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Otto per mille: la Chiesa cattolica se lo merita ancora?

“Otto per mille: se lo meritano ancora?”. Questa la domanda posta dal sito messainlatino.it

Domanda più che legittima se pensiamo a comportamenti e scelte della Conferenza episcopale italiana e di tanti preti.

Qui sotto un elenco esaustivo. A fronte del quale la domanda torna prepotente: la Chiesa cattolica merita ancora di ricevere i soldi dell’Otto per mille?

Comportamenti di vescovi e preti italiani

– i preti italiani durante il lockdown hanno tenuto le chiese chiuse, proni al diktat della Cei;

– è sempre più difficile trovare sacerdoti presenti in chiesa, tanto meno disponibili per le confessioni (degne di tal nome);

– le Messe sono sempre meno frequenti e più desolatamente disertate; forse l’adagio postconciliare “più Messa meno Messe” gli è scappato un po’ di mano…

– mancano le vocazioni suscitate grazie al catechismo e alla liturgia, ridotti a “ora di gioco” e “doposcuola” (paradossalmente, si cacciano i già pochi seminaristi, se di orientamento tradizionale);

– quegli stessi preti e vescovi nulla o poco hanno fatto per aiutare i fedeli tradizionalisti quando entrò in vigore Summorum Pontificum ma si sono subito attivati per attuare Traditionis custodes, infischiandosene però della Lettera apostolica Desiderio desideravi, almeno nelle parti in cui si rimproverano gli abusi liturgici;

– parimenti sono state molte le iniziative poco condivisibili e molto politicamente corrette da parte della Cei (si veda, inter alia, ad esempio in tema Giornata nazionale di ringraziamento, o di promozione di film Disney pro LGBT) organizzate anche con i soldi dei fedeli che hanno sottoscritto la donazione alla Chiesa cattolica);

– la Cei sembra essere diventata una succursale di una gigantesca Arci, ingolfata da ben ventiquattro “uffici” che sembrano essere nati per garantire un carrierismo clericale privilegiato;

– molti sono stati gli scempi architettonici perpetrati nelle nostre chiese (e, immaginiamo, con i soldi dell’8 per mille):

– moltissimi sono stati gli orrori liturgici (per altro mai puniti), perpetrati da sacerdoti e vescovi (si veda la nostra rubrica Novus Horror Missae), e da ultimi:

Voi direte: sì ma ci sono tanti altri preti e vescovi silenziosi che sono diligenti, pii, ieratici e tante altre associazioni diocesane che fanno opere di carità e assistenza a malati e detenuti.

Verissimo.

Però allora questi benemeriti preti e vescovi dovranno farsi sentire e farsi parte diligente e ammonire i confratelli disobbedienti e rimproverarne fermamente le scempiaggini e le sceneggiate (alcune al limite della blasfemia e della dissacrazione) commesse per proprio comodo, per ignoranza e per negligenza.

Altrimenti: “I soldi sono nostri e se non li cacciamo non li avranno” (per parafrasare il Marchese del Grillo).

Fonte: messainlatino.it


blogducinaltum@gmail.com 

 

Aldo Maria Valli:
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