Lettera dagli Usa / Tutti quei bambini sacrificati in nome delle nuove divinità

di Andrea Widburg

Nei tempi antichi i pagani sacrificavano i bambini per propiziare divinità arrabbiate, imprevedibili e imperscrutabili, sperando che la rinuncia ai loro beni più preziosi avrebbe salvato l’intera comunità. Ebbene, le sinistre lo stanno facendo ancora, e non solo con l’aborto, ma con le loro politiche Covid e la follia della depenalizzazione del crimine.

Il sacrificio dei bambini era normale nel mondo antico. Solo la proibizione del sacrificio umano contenuta nella Torah combinata con l’insegnamento di Gesù Cristo, che si offrì come ultimo sacrificio, portò le società pagane, alla fine, ad abbandonare la pratica.

La loro riluttanza era comprensibile. Nelle comunità pagane le divinità erano mosse ​​dalle più vili emozioni umane e, una volta provocate, potevano causare siccità, inondazioni, terremoti, uragani, carestie e malattie ai danni degli incauti umani che, in un modo o nell’altro, avevano offeso questi dei tanto suscettibili. Che si tratti di una tangente preventiva o di una richiesta di perdono ex post, è meglio che l’offerta sia grande, e cosa potrebbe esserci di più grande dei propri figli?

Ma noi, nell’Occidente moderno, ci riteniamo migliori, non è vero? Abbiamo abbandonato il sacrificio dei bambini e mai ci sogneremmo di uccidere bambini per placare un dio. Dopotutto, la maggior parte di coloro che si professano di sinistra non crede nemmeno in un Dio con la D maiuscola, perché si tratta di materialisti che non credono nemmeno nelle divinità con la d minuscola. O no?

Alcune vicende mi hanno indotto a chiedermi se a sinistra ci siano proprio quegli atei razionali che loro pensano di essere.

Prendiamo il caso dell’aborto. Sospetto che la maggior parte dei lettori di American Thinker riconosca che l’aborto è un culto della morte. Ricordo che gli americani hanno ucciso circa sessantuno milioni di bambini a partire dal 1973, quando la Corte Suprema scoprì che nei meandri della Costituzione era nascosto quel diritto immaginario. All’inizio, però, le donne erano imbarazzate per quello che stavano facendo. Provavano vergogna.

Ora, invece, le cose vanno diversamente. Molte donne gridano il loro diritto all’aborto. Si sono trasformate in divinità e arrivano a sacrificare i bambini per soddisfare i propri bisogni emotivi. Inoltre, il culto del cambiamento climatico dice che gli esseri umani stanno uccidendo Madre Natura, o Gaia, un’altra dea che deve essere propiziata.

Sul canale WJBK, in un dibattito tra sostenitori dell’aborto e antiabortisti, il presentatore della trasmissione Let It Rip Charlie Langton ha aperto la discussione chiedendo alla sostenitrice del diritto all’aborto Jex Blackmore un parere sulla decisione della Food and Drug Administration di consentire la prescrizione di pillole abortive tramite telemedicina e la spedizione ai pazienti per posta.

Dopo aver spiegato come funziona il sistema di vendita per corrispondenza e aver affermato che i farmaci sono “incredibilmente sicuri”, Jax Blackmore ha mostrato una pillola bianca. Ha spiegato che è la prima delle due che una donna deve prendere per interrompere la gravidanza ed ha aggiunto: “Voglio farvi vedere quanto è facile e sicura, prendendola io stessa”. Dopo di che l’ha ingoiata.

Sconcertato, Langton ha chiesto: “Non sei incinta, vero?”.

Risposta: “Direi che questo metterà fine a una gravidanza. E questo sarebbe il mio terzo aborto”.

Il tutto con totale freddezza. Almeno, in epoca pagana, il sacrificio avveniva con qualche cerimonia.

Il problema però non è solo l’aborto. Negli ultimi due anni abbiamo visto che un gran numero di americani è disposto a distruggere i propri figli se ciò manterrà gli adulti al sicuro da una malattia che presenta un tasso di mortalità medio inferiore all’1%. E ciò costituisce una totale inversione dell’impulso biologico di salvare i bambini.

Per due anni, i Democratici hanno costretto i genitori a isolare e mascherare i loro figli, e infine a iniettare nei bambini farmaci sperimentali, e tutto ciò nonostante il fatto che da quasi due anni sia noto che i bambini non diffondono il virus, è improbabile che si ammalino ma è invece possibile che, a causa di politiche intese a placare le paure degli adulti, possano essere danneggiati a tutti i livelli, a partire dallo sviluppo fisico ed emotivo.

Un articolo di Reason afferma che non ci sono prove valide a sostegno della politica dell’uso universale della mascherina nelle scuole. D’altra parte, anche senza leggere l’articolo, basta guardare le tragiche fotografie che mostrano bambini tagliati fuori da ciò che ci rende più umani: i nostri volti mobili ed espressivi.

Ma c’è un’altra immagine da tener presente, per sottolineare le folli e criminali iniziative della sinistra. Mi riferisco alla foto del volto di Melissa Ortega, una bambina di otto anni, l’ultima vittima della follia criminale che ha fatto seguito all’orgia della sinistra nel rendere culto a George Floyd. Ve lo ricordo: Floyd, il rapinatore a mano armata, il criminale, il tossicodipendente. E dopo aver elevato Floyd, insieme ad altri ladri e criminali, allo status di divinità razziali e secolari, la sinistra ha ritualizzato la distruzione del sistema di giustizia penale in vigore nelle città americane. Il risultato è che, negli ultimi due anni, nella sola Chicago sono stati uccisi quasi trecento bambini. E Melissa è appunto l’ultima vittima. Numeri osceni, anche in altre città. Ma, chiaramente, vendicare George Floyd richiede lo spargimento di sangue.

La sinistra può affermare di essere laica e progressista, ma non è vero. I suoi esponenti adorano semplicemente divinità diverse: loro stessi, Gaia, i criminali, eccetera. E le loro sono divinità affamate, che richiedono sangue giovane. Sangue che la sinistra sembra terribilmente felice di fornire.

Fonte: americanthinker.com

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Nella foto, Melissa Ortega, otto anni, uccisa da due proiettili vaganti  alcuni giorni fa a Little Village. A sparare è stato Emilio Corripio, sedici anni, che ha aperto il fuoco in una strada trafficata, colpendo la piccola. Non è la prima volta che l’adolescente viene accusato di aver usato un’arma ottenuta illegalmente per commettere un crimine. Corripio era in libertà vigilata per tre furti d’auto a mano armata. Al momento della sparatoria, il giovane, membro della gang Latin Kings, stava prendendo di mira i componenti di una gang rivale. Ma due proiettili hanno colpito Melissa alla testa mentre correva accanto a sua madre nel tentativo di sfuggire agli spari. Alcuni giorni prima in circostanze analoghe era stato ucciso un bambino di quattro anni, Mychal Moultry Jr. Sono trentaquattro le famiglie in lutto, nella sola Chicago, per la perdita di bambini assassinati nella guerra tra gang rivali. Tutti delitti impuniti.

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