Elezioni politiche / Per chi votare? Adinolfi: “Un’Alternativa c’è”

Cari amici di Duc in altum, all’intervento di Paolo Deotto (qui) sulla difficoltà nell’individuare una forza politica per cui votare alle prossime elezioni, risponde Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF) e coordinatore di Alternativa per l’Italia (Apli). 
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di Mario Adinolfi

Voglio aiutare Paolo Deotto nella sua intelligente e acuta riflessione. Le elezioni del 25 settembre 2022 saranno elezioni spartiacque. Noi del Popolo della Famiglia ce ne siamo resi conto tanto che non ci presentiamo con il nostro tradizionale simbolo pidieffino ma come Alternativa per l’Italia, una sigla federativa che unisce al Popolo della Famiglia una serie di altre realtà di area, tra le quali Exit di Simone Di Stefano, ex (e sottolineo ex) CasaPound. Simone ed io abbiamo già fatto l’esperienza delle elezioni politiche del 2018 e come capi (questa la dicitura della legge elettorale) delle rispettive forze politiche abbiamo preso io 220.000 voti e Simone 325.000. Abbiamo deciso di mettere queste energie in comune visto che al di là del centrodestra ormai c’è il deserto. A 850.000 voti è collocato il traguardo del superamento dello sbarramento elettorale, dato il probabile netto abbassamento dell’affluenza. In sostanza, al voto militante del 2018 ci manca l’aggiunta di meno di trecentomila voti per eleggere diciotto parlamentari tra camera e senato.

Se Paolo Deotto e i cittadini non rassegnati orienteranno energie e consensi verso Alternativa per l’Italia si produrrà nel nostro paese una novità politica simile a quella rappresentata dall’affacciarsi per la prima volta al Bundestag nell’ottobre scorso di Alternative für Deutschland. Da quel giorno, l’alternativa all’esistente, non generica ma valoriale e cristianamente ispirata, avrà finalmente una casa politica. E inizierà tutta un’altra storia. Deotto è disponibile a correre il rischio? Sulla scheda elettorale del 25 settembre non ci sono alternative all’Alternativa per l’Italia se si ha un giudizio negativo sulla melassa omogeneizzante dei partiti al governo con Draghi e di quello che ha finto opposizione per poi obbedire a Draghi sulla guerra e le armi all’Ucraina. Paolo Deotto legga il nostro sintetico programma, lo confronti con quelli (ad oggi non presentati) degli altri e poi scelga. Chi esce da Messa domenica 25 settembre per essere coerente con la fede professata può solo votare Alternativa per l’Italia. È l’unico, vero voto utile quello ad Apli.

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