenismo, ma questo è un bene agli occhi dei fedeli cattolici.

Altri cattolici più che arrabbiati sono rimasti sinceramente perplessi di fronte alla notizia della conversione di Nazir-Ali, tanto che in rete hanno risposto a questa notizia con commenti del tipo: “Come ci si può convertire a una Chiesa che non cerca conversioni e non sembra credere in se stessa?”. La Chiesa è in declino e la sua reputazione è a brandelli. Perché mai qualcuno dovrebbe volersi convertire?

Sono i cattolici praticanti a dirlo, non i protestanti anticattolici. Ma perché i cattolici, che credono che la Chiesa possieda la pienezza della Verità, dovrebbero essere perplessi quando una persona decide di abbracciare quella Verità?

In primo luogo, dovremmo riconoscere che questo atteggiamento è quantomeno comprensibile. Dopotutto, la Chiesa è in crisi, fino alle sue radici. Siamo costantemente bombardati da cattive notizie provenienti da ogni livello della Chiesa, dalla nostra parrocchia locale e dalla cancelleria diocesana fino al Vaticano. Tali cattive notizie possono avere un effetto cumulativo in quanto alla fine associamo la fede cattolica allo scandalo, alla corruzione e al compromesso.

È per questo motivo che alcuni cattolici criticano i media che spesso parlano di scandali, corruzione e compromesso. Questi cattolici, molti dei quali sono ben intenzionati, sostengono che concentrarsi sulle cattive notizie allontana le persone dalla Fede. Ma questo è l’atteggiamento di un clericale, non di un cattolico. I problemi nella Chiesa esistono e coloro che li riferiscono non ne sono gli artefici. I cattolici non devono fuggire dalla verità, specie quando illumina le tenebre all’interno della Chiesa.

Inoltre, ho sentito da molti cattolici, compresi i convertiti, affermare che uno sguardo diretto agli scandali della Chiesa li ha aiutati nella fede. Quando vedono che anche altri cattolici riconoscono e combattono contro i problemi della Chiesa, sono rafforzati e incoraggiati, perché sanno di non essere soli. Cercano di far parte non di un culto, ma di una Chiesa che affronta i suoi problemi direttamente e senza malizia.

Ciò non toglie che questi problemi abbiano un grave effetto sulla testimonianza della Chiesa. Dopo tutto, nostro Signore ha avvertito che sarebbe meglio essere annegati nelle profondità del mare piuttosto che far inciampare qualcuno nella fede (cfr Mt 18,6).

Può essere difficile vedere una ragione per diventare cattolici oggi, con i leader cattolici che scoraggiano le conversioni sia con le loro azioni scandalose sia con le loro parole esplicite. Eppure, questo è il momento perfetto per convertirsi. Perché lo dico? Primo, perché ogni volta è un momento perfetto per unirsi all’Unica Vera Chiesa. Nostro Signore vuole che ogni singola persona si unisca alla Sua Chiesa, e non c’è tempo migliore del presente. Ma è un buon momento anche perché, se ti unisci alla Chiesa oggi, ti unisci con gli occhi ben aperti. Sai che ci sono problemi, eppure entri lo stesso. Negli anni Novanta, quando mi sono convertito al cattolicesimo, ero una delle centinaia di migliaia di persone che si convertivano ogni anno in America. Era un momento di speranza e ottimismo, almeno in superficie. Papa Giovanni Paolo II era nella sua fase ascendente, eminenti convertiti come Scott Hahn e padre Richard John Neuhaus ispiravano cattolici e non cattolici, e la “stagione sciocca” post-Vaticano II sembrava essere in declino.

Ovviamente con il senno di poi è facile vedere come abbiamo ignorato molti dei problemi profondi che si nascondevano sotto quella superficie brillante, in primo luogo lo scandalo degli abusi sessuali. Ho sentito una statistica (che, devo ammetterlo, non ho potuto verificare) secondo la quale metà dei convertiti cattolici di quell’epoca non erano più cattolici praticanti entro la veglia pasquale dell’anno successivo. In base alla mia esperienza, ci credo. Troppe persone stavano diventando cattoliche con poca comprensione degli elementi umani molto decaduti all’interno della Chiesa.

Oggi non è così. Se diventi cattolico adesso, è difficile non sapere in anticipo dei nostri panni sporchi. Non indosserai occhiali rosa, e i futuri scandali, anche se potrebbero (giustamente) farti arrabbiare, non saranno uno choc catastrofico per la tua fede come avrebbero potuto esserlo per la mia generazione di convertiti.

E c’è un motivo in più per cui è un momento perfetto per convertirsi: il bene che si trova nella Chiesa cattolica è infinitamente più grande del male. Intendo letteralmente “infinitamente”.

Quel bene comincia dai Sacramenti. Nei Sacramenti si riceve, in modo unico, la grazia infinita di Dio. Questi sacramenti non esistono nella Chiesa anglicana, né in nessun’altra denominazione protestante. Nessuno scandalo papale, nessun vescovo infedele e nessun abuso sacerdotale possono ostacolare quel dono.

Inoltre, è nel cattolicesimo che si può sperimentare la spiritualità cristiana che si è sviluppata e affinata nel corso di due millenni. Questo ci dà i mezzi con cui possiamo avere una relazione intima con il nostro divino Creatore.

La Chiesa cattolica possiede anche la pienezza della verità, perché possiamo conoscere con certezza il modo giusto di vivere (e quando falliamo in questo tentativo, la Chiesa ci dà anche la strada per rimetterci in carreggiata).

Potrei continuare questo elenco di cose buone nella Chiesa cattolica fino a quando il feed infinito del tuo browser non si è rotto, ma per ora mi fermo.

La Chiesa cattolica possiede tesori infinitamente belli. Sì, è vero: questi tesori sono spesso sepolti sotto cumuli di scandali, corruzione e compromessi. Eppure i tesori sono ancora lì per chi, come Michael Nazir-Ali, vuole riceverli.

Questo è un grande momento per diventare cattolici.

Fonte: crisismagazine.com

Titolo originale: It’s Always a Good Time to Become Catholic

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